Alla natura si comanda solo obbedendole.

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ATTENZIONE : la storia NON mi appartiene ma è di Poveredigente , una ragazza che mi ha permesso di riportare questa storia qui su wattpad


Perché qualcuno lì su ha assemblato questo essere meraviglioso che sfila dinanzi a noi coperto solo da uno slip fiorato, perché solo la natura, che è l'atto più grande di Dio, può aver deciso di essere così buona e magnanima con un soggetto ed in fin dei conti con tutti coloro che avrebbero avuto la fortuna di guardarlo, la scienza non può aver accostato geni e caratteristiche all'infinito pur di ottenere questo, avrebbe sprecato tempo e risorse e non sarebbe corretto, non sarebbe giusto.
[Louis/Harry]Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno




La natura è la rivelazione di Dio,l'arte rivelazione dell'uomo.



"I don't understand" mi lascio sfuggire in inglese, e mio cugino mi guarda stranito e con una nota di rimprovero nello
sguardo, in quanto appena arrivato gli avevo fatto giurare di sgridarmi appena avessi usato la mia lingua madre al posto dell'italiano, e ci sono riuscito fino a questo momento. Eppure nei suoi occhi, nonostante il sarcasmo onnipresente e le labbra sempre incurvate all'insù, vedo quel cugino maggiore che mi ha insegnato a giocare a calcio, che mi ha consolato anche a distanza, e che ha occupato il posto di quel fratello maggiore che non ho mai avuto. Ma sono comunque abbastanza contrariato quando entriamo in uno studio televisivo semivuoto ed enorme, visto che mi avevano promesso un giro per locali e fiumi di alcool in nome del mio ultimo venerdì in patria italiana, ma soprattutto vengo colto da uno strano brivido dietro la schiena, come se qualcosa non andasse bene, che mi lascia perplesso ma soprattutto leggermente guardingo, cosa sta succedendo?
Mio cugino mi guarda ridacchiando ed io rimpiango Liam che mi guarda rassicurante da dietro al bancone del suo bar e perfino Niall che con quel suo accento odioso mi fa adorare la mia di voce, troppo stridula e alta per un ragazzo della mia età. Ma soprattutto rimpiango Nick, con le sue gambe lunghe e la sua voce bassa, che mi bacia famelico con la sua barba corta che mi raschia il viso, le cosce...
"It's a game" spiega Giuseppe con il suo inglese leggermente strascicato "e Louis l'italiano, dai..." Questa vacanza in Italia è dovuta al matrimonio della sorella di Giuseppe, avvenuto ieri in grande stile con dieci portate e centinaia di fiori, con i quali siamo cugini grazie all'enorme famiglia di mia madre, ed io inizialmente ho adorato quest'idea, una vacanza, per giunta pagata, in uno degli stati più belli del mondo, ed inoltre l'occasione per mettere alla prova anni di studio, in cui ho passato le mie giornate a cercare di imparare quei suoni dolcissimi così differenti da quelli che sentivo dai miei coetanei, a leggere quei testi così profondi ma al tempo stesso difficili, a decifrare modi di dire e lessico che con il mio non avevano niente a che fare, ma adesso, dopo quasi tre settimane, dopo che mia madre mi ha pregato di seguirla stamattina, rimpiango la mia quotidianità, soprattutto in mezzo a questo caos, caos a cui sono di certo abituato, visto che Londra non é di certo il luogo più calmo del mondo, ma qui la gente intorno a me parla solo in italiano ed io cerco di concentrarmi per capire qualcosa, ma vanno troppo velocemente, credo che parlino anche qualche dialetto regionale, ed io mi sento frastornato, perché ascolto tutto ma non capisco nulla. "Quindi?" Cerco di articolare senza fare troppo la figura dello stupido, mi guardo intorno e non vedo la testolina bionda di mio cugino, potrei andare maggiormente in panico ma per fortuna Marco mi stringe più forte al suo fianco, ed io sorrido leggermente. Da quando sono arrivato si è creato questo strano rapporto con questo ragazzone troppo alto e muscoloso, non facciamo altro che stuzzicarci, coccolarci e toccarci, lui mi riempie di attenzioni ed io quando sono con lui non faccio altro che sorridere, anche se manca qualcosa, all'altezza del cuore, all'altezza dello stomaco, e nonostante mi piacciano le sue attenzioni, il modo ossessivo in cui mi accarezza le braccia, gli sguardi maliziosi verso il mio corpo, non riesco a lasciarmi andare, forse sarà lui che mi tratta come un pezzo di cristallo e quindi so bene che non sarebbe una cosa da una notte sola, o forse sarò io che semplicemente credo ancora un po' troppo nell'amore, o ancora più semplicemente è la mia coscienza che mi ricorda che non sono quel tipo di ragazzo. Perché questa situazione mi ricorda troppo quella che ho con Nick a casa, quella nella quale sguazzo per paura e per emozioni contrastanti, ma dalla quale non mi decido di uscire, quindi dovrei aver fatto attenzione a non crearmi situazioni analoghe, ed invece ecco che appena ne ho l'occasione, ci ricasco. Sono alla ricerca continua di emozioni giuste in corpi sbagliati.
"Quindi" parla lentamente e grazie a Dio non ha ancora perso la pazienza, nonostante tutto "ci sono due squadre che si scontrano in diverse sfide, e siamo noi a scegliere chi è il vincitore"
"Ah, okay" annuisco e adesso capisco il senso di questa giornata chiusi dentro questo studio quando potrei passare queste giornate fuori per locali, a bere, a divertirmi, con Marco... diamine no, Grimmy. "Quale sono le squadre?"
"Quali sono le squadre" mi corregge dolcemente spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. Sento la voce di mio cugino ricordarmi che è così dolce e disponibile solo perché vuole portarmi a letto, e mi scappa un sorriso, perché oggi quello sarebbe l'apice della serata, se non fosse che sento la voce del ragazzo che mi aspetta a Londra rimbombarmi per le orecchie 'ti aspetto qui Lou, ti prendo tutti gli appunti delle lezioni così non ti trovi indietro, e poi avremo anche altro da recuperare' maledetto spilungone hippy, io non volevo di certo una relazione, io ero andato a quella festa solo divertirmi, e ho ceduto al suo corteggiamento perché mi stava simpatico, ma adesso mi sento incredibilmente in colpa, perché io per lui non provo assolutamente nulla se non un profondo affetto ed una grande, grandissima intesa sessuale, mentre Nick pende dalle mie labbra, e vorrebbe qualcosa di serio, qualcosa di reale, ma come posso dargli qualcosa di reale se non è quello che voglio davvero?
"Le squadre non si sanno ancora" mi spiega ancora più vicino di prima, se mi dovesse baciare non mi tirerei indietro, ha due belle labbra, anche se sono leggermente screpolate "ma questa sarà la prima volta che in questa trasmissione ci sarà un Padre Natura"
"Un cosa?" Domando convinto che si tratti di qualche espressione italiana, guardandolo dritto negli occhi di un verde scuro, troppo scuro, quasi nocciola.
"Praticamente di solito c'è questa donna bellissima che sceglie chi inizia il gioco o a chi tocca la parola" snocciola questa volta più velocemente, ma riesco a stargli dietro, quindi tutto va bene "ed è madre natura, mentre questa volta ci sarà un uomo, dunque un bellissimo uomo" si gratta la barba rada e sorride "io direi che tu saresti un Padre Natura perfetto, non sei d'accordo?" ridacchia ed io lo seguo senza problemi, facendomi adulare in maniera completamente gratuita, e nonostante il piacere niente di niente ad arrossarmi il cuore.
"Smettila di provarci con mio cugino" Giuseppe interrompe la nostra conversazione porgendoci due bicchieri di cartone con una cannuccia colorata, e quando ha finalmente le mani libere schiaffeggia la nuca di Marco, che se la tocca con fare drammatico "è birra, ma non lo sa nessuno e tutto deve sparire prima delle ventuno, intesi?"
Io annuisco prendendo il primo goccio della bevanda e sedendomi più comodo sulla poltroncina. Sono davvero incuriosito da questo programma, forse sarà davvero divertente, anche se rimpiango ancora i fiumi di alcool "Cuginetto non essere triste, giuro che poi ti porto per locali e domani non ricorderai nemmeno il nome del tuo fidanzato"
Lo sguardo tradito di Marco saetta fra di noi, e sembra immobilizzarsi sul posto, anche giustamente vista la mano che ancora sfiora il mio braccio ed i tentativi, non poco velati, di prima.
"Non è il mio fidanzato, Pè" esclamo quasi annoiato e leggermente infastidito, e purtroppo non nei confronti di mio cugino, ma di me stesso, perché in queste tre settimane mi sono reso conto di quanto stronzo sia stato nei confronti di Nick, di come stia in qualche modo illudendo Marco, ma non voglio allontanarli per farli stare male e per stare male, ma non posso nemmeno approfondire il tutto, perché non li amo, ed io non so nemmeno cos'è l'amore.
"Dimentico sempre che in Inghilterra abbiate questa abitudine" fa divertito scuotendo la testa, iniziando a rullare una sigaretta "uno che ti viene dietro e che ti concede favori sessuali in Italia é il tuo fidanzato"
"In realtà qui si chiama scopa amico" esclama un altro ragazzo, Giulio credo "e Louis fai bene, meno relazioni più divertimento" e sento una fitta di fastidio stuzzicarmi il cuore, okay che non mi faccio mancare assolutamente nulla, ma non sono un ragazzo facile, prima di Nick non facevo sesso da mesi, non sono una brutta persona...
"Ehi ragazzi non sono una troia" ribatto piccato, non convinto della piega che il discorso sta prendendo, loro ridono scuotendo la testa, e qualcuno sussurra 'le femmine sono troie, Lou' o qualcosa del genere, come se fosse prerogativa delle donne fare sesso, o farlo con partner occasionali, stupidi uomini convinti di essere onnipotenti.
"Andiamo fuori a fumare cuginetto" mi azzittisce con un occhiolino il biondo "prima che inizi il divertimento."

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