Would you
Bail me out if I need it?
Help me down
Would you catch me when I fall?Un bel respiro profondo. Devo solo varcare quell'enorme porta, e inventarmi una giustificazione credibile per spiegare la mia assenza di questa mattina. Posso farcela.
I tizi della sicurezza mi riconoscono e mi lasciano passare senza problemi, anche se quando gli passo accanto li vedo irrigidirsi, come se avessero paura che da un momento all'altro potessi prenderli a pugni. Poverini, li ho leggermente traumatizzati. Cammino per i corridoi, fino ad arrivare alla biblioteca. Riesco a sentire la voce dell'ambasciatore da qui, e voglio specificare che la porta è chiusa, e non è esattamente una porta sottile. Sembra davvero incavolato, speriamo bene...
"... Io lo sapevo che non avrei dovuto accettare una donna nella mia scorta! Aveva solo un compito da svolgere, e indovina un po'? LEI NON È QUI!"
"Io sono qui" dico, ed entrambi si voltano verso di me. Ashton è furioso, mentre Hemmings mi guarda preoccupato, sicuramente si sta chiedendo cosa cavolo mi è successo stamattina.
"Alla buon'ora! Dove diavolo eri finita?!" sbotta Ashton, gesticolando nervosamente.
"Sono stata richiamata per un'altra missione urgente" mento, ma l'ambasciatore non sembra convinto.
"Davvero? E allora perché non hai avvisato il tuo partner? Almeno avremmo potuto cominciare senza di te!" urla, e io alzo gli occhi al cielo. Chi si crede di essere, mio padre? Io non lavoro per lui, è solo un incarico come un altro. E di certo io non mi lascio intimidire né mettere in riga da un ambasciatore piagnucolone.
"Senti, ambasciatore dei mie..."
Vorrei continuare la frase, ma Luke mi mette una mano sulla bocca, rovinandomi il divertimento. Non mi ero nemmeno accorta che fosse vicino a me... Irwin mi fa proprio saltare i nervi!
"Allora, qual'è il nostro incarico?" chiede Hemmings, e l'ambasciatore mi lancia un'occhiata severa, prima di rivolgere lo sguardo al mio partner e decidersi a parlare.
"Domani sera darò un ballo qui all'ambasciata, per alimentare le speranze dei miei concittadini verso l'accordo con il vostro Paese. È indispensabile che la sicurezza sia impenetrabile, non voglio assolutamente rischiare. Sono stato chiaro?"
Più l'ambasciatore parla, più mi rendo conto che non sa assolutamente niente su cosa significhi fare da scorta a qualcuno in incognito. Di certo io e Luke non possiamo metterci la divisa come le sue guardie del corpo...
"È necessario che io e Hemmings ci mimetizziamo tra gli ospiti. Qualcuno potrebbe approfittare dell'occasione per entrare e tentare di ucciderti, ambasciatore, e noi non vogliamo che questo succeda, vero?" chiedo con un sorrisetto, e Ashton mi guarda sorpreso, prima di annuire.
"Sarà meglio che vi mettiate al lavoro, c'è molto da fare e voi avete all'incirca ventiquattr'ore" dice l'ambasciatore, prima di farci un cenno con la mano, indicandoci l'uscita. Io e Luke ci scambiamo un'occhiata, prima di lasciarlo solo con i suoi libri... e la sua scorta di guardie del corpo, ovviamente.
"Dobbiamo rivedere il piano della sicurezza, per prima cosa" dice Hemmings, una volta usciti dell'ambasciata. Mi guarda, attendendo che io dica qualcosa, ma non so davvero da che parte cominciare. Mentre venivo qui, ho riflettuto parecchio sulla situazione, e sono giunta alla conclusione che è ancora troppo presto per parlargli di Bellamy. È una cosa troppo importante per me, e prima di raccontarglielo voglio fidarmi di più di lui. Però sono anche giunta alla conclusione che devo perlomeno scusarmi per essere scappata stamattina. Sarà dura, ma devo farlo.
"Senti Hemmings..." dico, prendendo un respiro profondo, "... mi dispiace per stamattina" mormoro, e vedo un piccolo sorriso farsi strada sulle sue labbra. E scommetto che dopo quello che dirò, il suo sorriso arriverà fino alle orecchie. "E grazie per aver chiamato Michael" e indovinate un po'? Avevo ragione, sta sorridendo come uno scemo.
"È questo che significa essere partner, Ross" dice, facendomi l'occhiolino. Io alzo gli occhi al cielo, ma non riesco a nascondere un sorriso. Hemmings è davvero un egocentrico, ma ogni tanto è d'aiuto. "Cosa ne dici se andiamo a prenderci un hamburger, così discutiamo dei dettagli per il ballo di domani?"
