1° Capitolo

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Ero stanca. Lo ero per davvero. Tutti mi avevano deluso, anche i miei genitori. Il loro divorzio mi aveva fatto male ma come biasimarli?Avevano prolungato la loro finta storia d'amore per molto tempo. Non ci credevo più nell'amore o per lo meno che capitasse a me di incontrare la persona giusta. Sono una ragazza di 18 anni, mi chiamo Serena e vivo a Milano. Ho avuto sette ragazzi nella mia vita, con precisione uno più stronzo dell'altro. Il mio motto è sempre lo stesso "Chi la fa l'aspetti" Semplice e conciso. Ho molti amici. O meglio ho molte amicizie superficiali.Tutti credono di conoscermi e di essere nelle mie grazie ma la realtà è ben diversa. Come puoi essere amica di una persona che ti fa sentire sola essendo in due? Tutto sommato non mi lamento. Ho due migliori amici. Margot e Robert sono i miei amici d'infanzia. Quelli con cui ho sperimentato di tutto e sopratutto quelli con la quale mi sono massacrata fino all'impossibile. Oggi è l'ultimo giorno delle vacanze natalizie dopodiché tutto tornerà alla normalità passando dal clima natalizio alla solita e fredda routine. Non sono mai stata un genio o meglio come dicevano i professori sono brava ma non mi applico.  Per fortuna ho un posto all'interno dell'azienda di papà e non mi lamento. Amo la vita anche se non mi da molte ragioni per farlo. Ho trascorso gli ultimi due anni con uno stronzo. Mi ha tradito più di una volta. Tutti lo sapevano tranne me. Quando si è innamorati intorno a noi si crea un velo invisibile che non fa trapassare la vera e cruda verità. Ho aspettato che lui mi lasciasse per capire tutto ciò. Mi ha lasciata per la sua amante. Ovviamente molto più bella di me. Tette in mostra, ciglie finte, labbre gonfie e rosso ciliegia e sopratutto un fisico da urlo, insomma la solita e non dico altro. Credevo mi amasse visto che mi rispettava e non cercava un contatto fisico con me. Invece mi sbagliavo, non mi toccava perchè si sbatteva un'altra. Non sono triste più che altro sono arrabbiata per tutto il tempo perso ma allo stesso tempo sono anche felice per il fatto di non essermi concessa a lui. Se mi fossi concessa a lui ora starei malissimo e mi sentirei una vera e propria merda. Non ho avuto il tempo materiale per raccontare l'accaduto ai miei migliori amici. Chissà se loro lo sapevamo cosa Philipp tramava alle mie spalle. Troppi era i dubbi. C'era un solo modo per sapere la verità. Decisi di chiamare prima Margot e successivamente Robert. Entrambi accettarono il mio invito e decisero di dormire a casa mia. Mamma era fuori per lavoro ed io ero tutta sola. Ella lavorava per una compagnia aerea internazionale. Questo lavoro le rubava via troppo tempo. Eppure dopo il divorzio il lavoro per lei è stato una vera e propria benedizione.

*DIN DON* Il suono del campanello scacciò via i miei molteplici pensieri.

"Arrivo" gridai mentre scendevo con foga le scale.

"Ehilà" dissi guardando i miei migliori amici.

"Ciao Tesoro" dissero i due all'unisono.

Non finirono neanche di salutare che i due decisero subito di entrare. 

"Prego fate pure gli dissi" con una breccia di sarcasmo e umorismo allo stesso tempo.

"Come mai ci hai invitato qui? Per caso non lavori domani?" disse Robert.

Fu proprio in quel momento che mi bloccai. Non sapevo proprio da dove iniziare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 28, 2016 ⏰

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