Capitolo 6

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Arrivai a casa di mia nonna con le mie poche valigie che avevo e bussai sperando ci fosse ancora
-Ciao Hillary- mi abbracciò mia nonna
-ciao no- entrai in casa con le valigie- nonna non ce la faccio più i miei nonostante i 18 mi trattano di merda. Volevo sapere se per un po potevo stare qua a calmarmi-
-naturalmente. Camera tua è sempre su. E lascia stare quei cretini- mi misi a ridere e corsi nella mia stanza. La mia stanza blu con poster, vestiti, disegni.
Mi mancava.
Sistemai le cose e scesi giù dalla nonna che come sempre preparava dolci.
L abbracciai da dietro
-ti voglio bene -
-Anche io Hillary, ma cosa è successo?-
-prima di tutto credi ne le cose fantastiche?- sorrise per poi sedersi sul sedia continuando a fare l impasto per i biscotti.
-la mia migliore amica era una fatina quando poi è sparita. Stavamo sempre assieme- mi venne quasi da piangere -ma perché lo chiedi?-
-vedi quando ci siamo trasferiti ho scoperto che mamma e papà cacciano i folletti e le fatine e gli altri simili. Dicono che sono persone orribili ma io ne ho conosciuto uno. Un folletto. Biondo, occhi azzurri, e molto gentile. Siamo diventati amici ma quando mio padre ci ha beccati a parlare pensando che ci stessimo baciando Niall è sparito e io sono tornata a casa.
Be la sera ho finito per trattare male Niall perché volevo scappasse prima che i miei lo uccidessero- la nonna rimase a bocca aperta per quello che le avevo appena raccontato
-i tuoi genitori vanno fermati e sono pericolosi. Se non li fermiamo uccideranno tutti -
-lo so nonna-
-che vuoi fare?-
-Non lo so nonna so solo che quel ragazzo mi manca. Vorrei chiedergli scusa di persona ma l ho fatto con un fogliettino- mia nonna mi sorrise. Sapevo che aveva un idea ma non parlò e questo significava che non era l ora. Non era il momento.

-mi aiuti?- si alzò dalla andando ad aprire il forno tirando fuori i biscotti al cioccolato e mettendo quelli normali. -prendi la crema di zucchero e disegnaci sopra- mia nonna era la migliore.
Mia madre invece non sapeva cucinare e quando lo faceva mi mandava via. Bella mamma....

Iniziai a prendere il rosa, il verde, l azzurro e il giallo.
Iniziai a disegnare e l unica cosa che uscì fu Niall.
Un disegno. Dove sembrava lui. Troppo uguale.
Forse mi ero innamorata di lui? O forse mi mancava? O forse dovevo chiedergli scusa?

Tutte.

-Nonna ti da fastidio se domani vado da Niall. Non ce la faccio - dissi poggiando il biscotto sul piatto degli altri
-conviene-
-Nonna che devo fare?-
-nulla ti scusi. Ma aspetta somiglia a questo?- prese il biscotto e io annuì -oddio conoscevo i genitori usando la mamma stava per partorire mi aveva detto che il bambino lo avrebbero chiamato Niall e poi dopo averlo partorito lei e il papà sono spariti-
-magari per libertà... cosa che io non ho- nonna fece spallucce non sapendolo -però aspetterò prima di andare da Niall.... -
-perché non lo fai venire qua? Qua ci sono un paio di alberi. Se non sono tanti possono abitare qua è anche tu-
-sarebbe bellissimo ma non so se vuole-
-ora preparo da mangiare e domani vai da lui- annuii
-Che fai di buono?-
-pensavo a patatine fritte e verdure -
- Va bene ma i biscotti sono miei- dissi portandoli con me fuori in giardino sedendomi poi fuori in veranda.

-Niall dove sei? Dimmi che stai bene. Mi spiace non volevo-
-Ciao Hillary - la sua voce
-Niall dove sei?-
-shhh...- non parlai
-scusa- diedi un altro morso al biscotto - ne vuoi uno?-  detto questo sparì un biscotto
-chi li ha fatti?-
-nonna-
-abiterò qua- senti la sua risata che mi rallegro la giornata, o la fine della giornata. Mi alzai andai in cucina poggiai i biscotti e andai in camera.

Accesi un po di musica di Ed Sheeran ^*Canzone sopra*^.
Amavo i suoi capelli Rossi e poi anche lui irlandese. Oh magari incontrarlo... o andare ad un suo concerto.
Magari nonna vuole...

-perché sei scappata?- apparve il piccolo Niall sedendosi sulle mie gambe, ma io non risposi -hey ce l ho con te?- alzò la mano, che equivaleva alla testa del folletto biscotto -mi rispondi?- si stava innervosendo
-mi spiace - furono le uniche parole che riuscii a pronunciare
-io ti ho già perdonata Hillary. Perché non torni da noi. Al lago- Movetti la testa, senza alzare lo sguardo, in segno di disapprovazione -perché no-
-i miei sono dei mostri Niall quante volte te lo devo dire. Mia madre ti rapira e porterà nello scantinato, mio padre ti aprirà a metà solo per il gusto di ucciderti- la canzone continuava ad andare, la tensione aumentava e ne Niall e ne io parlavamo.

Io non volevo muovermi, lui forse stava pensando
-Hillary- alzai lo sguardo per guardarlo -e se venissimo davvero qua? Ci sono 6 alberi perfetti..... Ma tu rimarrai qua?- forse ero riuscita a convincerlo
-Si Niall non torno da quelli-
-io andrò a chiedere al nostro capo poi vedremo ok?- annuii

-Hillary è pronto- mi chiamò mia nonna dalla cucina
-vieni Niall?-
-ma tua nonna non mi ucciderà?-
-No ma ti racconterà delle cose-sorrisi prendendolo in braccio. Pensavo che non avesse voglia di trasformarsi, forse gli riduceva le energie.
A me piaceva lo stesso.

Scesi giù e quando lo vide nonna sorrise
-Ciao Niall- Niall mi guardò stranito
-Ti conosce-lo feci sedere sul tavolo
-come?- rispose lui prendendo una patatina rimanendo a guardare la nonna
-Niall io conoscevo i tuoi genitori- gli andò di traverso la patatina. Con il dito lo colpì piano
-guarda in alto Niall- fatto, gli passò
-grazie.... Ma senta, sa dove sono?- io mangiai ascoltandoli
-dammi del tu Niall. E comunque non lo so. Io penso siano in un altro paese-
-ma Niall ma tu non puoi pensare di andare da loro e trovarli?- interveni io
-Non è così semplice. Abbiamo un qualcosa che ci collega per ritrovarci, ad esempio con te basta dire il nome ed è come se avessi quella cosa che abbiamo noi, ma i miei non li trovo. Sono spariti- mi spiaceva per lui, magari erano dei buoni genitori. Mi faceva tenerezza.

Lo squadrai meglio
-Niall- dissi stupita -hai il mio vestito?- sorrisi felice di sapere che gli era piaciuto
-Si e mi piace un sacco-
-Niall io so fare vestiti se ve ne servono... sono qua- sorrise nonna ritirando i piatti. Niall saltò sulla mia spalla
-è il mio vestito preferito- mi sussurro all orecchio facendomi venire i brividi
-sono felice Niall-. Tornò nonna con la torta
-ma come vi siete conosciuti?- tagliò la torta al quel punto Niall vedendo che nonna tagliava una pezzetto piccino si ingrandi subito
-io il pezzo più grande- sorrise per poi avvicinarsi a me
-beh nonna l ho conosciuto tirandolo un sassolino addosso- mi misi a ridere
-mentre mi stavo lavando per l esattezza- diede un morso enorme alla torna -è buonissima Santo cielo -
-grazie... e quindi... bel modo di conoscersi-
-già... dopo esserci presi in giro abbiamo chiacchierato e così tutti i giorni- finì il pezzo di tornata
-bene. Dai si può dire che siete più che amici- rimasi a guardare il piatto, Nonna anche tu potevi stare zitta però.
-certo- disse Niall finendo il secondo pezzo di torta -posso dormire qua? Con la torta e i biscotti- grazie per la considerazione Niall
-certo Niall.... Ma non ho camera libera o il letto con Hillary o camera mia e io sul divano-
-Non mi permetterei mai- disse -mi faccio piccino e dormo con Hillary- sorrisi guardando quel piatto che era sempre più bello
-Vado... al bagno- mi alzai e andai al bagno. Mi lavai le mani e mi sedetti sullo sgabello.

-hey Hilly-
-Niall?dove sei?-
-sto parlando con tua nonna- rimasi abbastanza scioccata.
Uscì da bagno
-tutto bene cara?- disse nonna
-si ho mal di testa. Vado a dormire- annuì sorridendo. Salì di sopra e mi lanciai sul letto comodissimo con le lenzuola nere e bianche.

Accesi sempre la solita canzone di Ed e chiusi gli occhi pensando davvero alla mia infanzia.
Pensai a come erano cambiati i miei genitori in poco tempo.
Avrei solo voluto sapere il perché.

Due braccia forti e calde mi cinsero i fianchi mentre due labbra mi baciavano i capelli
-Hillary mi sono spaventato quando non ti ho vista tornare ieri- non mi mossi e non risposi -sai mi è piaciuta tanto la lettera, non la parte delle scuse, ma la parte che c avevi messo un po per scrivere così piccino- vidi dal riflesso di una foto che sorrideva.
Iniziò a guardarsi intorno, cosa imbarazzatenda dato che nelle foto c ero io con pochi famosi che avevo incontrato
-ma sono amici tuoi?-
-no questi sono i miei due unici amici che ho - alzai la foto sul comodino di me, Harry e Louis
-Solo loro due?-
-gia- feci spallucce
-e io?- mi volto verso di se. I suoi occhi erano droga, il naso a patata e quelle labbra senza screpolature da prendere a morsi
-tu cosa?- rimasi a guardare i suoi occhi che neach essi si staccavano dai miei
-siamo amici?- poverino... lo abbracciai forte
-Niall tu sei il migliore e il piu importante- ricambiò l abbraccio
-allora domani facciamo una foto- si stacca dall abbraccio mettendo le mani suoi miei fianchi e sorridendomi
-va bene. Ma ora notte Niall- gli baciati la punta del naso e mi voltai dalla parte opposta di Niall con sempre con le sue mani nei miei fianchi
-notte Hillary- mi abbraccio da dietro per poi finire in un sonno profondo tutti e due.

Little Elf ^nh^Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora