capitolo uno

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RILEY's POV

"miaooooo"

"vai via stupido gatto"lo spinsi giù dal letto. Sgranai gli occhi quando vidi la sveglia che segnava le 7:50, accorgendomi che ero in ritardo. Di nuovo. C'era mai stata una volta in cui non lo ero stata?

Corsi giù dal letto ancora quasi dormendo e andai a sbattere contro lo spigolo del comodino. "ahii" mormorai sollevando il piede con le mani.

Arrivai alla fine del corridoio, ancora zoppicando, avviandomi nella cucina. Con la coda dell'occhio notai Emily che dormiva ancora. Continuai a camminare, quando un campanello suonò nella mia testa. Feci un passo indietro e girai di scatto la testa, prendendo uno strappo. Stava ancora dormendo?

"Emily"la chiamai. "Emily" ma non rispose ancora. "EMILYYYYYY" urlai a quel punto. E' mai possibile avere il sonno più pesante di un cavallo che ha mangiato troppo?

"Cosa urli?" fece lei un po' arrabbiata, ma senza preoccuparsi.

"Cosa urlo?E' tardissimo, sbrigati!" le risposi. Insomma adoro mia sorella, ma andiamo!

Raggiunsi finalmente la cucina, afferrai una tazza dalla mensola, ci versai dentro del caffè e mi sedetti a tavola. Mi sentivo osservata, se devo dirla tutta. Poi, lentamente - anzi molto lentamente -, sollevai la testa e vidi una bambina di un anno seduta di fronte a me, che rideva senza motivo. Solo dopo un istante realizzai che aveva in mano una ciotola con la sua colazione. Dopo qualche secondo la ciotola era sulla mia testa.

Mi sentii bruciare dentro, quando quella papera di mia sorella mi lanciò la sua fantastica porzione di latte al cioccolato addosso. Fantastico. Ora ero tutta sporca ma non potevo farmi una doccia. Così mi vestii in fretta e furia presi la cartella dalla sedia e azzardando una coda di cavallo corsi verso la macchina. Vi entrai e accesi i motori, realizzando che erano le 8:05 ed ero in ritardo. Giunta a scuola corsi verso la porta, facendo schizzare con le scarpe dell' acqua sporca sulla mia gonna azzurra a pois. Questa non era giornata per me.

JAMES's POV

In classe era strano, insomma una nuova scuola è sempre strana all'inizio. Ma qui sembrano tutti simpatici. Almeno, quando parlano tra di loro.

Ad un tratto udii dei passi veloci e pesanti avvicinarsi alla nostra aula. Poi realizzai che la persona stava per entrare.

Un cigolio, la porta di aprì e una simpatica faccina spuntò da dietro.

Ma perché aveva qualcosa di viscido in testa? Assomigliava a latte al cioccolato.

jiley the next step - a new lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora