Capitolo 23.

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The trip
(Parte 1)


"C'è tutto no?" Chiese Giulia chiudendo quella specie di valigia enorme.

"Ti sei portata via mezzo istituto! Per forza c'è tutto" Sbuffai, chiudendola a mia volta.

"Beh, non si sa mai" Borbottò lei, uscendo poi dalla stanza.

"Gli altri?" Domandai, chiudendomi la porta alle spalle.

"Ci aspettano sotto, il pullman partirà tra poco" Comunicò lei.

Ebbene sì, era già passata una settimana e le novità erano molte. Erano finalmente arrivate le nostre benedette divise e con la gonna la mia vita era diventata impossibile. Le mani di Zayn erano finite in posti di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza e i suoi commenti squallidi e a sfondo sessuale erano triplicati.

Avevamo cominciato le prove con i ragazzi e Duncan era riuscito a risolvere i suoi problemi con il fratello, Axel. Erano piuttosto bravi e le coreografie che avevamo cominciato a provare erano complicate, ma spettacolari.

La nostra richiesta per partecipare alla competizione era stata accettata e gli Offbeat 410 erano ufficialmente una squadra. La gelosia di Zayn era diventata quasi intrattabile, anche se estremamente appagante, il tutto perché non gli piaceva il modo in cui mi toccavano i ragazzi durante le coreografie. Continuava a ripetere

'Non capisco perché ti debbano prendere dalle cosce! Non ci sono arrivato nemmeno io lì e loro riescono a toccarti senza beccarsi il nominativo del porco!' e poi sbuffava, facendomi ridere.

Infine l'eccitazione e l'elettricità tra me e il moro era aumentata, tanto da diventare insostenibile. Bastava uno sguardo per farglielo alzare o uno sfioramento per farmi fremere. Che situazione di merda, ragazzi miei.

Ma la grande Emily Allen aveva un piano a dir poco geniale diviso in più punti.

●Punto numero uno: Siamo in tenda insieme, no? Lo devo tentare in ogni modo possibile, anche a costo di spogliarmi davanti a lui.
●Punto numero due: Creare delle situazioni favorevoli a stare da soli o stare vicini.
●Punto numero tre: Riuscire a farlo cedere! Dannazione!
●Punto numero quattro: Farlo cedere.
●Punto numero cinque: Farlo cedere.
●Punto numero sei: Farlo cedere.
●I punti tre, quattro, cinque e sei, ripetuti più volte.

"Ma hai svuotato la stanza?" Chiese Harry grattandosi la testa e salutando Giulia con un bacio.

"Solo il necessario" Rispose, facendomi scoppiare a ridere.

"Allora spiegami perché hai portato tre piastre per capelli" Dissi.

"Mi piastro i capelli, no? Se se ne rompe una almeno ho le altre"
Ribatté.

"Non ti sei mai piastrata i capelli in vita tua! Hai sempre detto che ti piacciono ricci!" Sbuffai andando vicino a Zayn e sorridendogli.

"E se in quei tre giorni volessi cambiarmi look?" Domandò lei.

"Si da' il caso che la piastra vada collegata alla corrente. Vuoi attaccare la presa ad un albero?" Chiesi, convinta di averla messa con le spalle al muro.

"Ho anche quella ad energia solare!" Esclamò contenta, facendomi roteare gli occhi.

"Ok, ci rinuncio!" Borbottai, posando la mia valigia e abbracciando il moro, che mi squadrava sorridente.

"Pronto per passare tre fantasmagorici giorni in una fottuta giungla?" Risi, appoggiando la fronte sulla sua, facendolo abbassare alla mia altezza.

"L'hai proposto tu, Em" Mi ricordò.

"Allora ragazzi! Saliamo sul pullman e facciamo l'appello, chiaro?" Ci richiamò il professore di chimica, indicandoci il pulmino, stranamente non rotto o pronto per la rottamazione.

Your love is my drug. [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora