Capitolo 10

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G-Dragon

Tenendosi per mano, camminarono per la città mentre la luna piena sorgeva alta nel cielo. La cenetta romantica in quel ristorante famoso era stato stupendo. Il cibo era semplicemente delizioso ed il celo era sopra di loro mentre intorno i palazzi erano colorati. Tutto era stato semplicemente maestoso tranne un dettaglio... La compagnia... "È bellissima la luna!" Urlò lei tutta contenta con occhi lucenti. "Già..." Lasciò un lieve sorriso distogliendo lo sguardo dal suo viso. Aveva tinto da poco i suoi capelli di biondo canarino e dei grandi boccoli si rotolavano su se stessi alle punte. "Tutto ok amore?" Si avvicinò prendendogli entrambi le mani, "Sembri strano..." Si avvicinò alla sua faccia mostrando un sorriso malizioso. "Tutto ok..." La sua felicità si tramutò in rabbia. "Tu menti!" Lasciò la presa per fissarlo furiosa "Dovresti essere felice con me!" Scosse la testa per poi guardarla nei occhi "Come mai no?" Appoggiò le mani ai fianchi, come se fosse una banale discussione. Lui rise "Non incominciamo di nuovo..." Disse solo mentre lei alzò gli occhi in celo "Sei tu che cominci!", gli toccò il petto con forza "Tu sai benissimo che ti amo!". Gli urlò ancora contro "lo so..." distolse lo sguardo da lei verso una macchina che passò in quello momento. Avrebbe preferito andarsene, "Schtaffff!" la sua guancia bruciò dal colpo improvviso. "Forza andiamo a casa così potrai scusarti nel modo giusto!" Lo prese poi alla giacca e baciarlo con forza. <perché...?> ripensò ai discorsi fatto con i ragazzi e allora decise di scostarsi da lei. Subin traballò sui suoi tacchi indietreggiando tremante. "Che cazzo!" "Non ne posso più! Tu questo lo chiami amore?!" Girò i tacchi e si avviò a pugni serrati verso chissà dove "Fermo! Dimentichi un dettaglio..." Il rumore di un campanellino lo bloccò.

Si risvegliò in piena notte. Si voltò nel letto per controllare la sveglia. I numeri poco lontani dal suo viso segnarono, con la loro forte luce rossa, le due e mezza di mattina. <Cazzo! Ho promesso ad Yla che sarei tornato presto la sera!> si sedette per poi guardare Subin stesa alla sua sinistra. <Sono tornato al punto d'inizio...> si passò la mano sulla faccia per poi mordersela. Si alzò silenzioso raccogliendo i suoi vestiti da terra ed indossarli svelto, uscendo poi dalla stanza mentre lei fece un mugolio. Quando finalmente fu fuori dalla villa camminò in mezzo la via respirando l'aria fresca. "Adesso cosa faccio? Non riesco a staccarmi... Non posso..." Appoggiò la mano sulla sua Ferrari bianca sospirando, le luci della macchina lampeggiarono ed entrò. Guardò fuori verso la casa per poi partire.

Silenzioso girò la chiave nella serratura per poi aprirla lentamente, tutte le luci erano spente ed un silenzio inquietante invadeva l'appartamento. <Dormono tutti...> entrò appendendo la sua giacca, sfilò le scarpe e si avviò in cucina. Si riempì un bicchiere d'acqua cercando di cancellare il ricordo di follia con Subin. L'acqua fresca scendeva giù dolce svegliandolo di più. "Sei tornato finalmente..." Si girò di scatto trovando Yla appoggiata al muro, ancora vestita di quella giornata e la sua dolce acconciatura tutta scompigliata. "Perché non dormi?" Le sorrise dolcemente mentre la luce della città illuminava i loro visi. "Aspettavo te stupido" si avvicinò con occhi lucidi. "Mi dispiace... Ho seguito i consigli dei ragazzi ma non posso" lei annuì "Se la ami ancora allora deve essere così, non ho capito bene la tua situazione ma ok, vedrai tutto si risolverà e sono qui per aiutarti" bisbigliava con una voce dolce. <No ti prego non dire così...> si avvicinò, quelle sue parole gli stritolarono il cuore... Avvicinò la sua mano alla guancia spostando una ciocca ribelle, i suoi occhi verdi leggermente illuminati non si staccavano dai suoi. Con un altro passo si attacco a lei, non resisteva più... "È ora di dormire, domani, anzi oggi ci aspetta una dura giornata" rise per poi arruffargli i capelli "Questo è per vendetta!" Lo indicò per poi girarsi. "Aspetta!" La afferrò alla mano e la portò a se stringendola il più forte possibile. <Non mi lasciare piccola mia ...> pensò mentre Yla rimase solo immobile come un sasso. Percepiva chiaramente la sua reazione sorpresa, ma in qualche modo quella dolce ragazza si sciolse e lo avvolse fra le sue braccia con dolcezza, appoggiando poi la testa sul suo petto. Sembrava avesse percepito in lui il dolore che provava, peccato che pensasse che soffrisse per quella stronza... "Andiamo a dormire dai..." Si staccò dolcemente da lui per toccargli la guancia con quel suo timido sorriso "Ok..." . Lo prese alla mano e la seguì fino davanti alla sua stanza salutandosi ancora "Buona notte Jiyong" disse lei entrando nella sua stanza. "Notte piccola..." Si lasciò scappare per poi sorriderle "Notte stupido" scosse lei la testa ridendo. In quel momento che la maniglia si rialzò una perla scese lentamente lungo la sua guancia. Tremante alzò la mano per poi cancellarla. Percepì chiaramente una breccia scavarsi nel suo cuore nel momento che la porta si chiuse.

Eccomi dopo un po' di tempo, mi sono portata avanti con i capitoli u.u il prossimo lo posterò domani o dopodomani già che questo è corto XD.
Spero che vi piaccia.
<Come continuerà adesso? GD sembra voler molto bene ad Yla ma cosa gli impedisce di stare con lei, dirle cosa prova? Cosa ha fatto Subin?"

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