Capitolo 4

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Non si scomponevano mai di fronte a niente, li avrò fatti arrabbiare almeno un milione di volte ma loro continuavano  sempre ad attuare il loro piano: "Teniamo rinchiusa Lisa in casa"e questo finchè non avrò capito le regole della famiglia Cavalieri. Sono simpatica e amichevole ma, quando qualcuno mi fa arrabbiare divento una ribelle, pronta a tutto, per poter fuggire di casa. Scommetto che oggi mi faranno la solita ramanzina che durerà più di un'ora, in cui ne approfitterò per parlare dell'escursione.

Mia madre, Therese, soprannominata "la belva" da mio fratello, ha dei lunghi capelli neri quasi sempre raccolti con una pinza, è una grande lavoratrice con degli occhi attenti che scrutano ovunque e che notano anche i minimi dettagli. 

Mio padre, Leonard, soprannominato "l'orco" sempre da mio fratello, è l'uomo più serio della casa Cavalieri, ha dei capelli color castano chiaro e degli occhi verdi smeraldo, che fanno quasi impressione. Odia il disordine e se trova un solo oggetto fuori posto dopo il suo ritorno, diventa una vera furia. Non ho mai capito perchè i miei genitori siano così severi, forse perchè lavorano entrambi in ufficio? O perchè hanno ricevuto un' educazione rigida e attenta da piccoli? Perchè mi tengono sempre chiusa in casa come fossi un tesoro da proteggere? Come al solito domande senza nessuna risposta. Odio non avere risposte alle mie domande.

"LISA?!"  "Eh?"  "Hai sentito cosa ti ho detto?". La belva stava parlando e come sempre avevo la testa fra le nuvole. "No scusa, ero sovrappensiero". "Quante volte devo ripetertelo, quando un adulto parla..."  "Bisogna ascoltare ciò che dice!!" finii la frase al posto suo. 

Matt stava per aprir bocca, quando lo precedetti spiegando la situazione: "Cari genitori, questo fine settimana ci sarà un'escursione, a cui parteciperà anche Matte dove si potranno osservare le stelle e le costellazioni, potrei andare con lui, per favore?" più chiara di così non potevo essere. Mio padre fece una faccia contrariata, mentre mia madre era rimasta a bocca aperta: "No, no e no, dopo tutto quello che hai combinato, pensi che ti lasceremo andare così?" rispose la belva. "E poi in questi giorni hai saltato tutte le attività quotidiane segnate nel calendario: atletica , violino e anche le ripetizioni di matematica. " aggiunse l'orco. Odio le ripetizioni di matematica, anche perché sono negata nella materia. "Quindi è questa la vostra decisione: rinchiudermi in casa per sempre?" "No, non per sempre. lo sai anche tu che fino a quando non imparerai a rispettarci rimarrai qui" conclusero all'unisono. Uff, come al solito. Corsi in camera lasciando Matt all'entrata, stupito e incredulo di quello che era accaduto. Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto, iniziando a piangere, non sopporto il modo in cui mi trattano, quindi presi una decisione: parteciperò all'escursione senza il loro consenso e senza che loro sappiano niente. Prima però volevo sapere di più sui miei parenti e genitori...e sapevo perfettamente dove cercare.

Prima di aprire la porta mi accertai che non ci fosse nessuno nei paraggi e con fare furtivo salii le scale che portavano alla vecchia e polverosa soffitta di casa mia. I miei mi vietano spesso di andarci, per questo tengono la chiave nascosta non so dove. Arrivata davanti alla porta, mi tolsi una forcina dai capelli e la inserii nella serratura, sperando che funzioni, e, dopo un tempo infinito, sentii la porta aprirsi sotto i miei occhi. Ancora non ci credo, dopo tutto questo tempo posso scoprire finalmente la verità. Tra tutte le stanze della casa, la soffitta è la più lugubre: il pavimento è coperto interamente di polvere, in fondo alla stanza notai una piccola finestra con vetri sporchi e a fianco uno scaffale con dei vecchi libri polverosi, mai visti prima. Avvicinandomi vidi un libro dorato, che sporgeva dallo scaffale, quando lo afferrai, liberò in aria una nuvola di polvere, che mi fece tossire. Notai che la copertina era piuttosto rovinata, quindi dedussi che era molto antico, e anche il titolo era coperto da polvere. Cosa c'era scritto? Ero troppo curiosa per aspettare una risposta...spostai la polvere con velocità e il titolo apparve nitido sulla copertina: "I Sioux". I Sioux? Perché i miei genitori erano interessati ai Sioux? Per saperne di più aprii il libro sulla prima pagina e iniziai a leggere: 

"Diario di viaggio della famiglia Cavalieri, anno 2001, primo gennaio...Siamo arrivati ieri alla tribù dei Sioux, che ci hanno accolto come dei fratelli, ancora non ci credo che passeremo alcuni anni qui con loro e condivideremo le tradizioni e costumi della loro tribù. " 

Continuai a leggere

"Oggi abbiamo incontrato il loro capo, chiamato da tutti Grande Aquila, perché essendo il più anziano e saggio, riesce a guidare la tribù sulla retta via. Al centro del villaggio c'è un grande totem, che viene usato per proteggere la tribù dagli spiriti maligni ed è portatore di fortuna tra i Sioux. Ora vado a cenare. A presto.    Therese."

Rimasi non so quanto tempo a bocca aperta e quando mi ripresi rilessi il testo ancora una volta. I miei genitori non mi avevano mai parlato di questo viaggio. Probabilmente volevano tenermi nascosto qualcosa...ma cosa? E a quale scopo? 

Sfogliai velocemente il diario di viaggio, scritto interamente da mia madre fino all'anno 2002, e iniziai a cercare il giorno 2 agosto. Rimasi impietrita davanti a quello che trovai...

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Ecco un altro capitolo

Cosa avrà trovato Lisa ?

XD giulycioccolatino

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