Capitolo 3

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aggiornato

Mancava un 'ora all'atteso arrivò ad Hogwarts.
Hermione era tornata in Gabina sana e salva, ma la camminata non l'aveva salvata dal sonno, che si presentò con tutta la sua forza appena seduta.
<< dovresti parlargliene.>> annuncia Harry.
<< no, assolutamente no.>> Ron era irremovibile.
Nel mentre si era aggiunta anche Ginny,  come aveva promesso ad Harry.
Ron guardava Hermione dormire.
Harry lo considerava davvero dolce in questo momento.
<< invece si, pensa un momento, magari anche lei prova qualcosa per te e magari se tu ora le dici che provi qualcosa per lei, magari vi mettete insieme.>> prova a convincerlo.
Ma Ron è irremovibile.
Scuote la testa sicuro.
<< e se si mettesse con un altro?>> Uno dei tanti pregi di Harry era l'astuzia. Sapeva benissimo che Ron era molto geloso, e mettendogli la storia per quel verso, magari, sarebbe cambiato qualcosa.
<< no. Non si metterà con un altro.>> disse Ron un po' insicuro.
<< e perché mai?>> intervenne Ginny.
<< ho sentito  di un gran branco di ragazzi interessati a lei.>> aggiunse sincera.
Hermione era evidentemente molto desiderata.
Le orecchie di Ron si stavano arrossando, segno di nervosismo.
<< miseriaccia, vuoi chiudere quella bocca?!>>
sbottò.
<< forse le parlerò.>> aggiunse.
<< a chi?>> chiese una voce impastata.
Hermione si era appena svegliata.
Ron si era paralizzato, la paura aveva preso possesso di lui.
Il viso era arrossato e le lentiggini sempre meno evidenti.
<< alla mamma.>> improvvisò Ginny.
<< a quale proposito?>> chiese incuriosita Hermione, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.
<< niente che ti riguardi.>> si affrettò ad aggiungere Ron.
Ron doveva veramente parlare con sua madre, ma non di cose belle.
Hermione sembrò riprendere possesso del proprio corpo.
Gli occhi le si spalancarono.
<< quanto manca?!>> esclamò.
<< mezz'ora.>> le rispose sorridendo, Ginny.
<< la divisa! Dobbiamo metterci la divisa!>> esclamò schiaffandosi una mano sulla fronte.
Non sembrava nemmeno averla sfiorata il discorso precedente.
<< presto!>> esclamò nuovamente alzandosi.
                                       ***
Il buio si era fatto spazio ad Hogwarts ed il vento perforava i ragazzi come lame affilate.
<< PRIMO ANNO! PRIMO ANNO DA QUESTA PARTE!>> la voce di Hagrid risuonava in quella piccola stazione, come se avesse avuto un megafono.
I tre ragazzi fecero un cenno con la mano ad Hagrid che ricambiò sorridendo.
Senza sapere dove stava mettendo i piedi, Hermione , continuava a salutare l'omone. Fino a quando, inciampando nel suo stesso mantello, non si ritrovò tra le braccia di un ragazzo.
<< ommioddio, scusami!>> urlò imbarazzata, alzandosi velocemente.
<< non ti preoccupare.>> rispose a sua volta imbarazzato.
Un po' insicuro le porse la mano.
<< Thomas Grifford. Grifondoro. Quinto anno.>> stranamente , Hermione, non lo aveva  mai notato, un ragazzo così carino lo avrebbe sicuramente notato.
<< Hermione Granger. Sesto anno, sempre Grifondoro.>> lo informò ricambiando la stretta di mano.
Gli sorrise compiaciuta.
Ron si fece avanti e senza pensarci due volte la spinse dietro di se.
<< Ronald Weasley, il suo migliore amico.>> lo informò sicuro.
<< bene... Em... Meglio che vada... Ci si vede Hermione.>> disse facendole segno con la mano.
Lei ricambiò sorridendo.
Quando fu abbastanza lontano , Hermione, sgridò Ron, indignata.
<< per la barba di Merlino, Ron, che ti è preso?!>> lo richiamò lei.
<< che c'è?! Posso presentarmi anche io,no?>> le rispose a tono.
Tutti insieme si avviarono verso le carrozze.
Quella sera il freddo era tanto.
Hermione rabbrividì.
                                       ***
Dopo che il cappello cantò la sua canzone, un gruppo di ragazzini arrivarono da in fondo la sala, preceduto dalla professoressa MgGonall.
Anche Hagrid aveva fatto il suo ingresso e ora se ne stava tutto contento al suo posto,al tavolo degli insegnanti.
I bambini erano decisamente intimoriti, e nella mente di Hermione si fece l'argo un ricordo vago.
<<Hermione Jane Granger?>>
Tutto d'un tratto , il silenzio ha fatto il suo ingresso. Non si sentivano neppure i respiri degli altri bambini.
Hermione , fece un passo avanti.
<< okay, con calma , Hermione. Calma.>> si incoraggia prima di arrivare davanti alla professoressa e al capello , pronto per aggiudicarla alla sua casa perfetta.
<< te lo dico io, lei è tutta matta.>> disse Ron a Harry.
Si sedette sullo sgabello e un peso sopra di lei le fece capire che il cappello era proprio appisolato sopra la sua testa.
<<Mhhh, veramente difficile.>> commentò una voce. Hermione sobbalzò.
<< intelligenza...molta intelligenza...>> continuò la voce.
<< ma anche molto coraggio, coraggio da vendere!>> Hermione si rilassò.
<< vediamo...>> era lì. Pronta. Avrebbe accettato qualsiasi casa, ma non poteva aspettare ancora, erano passati all'incirca 4 minuti.
<< Grifondoro!>> esclamò quella voce, questa volta più forte, più viva, più vera...
Tornò con la testa a quella cena di sesto anno.
Senza accorgersene era rimasta a cagare con la testa per molto tempo, lo smistamento era praticamente finito.
<< e ora dopo aver accolto il nostro nuovo professore contro le arti oscure, il professor Lumacorno.>> partì un piccolo applauso da parte di tutti.
<< diamo inizio al banchetto!>> esclamò Silente.
Ron si abbuffò subito con il squisito pollo.
Harry si versava il succo di zucca.
<< non smetterò mai di sostenere il CREPA.>> annunciò Hermione.
<< ancora con questa storia , Hermione? Sei ripetitiva.>> commentò Ron prima di addentare quella coscia di pollo.
<< sai cosa ti dico? Che puoi mangiare pure la mia parte! Non ho intenzione di mangiare cibo che dei piccoli esseri stanno sgobbando per fare!>> esclamò correndo fuori dalla sala grande.
Era stufa marcia del comportamento di Ron.
I corridoi di Hogwarts erano tetri a quell'ora della sera. Disabitati.
Passeggiava osservando ogni singolo particolare di ogni singola colonna, come se da un giorno all'altro avrebbe dovuto rinunciare a tutto questo.
Una mano fredda e pallida le afferrò un braccio provocandole milioni di brividi.
La trascinò dietro una colonna.
Con la mano libera Hermione , impugnò la bacchetta. Ma fu inutile.
Due occhi color nebbia la scrutavano interrogativi.
<< Malfoy? Ma che accidenti vuoi?!>> sbottò infilandosi la bacchetta in tasca.
<< volevo...>> non sapeva cosa dire. Lui sapeva perfettamente cosa voleva chiederle, ma mai gli e lo avrebbe confessato.
<< e così, tradisci Lenticchia per quel Thomas SONOFIGOSOLOIO Grifford, eh?>> la provocò, ma scatenò in lei solo una grande risata che lo mise a disagio.
<< ma stai scherzando?>> chiese tra una risata e l'altra.
<< lo conosco da appena due ore.>> dichiarò.
<< non sembrava mentre vi sorridevate come una coppietta felice, davanti all'Hogwarts Express.>> controbatté Draco, mostrandosi decisamente troppo poco indifferente.
<< tu ci stavi guardando?>> chiese incuriosita.
<< no, assolutamente no. >>
<< e allora come facevi a sapere che gli ho sorriso?>>
<< beh, l'ho immaginato... E a quanto pare c'ho azzeccato.>> disse quasi correndo via.
Ma che gli è preso?
Me :3
Hei belli,
Ora vado decisamente a dormire. Sono le 03:09... Controllo l'ora sempre a 09 AHAH. Comunque , immaginatevi Thomas come un bel Dylan O'Brien *Sbava* il nome da dargli mi è venuto a caso ma è lo stesso che ha in The Maze Runner. Sono una strega. Lo so. L'ho sempre saputo.😌
Comunque, come al solito , se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina e lasciate un commentino🙂.
Notte❤️
-nicole

Tutta colpa del sangue (Dramione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora