"Io mi chiedo che cazzo di senso abbia tutto questo!" sbraitò Harry, indicando il libro e girandosi verso il suo Louis. Quest'ultimo alzò lo sguardo, sistemandosi gli occhiali e scrollando le spalle con nonchalance.
"Non sono ancora in quinta, non saprei spiegartele" rispose allora il più piccolo, per poi continuare " .. dovresti saperle, amore. È che non presti mai attenzione alle lezioni, quindi non tentare neanche di imprecare e sta' più attento la prossima volta" affermò.
"Non è che non presto attenzione, è che mi annoia.." sbruffò Harry, rigirandosi la penna tra le dita e tentando di risolvere differenti problemi sui punti di discontinuità.
"Io intanto ho quasi terminato economia aziendale, nonostante di venerdì sera non sia proprio il massimo. Mi annoia quasi, ma queste fatture non si risolvono da sole" parlò il liscio, come a voler spronare Harry a continuare i suoi compiti e concentrarsi su quei benedetti punti di discontinuità, che parlando sinceramente, Louis non sapeva neanche esistessero.
Prima che potesse controbattere o affermare qualcos'altro, Harry s'alzò dalla sedia con fare annoiato, posizionandosi dietro Louis. Portò le mani sulle sue spalle, cominciando a disegnare cerchi ovali lungo la carne che ricopriva le arterie del collo. La bocca si posizionò su un lobo di pelle al di sotto del collo, tirando e morendo la medesima parte.
"Che ne dici se per oggi basta così, bambino?" mormorò Harry contro l'orecchio del suo ragazzo, senza mai smettere di marchiare e levigare la sua carne. Pretendeva che sul corpo del più piccolo ci fossero suoi segni di passaggio.
"Harry, sei uno stronzo.." parlò Louis, con la voce smorzata dalle sensazioni che il suo ragazzo gli recava.
"Non si dicono parolacce, bambino. Ora raggiungimi sul letto" terminò sicuro il più grande, dirigendosi dalla scrivania ov'erano dapprima fino al letto.
Louis roteò gli occhi, accennando un sorriso che tradì le intenzioni che aveva nei confronti del suo ragazzo: non dargli la soddisfazione del sapere che fosse più importante dello svolgere i compiti e del costruirsi un futuro.
Dannazione, pensò il piccolo dagli occhi chiari.
Si apprestò a raggiungere il proprio ragazzo, salendo a cavalcioni sul suo corpo. Entrambe le loro labbra collassarono in un bacio, composto di saliva e lingue ad intrecciarsi tra di loro, mentre le mani di Harry non esitarono a posizionarsi sul sedere del più piccolo.
"Sei così bello..." mormorò Harry, strappando un sorriso a Louis.
"Tu lo sei ancora di più..." parlò allora il più giovane.
Harry lo zittì riunendo le loro labbra in un bacio ancor più bisognoso, rimuovendo la maglia del suo ragazzo. Louis imitò la stessa azione, lasciando che il tessuto che ricopriva l'addome di Harry raggiungesse il suolo. Il riccio imitò l'azione, denudandolo.
I loro bacini roteavano l'uno contro l'altro, in movenze oscene provocate in primis da Louis. Quest'ultimo cominciò poi a scendere verso il basso, staccandosi quasi dispiaciuto dal bacio, cominciando a levigare differenti lobi del collo di Harry, marchiandoli. Scivolò sul petto, scorrendo con la lingua, fino al basso ventre, dove i jeans e i boxer ancor disturbavano l'avvenire.
Li spostò appena con la mano, roteando con la lingua sull'intero inguine: Harry posizionò una mano nei capelli del suo ragazzo, tirandoli appena in segno accondiscendente. Voleva di più.Louis, quindi, rimosse qualsiasi tessuto gli vietasse il raggiungimento del fallo di Harry; una volta nudo, infatti, cominciò a far scorrere la lingua contro il fallo, bagnandolo. La mano si era posizionata sulla base del membro, per agevolare le proprie azioni: circondava la lunghezza, spingendola nella sua bocca.
Harry mugugnò in seguito, permettendo al ragazzo di continuare il ciclo di azioni."Louis, continua, ti prego.." anelò Harry, al ché a quelle parole, la bocca di Louis cominciò viscida a scorrere sul membro, succhiando la dura pelle circostante e apprestandosi in azioni sempre più sporche.
Scorse di conseguenza con la bocca fino alla base della lunghezza, tenendola nella cavità orale fino a sentirsi mancare l'aria e ritornando verso l'alto con le guance ben incavate. Avvertiva le mani del ragazzo stringersi nei capelli, segno che il suo lavoro stesse procedendo bene: non esitò ulteriore, prima di cominciare movenze che andavano dall'alto verso al basso, massaggiando i testicoli e tentando di raggiungere ogni volta il fondo della gola, spingendosi con la testa sempre più in giù.
Harry avvertì un ultimo brivido percorrergli la schiena, prima che si riversasse in un gemito acuto all'interno della bocca del più piccolo."Cristo, quanto sei bravo.." mormorò allora il riccio, complimentandosi col suo ragazzo.
"Per te questo ed altro, amore" disse allora Louis, ingoiando il seme nella sua bocca e spostandosi dalla posizione in cui si trovava, per poter rimuovere anche l'ultima goccia rimanente di umore di Harry. Si servì del pollice, ripulendo anche quello.
"Louis, ti voglio mio" spezzò il silenzio Harry, facendo quasi tremare occhi blu.
Avvertì il cuore accelerare, gli ormoni risvegliarsi: lui ed Harry non avevano rapporti completi molto spesso, ma ogni talvolta che succedeva, il fiato di Louis si smorzava e gli si arrossivano appena le guance.
Un suono, però, lo risvegliò dai pensieri.
Era un messaggio."Aspetta un attimo" parlò Louis, allungandosi per afferrare il proprio cellulare e poter leggere il messaggio.
"Hai davvero bisogno di leggere un messaggio, Louis?" aggrottò un sopracciglio.
"Un attimo, Harry" concluse Louis, leggendo quanto davanti gli si posizionò.
Non lo fare.
Louis ragionò sul numero, non salvato in rubrica e né tantomeno ricordava di aver dato il proprio numero ad uno sconosciuto. Tali ragionamenti fin quando alla sua mente non tornò la questione dei bigliettini, quasi digrignando i denti dinanzi quella situazione.
Lo stava stancando."Chi è?"
"Louis, rispondimi. Chi è?"
"Nessuno, amore. È Niall" rispose poi Louis, tentando di non far scoprire quanto stava ricevendo. Avrebbe voluto saperlo e capire l'integra circostanza da solo.
"Allora, facciamo l'amore o no?" chiese il riccio.
Louis sorrise, pensando al messaggio.
"Facciamolo."
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I'm confused - {ls}.
FanfictionHarry Styles e Louis Tomlinson, due ragazzi totalmente diversi: o almeno così li definisce la gente di quel liceo. Harry detesta la scuola, Louis la adora. Per lui è fonte di apprendimento. La gente sa che sono fidanzati, ma non sa che dopo circa un...