Harry si muove su di me, oscillando a ritmi rapidi contro il mio corpo. Sentirlo parte di me è un'emozione indescrivibile, un'unione così profonda diversa dalle altre che abbia mai provato - intendiamoci, non ho una così vasta esperienza con cui paragonarlo, - ma Harry rimane comunque l'unico, per me. Ormai è dentro me, scorre insieme al sangue nelle vene, scivolando lungo tutto il mio corpo. Non riesco a pensare a come mi sia sentita prima che lui mi stesse accanto. Come ho potuto rinunciare a qualcosa di così bello? Alcune goccioline di sudore ricoprono la mia fronte, poi Harry si accascia sul mio petto, rotolando su un fianco. I sospiri che riempiono le quattro mura della mia stanza sono gli unici rumori udibili. Rimaniamo entrambi fermi con il viso sollevato contro il soffito, i petti che acquisiscono movimenti sempre più regolari e i nostri corpi nudi avvolti nelle coperte candide del mio letto. Grazie al cielo è grande da ospitarci entrambi, eppure credo non mi sarebbe dispiaciuto averne uno più piccolo, così da stare esattamente attaccata a lui. Le sue dita scorrono piano sul mio braccio, la pelle che si ricopre di brividi.
"Comunque non possiamo continuare sempre in questo modo" dico, sorridendo con un angolo delle labbra. Con l'altra mano, Harry si scosta il ciuffo umido da sopra gli occhi, i capelli lunghi che gli coprono le spalle possenti che quasi mi sfiorano la fronte appoggiata contro il suo petto.
"Cioè?" chiede lui con voce roca e sensuale. Gesticolo con le mani per approfondire meglio il concetto che sto per dirgli.
"Sì, insomma, nelle coppie solitamente si passa molto tempo a parlare. Il linguaggio è la prima base fondamentale per il buon funzionamento."
Harry abbassa di poco il capo per far incontrare i nostri occhi, poi mi lascia un bacio umido sulla fronte. "Noi comunichiamo con il linguaggio del corpo, non mi sembra chissà quale differenza."
Gli do un leggero schiaffo sul petto su cui sono appoggiata, le sue dita che mi solleticano tutta le pelle del braccio scoperto. "Dobbiamo migliorare, Harry."
"Ma io credo che le prestazioni siano ottime, sia da parte mia, sia da parte tua."
Mi stacco dal suo corpo, appoggiandomi con un gomito e mantenendomi il lenzuolo bianco sul seno. Che poi, chissà perché lo faccio, dopotutto lui ha visto letteralmente ogni parte di me.
"Sei un coglione. Intendo, non sappiamo davvero tutto l'uno dell'altro."
Harry alza gli occhi al cielo, girandondosi e mantendendosi la testa sulla mano. "Non abbiamo alcuna fretta."
"Lo so, per-"
"Senti" dice Harry, poggiando un dito sulle mie labbra per zittirmi, i suoi occhi che sottolineano ogni contorno del mio viso per niente spigoloso. "Perché ti importa tanto sapere tutto di me? Sono semplicemente io" continua, riprendendo a sbattere le palpebre. Gli passo un pollice sulla fronte per rilassare le rughe che si sono formate.
"Per esempio" dico, scostandogli di poco il dito per riprendere a parlare. Sotto il tocco del mio dito, sento le sue membra rilassarsi, come se fossi la sua cura preferita ad ogni male. "Quando è il tuo compleanno?"
Ancora con gli occhi chiusi, muove la testa per non far staccare la fronte dal mio pollice.
"Il primo di febbraio."
Mi lecco le labbra, per poi abbassarmi e baciarlo delicatamente. "E il tuo colore preferito?"
Harry apre gli occhi e mi guarda con malizia. "Vuoi che sia romantico e scontato?"
Scuoto le spalle. "Dirai il colore dei miei occhi" appunto, scherzosamente. Harry però si solleva sul gomito, sporgendosi verso di me e baciandomi le labbra gonfie. "No, il rossore delle tua guance quando siamo a letto. E' così roseo che mi viene voglia di vederlo sempre."
Sorrido così tanto che sento i muscoli delle guance tirare, poi mi guarda, sbattendo le ciglia. "E il tuo?"
"Il rosa."
"Tipico" fa lui, alzando gli occhi al cielo.
"Ehi!"
"Se ci avessi scommesso sopra, avrei vinto."
Scuoto la testa, non lasciando che il sorriso abbandoni le mie labbra. Harry si stende nuovamente contro il cuscino, il lenzuolo che gli lascia completamente scoperto il petto muscoloso. Mi sporgo verso di lui e gli lascio dei piccoli baci un po' dappertutto. Il sole ormai ha superato la linea del mezzogiorno e sento un leggero languorino alla bocca dello stomaco.
"Ti va di mangiare?"
"Cucinerai tu?"
"Ci proverò."
"Allora no."
Scoppio a ridere, poi mi alzo dal letto tenendomi stretto il lenzuolo finchè posso. Quando sono finalmente in piedi, lo lascio sul letto e corro verso il bagno, sentendo perfettamente Harry farsi beffe di me e il mio comportamento infantile.
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If this was a movie|| H.S
FanfictionJessica Lawrence è una famosa attrice di Hollywood, impegnata nelle riprese della trasposizione cinematografica di Fearless, il nuovo bestseller al primo posto in classifica. È molto richiesta, per la sua bravura e bellezza, e sebbene abbia lavorato...