Porca. Miseria. Mi sta chiedendo di uscire. Ok, io ieri l'ho invitato da me, ma era una situazione diversa. Però questo, il modo in cui mi sta guardando... Sembra proprio un invito vero. E io sono anni che non esco davvero con qualcuno, e mentirei se dicessi che non sono agitata. Non posso negare, però, che sono anche curiosa di vedere come andrà questa serata...
"Ci sto, ma paghi tu" dico, facendolo ridacchiare, prima di salire nella sua macchina.
*****
Non riesco a credere che stia andando tutto bene. Insomma, all'inizio è stato imbarazzante - la signora della tavola calda ci ha detto che siamo una coppia meravigliosa, e che anche un cieco vedrebbe che ci amiamo alla follia - ma dopo un po' siamo riusciti a sentirci a nostro agio. Per un attimo ho dimenticato il fatto che siamo delle spie e che stiamo progettando una missione. Mi è sembrato di essere solo due ragazzi normali, che escono insieme, ridono e scherzano.
Odio ammetterlo, ma Hemmings non è così male come credevo. Certo, è un maschio - il che equivale ad avere un cervello grande come un M&Ms - però sa essere divertente e premuroso quando vuole.
O magari è solamente un grande attore, e io vedo cose in lui che in realtà non ci sono...
"Pianeta terra chiama Jay" dice Luke, schioccandomi le dita davanti alla faccia. Sono impazzita, o mi ha davvero chiamata con il mio nome?
Lo guardo, e il sorriso sghembo e un po' confuso che mi rivolge... beh, è impossibile negarlo. È semplicemente stupendo.
"So che sono bellissimo, ma se continui a guardarmi in quel modo mi consumerai" dice Luke con un sorrisetto malizioso.
"Sei a conoscenza del fatto che il mondo non gira intorno a te, vero Hemmings?"
"A parte il fatto che mi adori..." dice, e io sto per dirgliene quattro, ma non me lo permette, appoggiando il suo indice sulle mie labbra per zittirmi. "... Voglio chiederti una cosa per il ballo di domani."
Secondo voi mi devo preoccupare?
"Ci incontriamo direttamente all'ambasciata, o vuoi che venga a prenderti?" mi chiede, e io sgrano gli occhi.
"Hemmings, che diavolo vai farneticando?" chiedo, facendo del mio meglio per mascherare l'ansia nella mia voce.
"Credevo che tu volessi dirlo a Sam. Insomma, non tutti i dettagli, ma sicuramente il fatto di andare a un ballo è una cosa che voi ragazze ritenete importante. Per me va bene, voglio solo sapere come comportarmi per non creare problemi" dice lui, lasciandomi ancora più scioccata. Si sta davvero preoccupando per me?
Io non avevo minimamente pensato di dirlo a Sam, perché non volevo creare situazioni imbarazzanti. Ma forse Hemmings ha ragione, renderla partecipe di questo evento, anche se in una minuscola parte, può essere d'aiuto sia per la copertura sia per la nostra amicizia. Da quando lei e Calum stanno insieme, ci vediamo pochissimo. Sono felice per loro, davvero, però mi mancano le nostre serate tra ragazze, o le maratone di serie TV che facevamo solo noi due, Michael e Shawn. Ora che ci sono Calum e Hemmings è tutto diverso, e non riesco a decidere se mi sta bene oppure no.
"Allora? Passo a prenderti o no?"
Punto lo sguardo nei pozzi cristallini di Luke, e devo essere proprio impazzita, perché mi sembra di vedere un guizzo di felicità nei suoi occhi.
"Ti aspetto alle sei in punto, Hemmings."
Perché ho la fastidiosa sensazione che me ne pentirò?
SPAZIO ME
GLI SCRITTI SONO ANDATI, RAGAZZE!!!!!!
Mi mancavate troppo, e visto che oggi non avevo la benché minima voglia di studiare (ho una settimana prima dell'orale, anche se a voi non importa 😂) ho pensato di postare un nuovo capitolo.
Spero vi sia piaciuto, e fatemi sapere cosa pensate succederà al famoso ballo. Alla prossima, bacini 😙♥
STAI LEGGENDO
Undercover Love ~ Luke Hemmings
FanfictionJay potrebbe sembrare una ragazza normale, sempre se considerate una cosa da tutti i giorni proteggere ambasciatori e diplomatici di altri Paesi, sventare complotti ed essere cintura nera di qualsiasi arte marziale vi venga in mente. Se per voi tutt...