fantasma ; elsanna

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scendendo gli scalini tre per volta, la rossa non aveva calcolato la gravità dei danni che avrebbe apportato una caduta: con il vassoio ormai diventato slitta e i cioccolatini di diversi gusti che svolazzavano in giro, si era ritrovata davanti agli stivali di suo fratello, solo ora consapevole del dolore che si estendeva per tutto il suo addome.

suo fratello si era limitato a fare un sorrisetto educato, abbastanza per non prenderla in giro, prima di allungare un braccio nella sua direzione; "vedo che qualcuno è felice di poter incontrare i vicini, eh?" le aveva detto un po' canzonandola mentre la aiutava a rialzarsi. l'altra, mentre cercava di prendere al volo il vaso che stava per far cadere col tallone, lo aveva guardato storto cercando di non esprimere ciò che pensava. il tentativo era fallito.

"be'... " si era ritrovata a dire, "spero che almeno loro lo siano quanto me", poi spalancando gli occhi aveva aggiunto subito: "non che io voglia che scivolino su un vassoio, semplicemente intendevo dire che non sarebbe male se anche loro provassero a dimostrarci che anche noi gli piacciamo--"

"se gli piacciamo" aveva sottolineato suo fratello, interrompendola; aveva lanciato uno sguardo veloce alla casa che poteva essere intravista dalla finestra del salotto: sembrava più viva che mai, con i suoi addobbi per natale che facevano sembrare la neve un miscuglio di scarabocchi fatti da un bambino dotato di troppa fantasia, e le sue luci quasi costantemente accese all'interno. a volte vedeva anche delle ombre muoversi dietro le tende perennemente abbassate.

il suo sguardo era ritornato su sua sorella che teneva ancora il vassoio in mano, adesso lungo il suo fianco mentre lentamente lo faceva dondolare. "tutto bene?" gli aveva chiesto mentre rimetteva al suo posto una ciocca ribelle.

come sempre, lui aveva sfoggiato un dei suoi sorrisi diplomatici: "io sì, i tuoi capelli?"

gli occhi verdi della ragazza si erano spalancati una seconda volta, adesso solo puro terrore sembrava governarli. freneticamente, aveva iniziato a cercare in tutti i modi di rifare le due code mentre suo fratello ridacchiava contento: il giorno in cui anna avrebbe trovato un modo per metterseli a posto, lui si sarebbe raso i basettoni.

la rossa aveva lasciato stare e si era messa un cappellino che le avrebbe coperto anche le orecchie arrossate--più per l'imbarazzo che per il freddo--e piuttosto dispiaciuta aveva poggiato il vassoio a lato.

"andiamo?" le aveva chiesto hans aprendole la porta.

un respiro profondo, "ok", e andò dalla famiglia arendelle.