Pov's Samantha
Stavo ancora pigramente sdraita sul letto, cercando invano di realizzare che, finalmente, un ristorante mi abbia assunta, ero contenta di poter raccumolare qualche soldino così potevo andare avanti con gli studi, senza chiedere i soldi alla mamma.
Ah giusto! Dovrei ricordarmi di chiamarla per tranquillizzarla con questa notizia. Lei si era sempre occupata di me, anche quando papà se n'è andato in cielo, lei non si è arresa, si è rimboccata le maniche ed è andata avanti, portandomi con lei. Ora finalmente avevo l'opportunitá di aiutarla, per tutti gli sforzi che aveva fatto. Sará orgogliosa di me.
Non me ne ero accorta che il letto di Jen era vuoto, le lenzuola erano per terra come il solito. Sará sicuramente uscita a prendere il caffè da Starbucks vicino a casa e non è una novitá.
Devo dire che abitare qui invece che nel dormitorio è più tranquillo anche se questo mi richiede più soldi.
Mi alzai scattante dal letto ancora in pigiama e ancora palesemente addormentata.
Dal corridoio provenivano strani rumori. 'Un ladro? Era impossibile' pensai. Doveva essere quella pazza di Jen con la nostra colazione.
Mi affacciai per verificare se si trattava o meno di lei. Mi resi conto di aver fatto centro. Sospirai per il sollievo. 《Jennifer Smith ha finito di farmi prendere degli attacchi di panico di prima mattina? Credevo fosse un ladro e sono subito...》non finii la frase rendendomi conto dei suoi pantaloni zuppi di caffè alla crema. La nostra collazione è di nuovo finita a terra.
《Ehmm... penso che dovrei cambiarmi》disse trattenendo una risata.
《Sei un disastro!》la rimproverai, cercando di apparire il più arrabbiata possibile.
《 Calmati Sam! Le brioches sono ancora sane, però》Ecco la mia migliore amica e i suoi lati positivi di qualsiasi situazione.
《Non c'è niente da ridere!》 Dissi stavolta ridendo anch'io. Non riesco mai ad arrabbiarmi con lei ed è una cosa che la diverte molto《lo stai facendo anche tu, tanto lo so che non mi puoi tenere il broncio》 come posso darle torto? Insomma è la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto, come potrei prendermela per così poco?
《Fa lo stesso, tanto me l'aspettavo. Cambiamoci e usciamo perchè sto morendo dalla fame》.
Uscimmo di casa con il sole giá alto nel cielo e con un leggero venticello rinfrescava l'aria.
" Mangiamo qualcosa qui?" inidicai un piccolo bar davanti a noi.
"Non me lo faccio ripetere due volte!"
Sorrisi.
Amavo vederla sorridere, era la mia piccola pazza, e non me ne sarei mai separata.
Dovevo
farla mangiare per farla felice? le avrei comprato tutte le ciambelle del mondo.
Per lei ne valeva la pena.