Capitolo 13

185 14 0
                                    


Eccolo lì come me lo ricorsavo. Andrea. Il ragazzo che si mise con perchè gli facevo pena.
Sperai con tutto il cuore che non mi riconoscesse, ma con la mia solita fortuna si accorse di me.

"Oh ma guarda chi c'è la piccola Victoria." disse con un sorriso falso e maligno in faccia.

"Ciao Andrea."dissi fredda.

"Come mai qui fuori tutta sola?" disse ridendo con i suoi amici.

"Non sono cazzi tuoi quello che faccio!"

"Oh ma sentila. Non rivolgerti a me in quel modo." disse cambiado tono.

"Primo non sei nessuno per dirmi quello che devo o non devo fare. Secondo chi faccio quello che voglio e adesso vattene!"

"Oh no che non me ne vado. E poi abbassa i toni con me o vuoi che dica a tutti quello che mi dicevi e facevi se non lo fai ancora!" disse con un ghigno.

A quelle parole sbiancai. Perché a me.

"Che cosa vuoi da me si può sapere?"

"Wow vedo che sono ricomparse le bandane e i numerosi braccialetti!"

"Eh allora?!" dissi ancora più inccazzata e preoccupata. Non lo sapeva nessuno tranne lui e Stefano.

"Scommetto che ti ha abbandonato pure il tuo amichetto. Io te l'avevo detto che rimarrai sola per tutta la vita. Nessuno ti vuole vicino. Hai troppi problemi e di certo le persone posso farti da baby-sitter." disse soddisfatto.

"Non ho bisogno di nessuno. Me la posso cavare da sola. E poi che ne sai che mi ha abbandonato!"

"Intuito!"

"Andrea vai via ti prego..." Mi bruciavano gli occhi. Ma non potevo piangere prioprio adesso. Lo so che quei ricordi fanno male, ma mi devo trattenere. Purtroppo non ci riesco e mi scende una lacrima. Credo che lui non se ne sia accorto. E invece no.

"Oh ma guardate la piccola Victoria sta piangendo."disse ancora più soddisfatto.

"Che ne dici se racconto a i miei amici quello che è successo e quello che fai."

"No ti prego." dissi disperata.

"Inizio col dirvi che lei è come quelle bambine che si tagliano perchè sanno di essere così sole che la loro unica amica è la lametta." disse ridendo seguito dai suoi amici. Mi accasciai a terra piangendo sempre più forte.

"È tornato il tuo amichetto. Cos'è vuoi prenderla per il culo pure tu. Vedi Victoria nessuno ti vuole."
Non riesco a capire il motivo per cui sia qui.

"Sai, Stefano vero, questa poveretta a ricominciato a tagliarsi. Che pena!" disse ridendo.

Alzai debolmente lo sguardo incrociando lo sguardo di quello che una volta era il mio migliore amico. Nei suoi occhi vedevo rabbia, molta rabbia.

"Perché non te ne vai!" disse rivolgendosi ad Andrea.

"Cosa hai detto?!"

"Che te ne devi andare!" disse serrando i pugni.

"Oh no che non me ne vado!"

"Oh invece si se non vuoi che succeda la stessa cosa dell'ultima volta!"
A quelle parole sbianco.

"Okay okay me ne vado!" disse spaventato.

Nonostante se ne fosse andato continuai a piangere.
Stefano mi aiutò ad alzarmi. Mi buttai tra le sue braccia, che mi erano mancate tanto. Prese il cellulare scrisse qualcosa per poi prendermi in braccio a mò di sposa e portarmi nella sua macchina. Non so bene dove mi stia portando. Dopo una decina di minuti di silenzio, un silenzio abbastanza imbarazzante a mio parere, la macchina si ferma.

~ Spazio autrice~
  Un po in ritardo ma sono tornata a rompervi. Che ne dite dove l'avrà portata. Se vi è piaciuto lasciate una stellina e se volete darmi dei consigli di scrivere nei commenti.

-Chiara

Our story.// Stefano Lepri //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora