Il professore Manuel entrò in classe con una faccia triste e sotto il braccio,un giornale. In prima pagina, con un articolo a lettere cubitali vi era la foto del mio insegnante di lettere:"Professore trovato senza vita in casa". Stravolti e increduli, in un silenzio tombale ascoltammo Manuel leggerci qualche riga dell'articolo:"Il professore Corno è stato trovato morto il giorno 19 dicembre 2013 nel soggiorno di casa sua a Galliera, intorno alle ore 18:30 della moglie, rientrata a casa dallo shopping natalizio. Subito soccorso, purtroppo non ci è stato nulla da fare, i sanitari del 118 hanno solo potuto constatarne il decesso. Dai pochi indizi raccolti dalla polizia, la moglie sarebbe uscita intorno alle ore 16:00 lasciando il marito in compagnia di alcuni alunni per prepararli a un concorso letterario. Il professore sarebbe morto a causa di un foro trovato alla base del collo, si presume che l'arma del delitto sia una penna di color rosso. Ero stravolta,non avevo voglia di andare all'extra scuola, ero convinta che il giornale non riportasse tutta la vicenda. Volevo fare qualcosa, decisi quindi di diventare un detective per arrivare alla verità. Ero convinta che il mio caro professore fosse stato assassinato, e che le prove magari le avrei trovate proprio a scuola. Nascosi il mio zaino nel bagno delle ragazze, lo avrei recuperato al termine dell'Extra scuola. Per prima cosa chiamai mia madre chiedendole di avvertire gli educatori che sarei entrata più tardi, nessun problema da parte sua. Fatto questo, senza farmi vedere, veloce e silenziosa come un serpente, scivolai nell'aula insegnanti, per fortuna non c'era nessuno. Cercai l'armadietto del prof. Corno, stavo per aprirlo con la chiave quando questo si aprì da solo. Ci erano solamente verifiche di storia, solo in un secondo tempo la mia attenzione ricadde sul fondo dell'armadietto, dove notai un foglietto appallottolato, lo presi e lo nascosti in tasca. Stavo per richiuderlo quando mi avvicino alla serratura notai dei segni, come se fosse stato scassinato. Mi domandai, perché forzare un armadietto, se ci era la chiave? Forse mancava? Se fosse proprio questo il motivo per cui l'omicida,(si,per me si trattava di omicidio) fosse andato a casa del professore e lui non volendo consegnargliela l'avesse ucciso? Avevo il cuore a mille, temevo che qualcuno mi scoprisse, come nei film polizieschi,presi dalla mia borsa,un rotolino di nastro adesivo trasparente ne tagliati un pezzo e rilevai le impronte. Misi il tutto dentro ad una busta gialla e,la nascosti sotto la maglietta. Entrai in classe come se niente fosse, ma con la mente in subbuglio. Mi dedicai ai compiti, dovevo finirli assolutamente, volevo dedicarmi al mio "caso" appena fossi arrivata a casa.