Inferno

93 13 5
                                    

Passo la mattinata seguente a giocare a The Sims 3, chiusa in camera mia.
Il destino, già accertato che mi sia letteralmente avverso, ha deciso di lasciare la mattina libera sia a me che a mio padre.
Siamo entrambi rinchiusi in casa, da soli, a cercare di evitarci l'un l'altro. Senza la mamma siamo come due giocatori di calcio iracondi che hanno bisogno dell'arbitro.
Decido di spegnere il computer e mi butto a peso morto sul letto. In tv trasmettono un'assurda telenovela argentina. Una donna ha trovato il marito a letto con la loro domestica e ora le due donne sono ad un passo dalla rissa. La domestica è ancora in reggiseno e mutandine, e non posso fare a meno di notare l'assurdità della situazione. Quale moglie tradita, da la possibilità all'amante del proprio marito di rimettersi almeno gli indumenti intimi? Io la prenderei per i capelli e la sbatterei fuori di casa come mamma l'ha fatta. Tra l'altro lei e l'uomo hanno ancora i capelli perfettamente in ordine, lei ha persino il trucco intatto. Secondo me hanno fatto sesso mentale, questa è l'unica spigazione.
Verso mezzogiorno scendo di sotto e mi preparo un sandwich con del tacchino e dell'insalata. Mio padre è fuori, in giardino. Si accerta che il figlio quattordicenne dei Duster abbia falciato per bene il nostro prato. Ha con sè addirittura un metro per misurare l'altezza dell'erba. Fossi nel figlio dei Duster, manderei mio padre a quel paese e fare pipì sulle sue stupide aiule.
Divoro il panino in un baleno. Ho paura che mio padre rientri e inizi nuovamente ad assillarmi con le sue assurde idee riguardanti un'eventuale amicizia tra me e Hunter Hamilton.
Nel primo pomeriggio mi vedo con Dawn per un gelato, dopodiché mi reco all'acquario cittadino. Oggi sono di turno. Mi cambio alla svelta nella saletta del personale, dopodiché vado in magazzino e prendo il necessario per pulire il nido delle tartarughe.
Raggiungo il responsabile per farmi timbrare il cartellino. <<Tra poco mando qualcuno ad aiutarti>>, mi dice con la sua vocetta nasale e fastidiosa.
Perfetto, frase in codice per informarmi che dovrò lavorare il doppio.
Di solito mi assegnano come partner una ragazzina magrolina e sgraziata, che invece di aiutarmi a pulire i nidi e gli acquari combina disastri che poi io devo sistemare.
Passo due ore a scrostare la cacca di tartaruga dall'acquario, poi sistemo il nido dove hanno deposto le uova, e alla fine annaffio il giardino circostante con le siepi a forma di animali acquatici.
Il responsabile è un autentico incapace. Ha dimenticato di mandare qualcuno ad aiutarmi, di conseguenza spetta a me dar da mangiare agli animali.
Mentre cerco di non vomitare il sandwich di qualche ora fa, nell'intento di sfamare le tartarughe con dei gamberetti secchi e puzzolenti, il mio cellulare vibra nella tasca dei jeans. Mi tolgo i guanti e rispondo, trattenendo a stento un conato. <<Pronto?>>
<<Ehi teppistella! Mi manchi, dove sei? Stai tagliuzzando qualche altro pneumatico? Oppure stai sfigurando la faccia di Hunter con un coltellino svizzero?>>
Alzo gli occhi al cielo, cercando di riporre con una sola mano il recipiente con i gamberetti sullo scaffale. Risultato?
La mia già nota goffagine colpisce ancora. L'intero contenuto del recipiente mi finisce addosso e poi si sparge sul pavimento come un'enorme macchia d'olio color gamberetto essiccato. Magnifico, adesso puzzerò di pesce per una settimana.
<<No, sono all'inferno.>> Infilo il cellulare tra la spalla e l'orecchio, e prendo a togliere i gamberetti dalle mattonelle. <<Tess, ti posso richiamare più tardi?>>
<<Non se ne parla. Ho una notizia importante.>> La sento schiarirsi la voce. <<Ho recuperato il filmato di sorveglianza da Scott. La cassetta è qui, tra le mie mani.>>
Vorrei fare i salti di gioia gridando "niente più carcere, niente più fuga!", magari sventolando anche i pon pon in aria, ma non mi sembra proprio il caso. Però sono salva. Posso smettere di preoccuparmi.
Mi siedo a terra e sospiro di sollievo. <<Grazie Tess, ti adoro.>>
<<Frena l'entusiasmo, ragazzina. Sei in debito con me. Ho dovuto pranzare con Scott, in cambio di quel maledetto filmato.>>
Scott è probabilmente l'essere più ripugnante sulla faccia della terra. Ha i capelli di un biondo chiarissimo, quasi albino, gli occhi ravvicinati e storti, il naso ingobbito e una cascata di brufoli su tutto il corpo, non soltanto sulla faccia.
Non sono mai stata un tipo superficiale, quindi la prima volta che l'ho visto non mi sono fatta influenzare dal suo aspetto fisico e ho cercato di intavolare un discorso con lui, così, per fare amicizia in quel luogo ostile in cui ho la sfortuna di lavorare. E' stato allora che mi sono resa conto di quanto Scott sia sgradevole. Fa battute a sproposito e non riesce a portare a termine una frase senza inserire al suo interno rifermenti sessuali abbastanza volgari. Non sono di certo una bigotta, capita spessissimo che io, Dawn e Tess parliamo di sesso e facciamo battutine maliziose, ma c'è modo e modo. Quel tipo sembra un arrapato cronico, sempre pronto a notare doppisensi in tutto ciò che lo circonda. Una volta, mentre mangiavo una semplice fetta di cheesecake ai lamponi, lui ha iniziato a sostenere che ciò che c'era nel mio piatto somigliava in modo incredibile ad un apparato femminile in piena crisi mestruale. Secondo lui la forma triangolare era... l'organo femminile, anche se le sue parole sono state un tantino più crude, mentre lo sciroppo che ricopriva la fetta di dolce era il sangue mestruale.
Non riesco più a mangiare un cheesecake senza pensare all'espressione eccitata che aveva Scott, mentre masticavo quella dannata fetta. E' davvero un maniaco.
<<Okay, vorrà dire che per Natale ti ordinerò quel set di pentole in acciaio che hai visto su Amazon.>> Mi sfrego le mani con una salviettina umida e profumata. <<Grazie Tess, mi hai salvato la vita.>>
<<Ora non esagerare. Hunter Hamilton è un povero idiota, ma non penso che avrebbe attentato alla tua vita.>>
Alzo gli occhi al cielo e sospiro. <<Lui forse no, ma mio padre lo avrebbe fatto eccome. Se Hunter mi avesse chiesto di risarcirlo, chi credi che ci sarebbe andato di mezzo in tutto questo? Mio padre. Il fatto che lavori per il signor Hamilton complica un tantino le cose. E' difficile odiare il figlio del capo di tuo padre, senza finire nei guai.>>
Io e Tess Parliamo ancora un po' del suo appuntamento assolutamente da non ripetere con Scott, finché non se ne esce dicendomi: <<Ah, stasera esco con Sled.>>
Forse è per la puzza di pesce marcio, o per il fatto che mi è tornato in mente l'episodio di Scott e del cheesecake, ma non riesco proprio a capire di chi stia parlando Tess. <<E chi è?>>
Tess sbuffa sonoramente. Neanche le avessi chiesto di ripetermi a memoria la Teoria Della Relatività. <<E' il ragazzo di ieri sera. Quello con cui ho flirtato per tutto il tempo, mentre tu cercavi di sfuggire allo sguardo di Hunter Hamilton.>>
E all'improvviso mi è tutto più chiaro. <<Suo cugino? Cosa... come... Tess, non puoi uscire con il cugino di Hunter Hamilton.>>
<<E perchè no?>>, mi chiede, usando un tono di voce a dir poco perplesso.
<<Perchè uscendo con lui infrangeresti il nostro codice dell'amicizia.>> Mi aggrappo con tutte le forze a quella mia teoria, anche se so perfettamente che sarà tutto inutile.
<<Abbiamo un codice dell'amicizia?>>
Mi gratto la fronte. <<Certo.>>
<<Non è vero, te lo stai inventando.>>
<<No, esiste eccome. E la prima regola è appunto quella di non uscire con ragazzi che le amiche disapprovano fortemente.>>
Tess scoppia a ridere e questo mi irrita ancora di più. <<Mi ricordi quelle sciroccate del telefilm Sleepover Club. Riciclavano sempre la stessa regola ad ogni episodio, davvero raccapricciante.>>
<<Non so se essere più sconvolta per il fatto che guardavi quel telefilm, o per il fatto che mi hai paragonata ad uno dei personaggi di quel telefilm.>> Sospiro. <<In ogni caso non puoi uscire con quel tipo.>>
Tess sbuffa di nuovo, e in sottofondo sento il rumore di una friggitrice. Se il signor Stinson la becca a parlare al telefono mentre cucina, saranno di sicuro guai seri. <<Andiamo, Sky, non sto mica uscendo con Hunter. Sled è suo cugino e lo trovavi simpatico anche tu, prima di sapere con chi è imparentato.>>
Mi mordo le labbra. <<Ma...>>
<<Usciamo solo per mangiare una pizza, non dobbiamo sposarci.>>
Abbasso lo sguardo. Mi sto comportando in modo totalmente infantile. Tess è liberissima di uscire con chi vuole. Devo smetterla di far ruotare tutto attorno ad Hunter. <<Hai ragione, Tess, ti chiedo scusa. Esci con quel tipo e divertiti.>>
<<Dovresti trovarti un ragazzo anche tu, Sky. Ti stai facendo vecchia, ormai.>> Anche se non posso vederla, capisco che sta sorridendo.
<<Sto bene da sola, grazie.>> Sorrido. <<Non ho bisogno di complicarmi ulteriormente la vita.>>

Odio Et AmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora