CAPITOLO 61

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Scusate il piccolo ritardo, ho avuto dei problemi di connessione.

Eva's Pov

Sono per strada, da sola, in una città che non conosco e devo riuscire a prendere il primo aereo che mi porti a Roma.
Fa abbastanza freddo e si sta facendo sera, spero solo di arrivare all'aeroporto prima che faccia buio.
Per strada non passa neanche una macchina, sembra un posto desolato, triste..ma come facevano i miei a vivere in questa città? Non me lo spiegherò mai.
Fortunatamente io sono nata in Italia..li si che mi sentivo a casa.
Continuo a camminare ma sento di aver completamente perso il senso dell'orientamento..era già la seconda volta in un mese che mi accadeva..prima nel bosco, ora qui. Cammino più velocemente possibile, non mi piace questa situazione..e non mi piace neanche la sensazione di solitudine e di vuoto intorno a me che sto provando..mi rendo conto che i miei passi non hanno una meta, perché non ho idea di dove andare.

...

La notte arriva presto..sono più di due ore che cammino. Ora la città si sta piano piano popolando sempre di più, ma le persone che mi circondano non mi danno molta fiducia.
Penso di essere finita in un quartiere malfamato..ho gli occhi di tutti gli uomini addosso, mi sento nuda anche se sono più vestita di tutti qui in mezzo.
Mentre ormai le mie gambe vanno da sole, con la speranza di uscire presto da questa zona, noto una figura maschile venire verso di me. Per la prima volta posso dire di aver paura..non so se continuare a camminare, facendo finta di nulla, o se tornare indietro, dove però la situazione non migliorarebbe di molto. Decido di proseguire.
"Magari se non gli do spago non mi succede nulla" penso. Ma non è così.
Quella figura, molto probabilmente maschile, è sempre più vicina, sento di essere in trappola ormai..sono in balia della sua volontà, perché dopo due ore di camminata veloce non ho neanche più la forza di correre. E allora socchiudo gli occhi, come se non vedere chi si stava avvicinando a me mi desse un senso di protezione, una piccola speranza in più di passare inosservata. Ma sono solo un'illusa.
Ormai sono a pochi metri da lui e lui è a pochi metri da me. Il suo sguardo è rivolto verso il mio corpo mentre i miei occhi sono rivolti verso il basso. Alla mia destra c'è un'immensa prateria, alla mia sinistra ci sono solo piccoli vicoli. Qualsiasi cosa quella losca figura abbia intenzione di fare, io non potrei scappare da nessuna parte.
Capisco di essere la preda..osservata dal suo predatore..ma i predatori non cacciano mai da soli..e infatti solo ora mi accorgo che la figura è accompagnata da almeno altre due persone..anche loro con lo sguardo rivolto verso di me.
Devo decidere in fretta cosa fare:
-Comincio a correre?
-Li ignoro?
Non lo so, sono confusa..ma devo decidere subito se non voglio che mi succeda nulla di male.
Vada per la prima opzione.
Le mie gambe iniziano a muoversi più velocemente, quasi come se andassero da sole. Ma non faccio in tempo a fare tre passi che la figura, seguita dai suoi accompagnatori, si precipita su di me, prendendomi per un braccio.
Non so cosa fare, sono bloccata, così decido di voltarmi.
E: "Andreas!"
A: "Eva!"
Era mio fratello, insieme ad Alessio e Michele.

<Spazio autrice>

Ciao a tutte ragazze,
Questo capitolo è più corto degli altri, ma vi assicuro che per realizzarlo ci è voluto quasi il doppio del tempo. Ho voluto fare in modo che la vostra attenzione ricadesse solamente su Eva e non su fattori esterni, in modo da non destare in voi neanche il minimo sospetto che quella figura, insieme ai suoi amici, potessero essere Andreas, Michele ed Alessio. Inoltre ho cercato di far trasparire il più possibile le sensazioni che stava provando Eva in quel momento..come paura, solitudine, vuoto. In realtà non so se ci sono riuscita, in quanto non facendo la scrittrice di mestiere ed essendo questa la mia prima storia, non avevo idea di come potessi fare..ma posso assicurarvi che ci ho messo tutta me stessa e spero che abbia ottenuto il risultato che desideravo.

Ps. In teoria dovrei aggiornare una volta al giorno, ma mi rendo conto che, per quanto mi possa essere impegnata a scrivere questo capitolo, alla fine è venuto molto più corto del solito. Quindi propongo una cosa: Se molte di voi mi richiedono un capitolo extra, entro questa sera ne posto sicuramente un altro.

Ricordatevi che vi amo.

Un bacio grande☆

☆ANDREAS MÜLLER☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora