Il corvino coporale abbracciò alle spalle il più giovane che nel medesimo istante arrosì. Non aveva mai sentito un simile contatto e mai l'avrebbe immaginato con un suo superiore. Levi, dal corpo ben definito, non si limitò solo ad abbracciare il moro, bensì cominciò a insinuare le sue mani, oramai esperte, sotto gli indumenti che Eren era solito a portare quando non indossava la divisa. Quelle mani, che tenevano strette quelle lame, armeggiate con grande maestria, colpevoli della morte di decine e decine di titani, ora si concentrano sul corpo minuto della giovane recluta.
"Heichou c-cosa sta facendo?"
"Soddisfo ciò che il mio corpo brama"
Il quindicenne non capiva perché tutto d'un tratto il caporale Rivaille provasse tutta quell'attrazione verso di lui e si chiedeva se questo fosse un bene. Provava grande ammirazione per Levi, sin da piccolo, ma non lo hai mai visto come un presunto amante. Per Eren l'obiettivo era quello di sterminare tutti i giganti, di non lasciarne neanche uno, dopo che uno di quest'ultimi gli abbia rovinato l'infanzia, uccidendogli la madre a bruciapelo davanti a suoi occhi. Era talmente concentrato sul suo scopo che alla sua vita, al di fuori da quella militare, non ci aveva mai pensato. Forse perché era troppo giovane, oppure perché neanche sapeva se in una spedizione o in un giro di ricognizione ci avrebbe rimesso la vita. Troppi pensieri invasero la mente di Eren mentre il suo caporale non aveva mai smesso di ispezionarlo, anzi in pochi secondi lo denudò quasi del tutto e non perse occasione nel inoltrare le sue mani nel corpo del più piccolo.
"C-caporale Rivaille la prego la s-smetta finirò con l'eccitarmi"
"È questo ciò che voglio"-affermò Levi, soddisfatto dai piacevoli ansimi del compagno
"Perché sta fa-facendo tutto questo?"
"Silenzio piccola recluta, non fiatare se non interpellato, voglio che il fiato te lo risparmi per dopo"-concluse il corvino tappandogli delicatamente la bocca con una mano, mentre con l'altra continuava a lavorare nell'intimità di Eren. Il ragazzo non poteva credere a ciò che stava accadendo: poco prima stava pulendo le varie stanze della base all'interno del Wall Rose come faceva periodicamente ogni 2 giorni sotto l'ordine del suo caporale, ossessionato dalla pulizia e dall'igiene, e poco dopo invece quello stesso uomo, che lo obbligava a spaccarsi la schiena costringendolo ai lavori domestici, se ne stava letteralmente fregando delle pulizie e lo stava molestando senza alcun timore che uno dei suoi compagni o uno dei loro superiori li avrebbero visti in quell'atto quasi proibito. Eren si sentiva senza pudore, ma non era colpa sua. Voleva liberarsi ma non aveva le forse per reagire, in quelle condizioni. Il massimo che poteva fare era muoversi un po' cercando di far capire a Levi che quella situazione lo imbarazzava, ma a quella reazione il caporale intuì tutt'altra cosa e spingendo la mano con più violenza dentro Eren lo costrinse ad attaccarsi al muro.
"Eren, non posso..."
"N-non può cosa?"-chiese tra un ansimo e l'altro
"A trattenermi! Sono troppo eccitato. Sarà la tua prima volta?"
"Caporale l-la imploro non lo faccia!"-gli occhi del più giovane incominciavano a riempirsi di lacrime. Il corvino non diede testo alle sue parole e tolse la mano per violarlo. Levi lo voltò, notando solo allora le sue lacrime che asciugò cordialmente porgendogli il suo immacolato fazzolettone bianco che portava sempre al collo. Eren apprezzò quel suo gesto così inusuale del caporale dato che non mostrava quasi mai il proprio lato sensibile e apprensivo. Con una mano Levi afferrò Eren per i fianchi e con l'altra gli accarezzava la guancia che pian piano portava più vicino al suo viso.
"Rilassati e lasciati andare..."- disse incominciando non solo a baciare con passione il ragazzo ma anche a inserirsi nel suo intimo. I forti gemiti di Eren erano quasi soffocati dal bacio con il caporale che si staccò poco dopo per sentirli meglio.
"Oi, non ti stai rilassando. So che è complicato e so anche che nonostante tu abbia rispetto per me, vorresti imprecarmi contro, ma sarà peggio se continui così. Farò delle piccole pause dove tu dovrai respirare profondamente. Quando spingerò dovrai rilassarti e non irrigidirti."-disse con difficoltà
"Fa male Rivaille!"- rispose Eren stringendo i denti. Non voleva mostrarsi in quella maniera così patetica al suo nuovo partner.
"Stupido moccioso non credere che faccia male solo a te! Ora fa come ti ho detto!"
La giovane recluta non poté che annuire e acconsentire l'accesso in lui al superiore. Aveva capito che i suoi gemiti facevano impazzire Levi per questo tentò di trattenersi, ma così facendo non faceva che aumentare il ritmo del caporale che invece aspirava a farlo gridare a pieni polmoni dal piacere. La volontà e la passione del caporale vinsero su quella della giovane recluta che se all'inizio era completamente contraria ad aderire al rapporto, fu il primo che quando la situazione si fece più intensa, ad abbandonarsi nell'atto carnale che gli fece perdere la sua innocenza.L'angolo di Chiara
Allora ragazzi come vi sembra? Quello che era iniziato con un'esigenza da parte del caporale si trasformò in una storia d'amore segreta, che pur essendo complicata, aveva le sue tenerezze da parte di entrambi. Non sono dolciosi?! :) Spero di aver reso bene i caratteri personali di Eren & Levi. Fatemi sapere cosa ne pensate e se dovrei pubblicare qualcos'altro ovviamente se volete :) un'ultima cosa mi firmerò con lo pseudonimo di Chiara883 d'ora in poi. Il profilo rimarrà invariato perché non mi ricordo la password (ma questi sono dettagli😅) ma metterò sempre By Chiara883. Alla prossima ragazzi spero che la storia vi abbia interessato ciauuu!😄
-By Chiara883😂❤
STAI LEGGENDO
Il Caporale E Le Sue Esigenze
FanfictionSalve a tutti! Questa è la prima FanFiction che scrivo e ho deciso di farla sulla mia ship preferita: le Ereri. Questo genere è yaoi quindi ragazzo×ragazzo, se non vi piace non la leggete perchè ci sarà la descrizione di una scena molto...hot non so...