Maggio 2026

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É curioso pensare con quale velocità la tua vita possa cambiare... insomma un attimo prima sei nel fiore degli anni e conduci esattamente la vita che volevi e ti senti appagato ogni singolo giorno, poco importano i momenti no perchè sono molti di più i momenti si.

E poi c'è l'attimo dopo, dove non capisci come ma tutto si inverte, ci sono praticamente solo momenti no e, con estremo dolore, molli tutto o forse è tutto a mollare te.

E va bene, tocca ammetterlo che forse un po mi sarei dovuto preparare a questo, d'altronde quali sicurezze può dare la vita dell'artista? Ma volevo dimostrare il contrario, che la mia creatura potesse avere un futuro duraturo come quello dei Grandi della musica.. ed eccomi qua, fra gli scatoloni nel mio studio di registrazione.

Devo portare via tutto, mi resta solo oggi dopodichè quel che troveranno dentro non sarà più mio, ma è difficile, davvero... non è solo portare via degli oggetti ma porre davvero fine a tutto, chiudersi dietro la porta di un luogo pieno di ricordi e momenti di ogni genere, pieno di storie di diverse vite passate e presenti.

"La tizia giù ci da altre due ore, ci conviene sbrigarci"

"Sii delicato dai...guardalo"

Mio fratello e la sua compagna.

Iniziarono a prendere cose e a metterle nelle scatole anche loro.

"Scusa ma questa è la mia console?" disse lui all'improvviso indicando un ammasso informe a terra.

"Oh...si....scusa, te la ricompro oggi stesso" risposi io.

"Ma che cosa cazzo...?!"

"Posso immaginare cosa sia successo" le rispose la ragazza con delle bottiglie di birra e alcolici in mano.

Eh si...la sera prima avevo ricevuto l'ultimatum per svuotare la stanza e dovevo anche pagare le ultime produzioni che mai sarebbero andate vendute...forse avevo pure una leggera depressione, ma lo negavo fortemente. Fatto sta che la sera prima ho distrutto quel che mi capitava sotto mano..

"Tu ti stai rincoglionendo scusa eh" continuò lui passando lo sguardo da lei a me.

"Senti, te la ricompro, oggi. E adesso lasciami in pace per favore" dissi uscendo con degli scatoloni in braccio.

è brutto, ma diverse volte mi trovo a pensare che a lui non gliene freghi niente,ma poi mi rispondo che non può essere perchè la creatura, il gruppo, era anche suo.. io ero la voce e lui le note, insieme agli altri. Ammiravo come avesse preso bene il tutto.

Ma io non ci riuscivo, non ancora, questa ferita dubito si chiuderà mai.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 27, 2016 ⏰

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