Questa è la storia di Gelsomino, come egli stesso me l'ha raccontata:per ascoltarla tutta sono quasi diventato sordo, nonostante mi fossi cacciato nelle orecchie mezzo chilogrammo di bambagia. La voce di Gelsomino,infatti, è così squillante,che quando egli parla, per modo di dire "sottovoce", lo possono sentire anche i passeggeri degli aereoplani a reazione, a diecimila metri di altezza sul livello del mare e sulla testa di Gelsomino.
Egli oggi è un tenore celebre da un popolo all'altro, e possiede un nome d'arte antisonante e un pó pomposo, che non vale la pena do riferire qui, perché lo avrete letto 100 volte sui giornali: Gelsomino è il suo nome da ragazzo, e con quel nome comparirà nella nostra storia.
C'era dunque una volta, un bambino qualunque, forse un pó più piccolo degli altri, il quale però fin dai primi strilli si rivelò proprietario di una voce strepitosa.
Quando Gelsomino nacque la gente del paese si alzò nel cuor della notte, credendo di aver udito delle sirene delle fabbriche che chiamavano al lavoro: era soltanto Gelsomino che piangeva per provare la voce, come fanno tutti i bambini appena nati. Per fortuna Gelsomino imparó presto a dormire dalla sera alla mattina, come lo fanno le persone per bene,tranne i giornalisti e le guardie notturne. Il suo primo strillo squillava alle sette in punto: giusto l'ora in cui la gente desiderava essere svegliata per andare al lavoro. Le sirene,ormai,erano diventate inutili, e difatti furono lasciate arrugginire.
Quand'ebbe 6 anni Gelsomino andò a scuola. Il maestro fece l'appello, e arrivato alla lettera "G" chiamó:
-Gelsomino
-Presente!- rispose Gelsomino
Si udì uno scoppio,la lavagna era a pezzi
- Chi ha tirato un sasso alla lavagna?!- domandò il maestro arrabbiato
Nessuno rispose.
-Ricominceró l'appello- rispose il maestro
E ricominciò dalla "A" e a ciascun nome aggiungeva
-Sei stato tu a tirare il sasso?-
-NoNo!-rispondevano gli alunni spaventati
Arrivato alla "G"...
- Sei stato tu a tirare il sasso?-
-Io no Signor..-
Neanche il tempo di finire la frase che le finestre caddero il giardino rompendosi
E il maestro quel giorno concluse
-sarà stato un ragazzaccio fuori- concluse -uno di quei monellacci che invece di venire a scuola vanno insiro facendo brutti scherzi..-
E quel giorno la storia finì lì
Il giorno dopo arrivato alla "G"
-Gelsomino- disse il maestro
-PRESENTE!!- Rispose
-PATATRAC!!!- rispose la lavagna nuova
-strano- disse il maestro- tutto succede quando arrivo al tuo nome,ho capito hai una voce troppo acuta,è meglio se oggi non parli più Gelsomino-
Gelsomino rosso dalla vergogna,provò a protestare:-Ma signor maestro non sono stato io!-
E subito le finestre cadettero scatenando un panico poco duraturo e il maestro continuò
-figliolo, questa è la prova è meglio se per oggi stai zitto-
E tutto finì lì.
Gelsomino per sfogarsi, dovette andare fuori città a urlare, dopo 1 minuto il terreno ribolliva:e tutti gli animali migrarono subito lontano da li.
Il giorno dopo,allo stadio, tutti i tifosi gridavano normalmente
- forza,forza!-
Ma Gelsomino ormai nella festa, si dimenticò della voce e anche lui gridó
-Forza!!!!- in quel momento mezzo stadio voló via, e il pallone finì in porta.
Tutti erano felici, commentavano positivamente ma Gelsomino si sentì in colpa e così ricambiò facendo goal anche dall'altra parte.
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Gelsomino Nel Paese Dei Bugiardi
AdventureGelsomino è un portatore di una voce strabiliante. Con essa e alcuni amici, combineranno un sacco di guai insieme