Lontano da te.

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C: tesoro, certo che puoi venire a stare da me. Io avrò gli allenamenti ma tutto il tempo libero lo dedicherò a te. Ma, tutto bene? Mi sembri strana.
R: sisi, tutto bene. Ti spiego quando arrivo, appena so l'ora di arrivo a Milano ti scrivo. Grazie, sei una vera amica. A domani.
I ragazzi erano sul palco, li sentivo cantare dal camerino ma non andai dietro le quinte, rivedere Ignazio mi avrebbe fatto cambiare idea.
Inizia a preparare la valigia per andare a Milano. Sarei stata via solo poche settimane, giusto il tempo di schiarirmi le idee. Ero molto gelosa di Ignazio però avevo imparato a gestirla, invece di fare scenate e rovinare tutto sapevo di aver bisogno di allontanarmi per un periodo, sarei tornata per chiarire quando lo avrei ritenuto necessario.
Decisi di lasciare un biglietto a Ignazio, per cercare di spiegargli la mia scelta.

Ciao amore mio,
So che non capirai il perché della mia scelta di allontanarmi per un piccolo periodo. Ti prego però di lasciarmi un po' di tempo per trovare di nuovo il mio equilibrio, è tutto troppo stressante per me, devo tranquillizzarmi e poi tornerò da te. Anche se non sarò fisicamente con te, ci sarò con il cuore. Sempre. Ti amo.

Se mi sbrigavo potevo trovare ancora un volo in serata. Così chiamai l'aeroporto subito e trovai un volo per Milano.
Chiamai un taxi che mi portò direttamente là. Dopo poche ore ero su un aereo diretta a Milano da sola. Non avevo salutato nessuno, mi sentivo un po' una stronza ma era meglio così. Inviai subito un messaggio a Carlotta.

Sms
Carlo, sono riuscita a prendere un aereo già stasera. Cercherò un albergo appena arrivo e ci vediamo domani. Ti voglio bene.

Arrivò Subito la risposta dalla mia migliore amica.

Niente albergo, tu stai da me, ci vediamo all'aeroporto. Ti voglio bene anche io.

IGNAZIO'S POV
Più facevo questo lavoro, più l'amavo. Finito il concerto ero strafelice, ma una preoccupazione era sempre presente: Roberta. Dovevo parlarle subito. Corsi in camerino. Aprendo la porta sentii che non c'era più quell'aria di casa che sentivo quando c'era lei vicino a me. Lei non c'era, nemmeno la sua valigia e la sua borsa c'erano più. Non poteva essere. Le lacrime iniziarono a scendere e vidi il biglietto. Se n'era andata davvero. Anche se per poco tempo. Crollai. Mi stesi sul divano del camerino con lo sguardo perso nel vuoto. Sentivo che era l'inizio di qualcosa di poco piacevole.

P: Cumpà? Tutto ok?
La voce di Piero mi risvegliò dal mio stato di trans. Mi alzai e andai verso di lui, lo abbracciai senza dire nulla.
P: ehi Ignà ma che succede? Non capisco.
I: leggi. Tua cugina se n'è andata.
Piero lesse il bigliettino, si sedette sul divano.
P: Ignà, siediti un attimo qui. Devi cercare di capirla, per lei questa vita è nuova, ha cambiato vita per te, ti ama e tornerà sicuramente, però devi darle tempo, stava male, era stressata e doveva sempre stare attenta a Arianna. Per lei era tutto troppo pesante.

A: Ignazio, ma che succede? Tutto ok?
Al solo sentire quella voce esplosi.
I: che ci fai tu qui? Vattene Arianna, è colpa tua se se n'è andata, solo ed esclusivamente colpa tua. Da quando sei venuta a lavorare con noi ci hai rovinato la relazione. Per favore non parlarmi mai più, soprattutto finché non tornerà lei. Per colpa tua se n'è andata, vedi di levarti di mezzo e eliminami dalla tua vita. Io non voglio più avere niente a che fare con te. Vai via!

Lei se ne andò, quasi con le lacrime agli occhi ma non mi interessava, io avevo perso il mio grande amore e la colpa era solo sua.

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