E ad un certo punto , mentre cercavo di intrattenermi con una foglia che planava , entrò un ragazzo .
Era il 1953 ed India Napolis sembrava un' unica sfumatura di giallo-arancio , era una meraviglia .
Purtroppo io, essendo ancora in vendita nello stesso maledettissimo negozio da oltre tre anni , non avevo avuto modo di scoprire il mondo , ma comunque ne avevo sentito parlare .
Il ragazzo , sui quindici anni , sembrava sapere il fatto suo ." Sono un jazzista fatto e finito , ma mi serve la tromba !" Per un attimo sperai di essere io la tromba perfetta per quel giovane alto e magro, capelli scuri e occhi profondi , ma poi smisi di illudermi e tornai ad osservare le foglie in caduta .
"Quella" disse deciso indicando me , proprio me !
Ci misi qualche secondo a realizzare che quel giorno proprio io sarei andato via ; i mie pistoni fremevano dalla voglia di essere delicatamente premuti allo scopo di intrattenere altre persone con un semplice , cristallino , frizzante ragtime !
Sentii le mani del vecchio padrone che , fredde come solo lo è quella pioggerellina che ti perfora l' animo , mi tiravano e , piano , mi sollevavano per consegnarmi nelle mani di quel ragazzotto . Il padrone era un gigante d' uomo , uno di colore , con certe mani...mi aveva suonato , una volta , quando ero stato appena costruito .
Realizzai che non l' avrei visto più solo quando mi toccarono le delicate e calde mani di Freddie , o come aveva detto di chiamarsi . Le sue erano diverse da quella del mio padrone ,,le sue erano speciali , erano le mani dell' unico uomo che avesse mai osato pigiare sui miei pistoni dorati ; non avevo mai provto prima una sensazione di tale sconforto . Ma ormai era fatta : definitivamente fottuto .
Cercai di calmarmi , pensai al viso di Freddie Hubbard ; doveva avermi già visto in vetrina , per essere così sicuro della sua scelta .
Mi lasciai coccolare ancora per pochi istanti dalle mani del padrone , e quando le sue dita gelide si staccarono dalla mia struttura lucida , mi sentii sprofondare , salvato solo dall' idea del ragazzo , che sarebbe diventato il mio nuovo padrone .
Venni cacciato in una custodia rossa fuori e nera all' interno e , terrificato , urlavo , mi disperavo , ma inutilmente : loro no potevano sentirmi !
Guardai gli occhi del padrone e con voce titubante li salutai per l' ultima volta. Ci lessi dentro la tristezza che provava nel lasciarmi , in fondo anche lui era affezionato a me , anche lui percepiva un certo legame , e insomma , diciamocelo , non potevamo sapere come mi avrebbe trattato quel ' jazzista ' !
Dopo circa un' ora di viaggio , qualcuno aprì la custodia, leggermente , con mano delicata .
" Heilà , Tim " disse , era Freddie che , evidentemente , mi aveva dato un soprannome .
Smisi di chiamare Freddie ' padrone ' ed iniziai a scoprire un nuovo termine , che mi ispirava spensieratezza : amico .
Iniziai a chiamarlo così , Freddie !
La mia vita con il mio nuovo amico era diversa da quella che trascorrevo ne negozio ; giusto per fare un esempio : al negozio restavo sempre inchiodato ad una parete , non avevo un nome , ma soltanto un prezzo . Ma con Freddie ero sempre in movimento , iniziai persino ad andare con lui al parco , con davanti un cappello , che a fine giornata era strapieno di monete ; ora mi chiamavo Tim e non sarei mai stato in vendita per nessuno , non conoscevo il mio futuro e chi potrbbe ?! , ma sapevo di avere qualcuno su cui contare ! Ora il mio sogno di suonare un semplice , cristallino , frizzante ragtime , stava finalmente prendendo forma !
Bastarono 4 anni , ed io e Freddie inizziammo già ad essere famosi . Infatti nel 1958 ci trasferemmo a New York , in una casa enorme !
Il viaggio mi fece pensare...ero triste all' idea di affrontare cambiamenti , esattamente come quando dovevo lasciare il mio padrone ; ma mi resi conto , nella stessa custodia intarsiata di sangue , che non era tristezza quella che provavo , ma un brivido di paura . Paura !
Il percorso portò alla mia mente un bruttissimo ricordo : quello di quando naqcui !
Perchè le trombe , ed in generale gli strumenti musicali , non nascono come gli umani , non gli è concesso un periodo per adattarsi , e se poi escono male , storpi o stonati , vengono distrutti !
Quando nasce una tromba , non è che prima è piccola e poi cresce , viene considerata già adulta , non si innamora , non ha amici , non si riproduce , non ha età e non ha nome , non può contare su nessuno tranne che su se stessa .
Dopo un pianto acuto e stressato , che mi stava soffocando l' anima , finalmente riuscii ad addormentarmi .
Circa un mese dopo , quando io e Freddie inazziammo a farci conoscere incontrammo due ragazzi ed altrttanti strumenti : Sonny Rollinsed il suo sassofono Jack e J.J. Johnson con il suo trombone John , diventammo una combriccola in pochissimo tempo .
Con loro ci ho passato gli anni migliori , ma poi , a Sherman Hoak , un attacco cardiaco ha avuto la meglio su Freddie .
Da allora sono quì , dove lui mi ha lasciato , in quella custodia , accuratamente sepolto nel giardino di casa nostra , 7 lunghi anni , e chissà quanti ancora , sì , perché le trombe non muoiono , si rovinano , certo , ma le hanno progettate con stó difetto quà , siamo destinate a vivere per sempre . Per tutta l' eternità futura sarò costretto a cercare di intrattenermi con il ricordo di una foglia che plana .
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Ricordo di una foglia che plana
Short StorySono una tromba , questa è la mia storia , che dimostra che la felicità è solo l' intervallo tra un male ed un altro .