Insieme di nuovo

Capitolo 19

Martina camminava ormai da ore per le strade di Buenos Aires intenta a trovare una sistemazione per la notte.
Aveva pensato di andare da Lodovica, una delle sue migliori amiche nonché quella più vicina alla casa di Jorge ma non era in casa, provò persino con Mercedes e Candelaria ma entrambe non poterono ospitarla.
Martina ormai non si reggeva più in piedi, la febbre che già aveva quando era uscita stava aumentando e la testa cominciava a farle davvero male.
Pensava e ripensava a Jorge, a Macarena, alla canzone, al bacio, alla sua decisione di scappare via.
Non riusciva a spiegarsi il perché di quel bacio con Macarena, pensava di renderlo felice, pensava di essere abbastanza per lui.

Jorge era nel salotto di casa sua assieme a Macarena.
Appena dopo aver letto il biglietto che le aveva lasciato Martina aveva chiamato Maca per farsi spiegare che cosa era successo.
<<Me ne vado, anche se per me sarà difficile devo farti vivere la tua vita senza che io sia un peso per te. Mi dispiace di averti fatto perdere tempo con me quando la persona che ami non sono io ma Macarena; ma adesso ho capito, Maca mi ha mostrato il video delle prove di oggi e adesso è tutto chiaro. Per favore non mi cercare più, per il mio ed il tuo bene, io starò bene. Ti amo, Martina.>>
Queste erano le ultime parole che Martina aveva dedicato a Jorge prima di andarsene per la sua strada.
<<Jorge calmati>> ripeteva Macarena sempre più preoccupata per le condizioni dell'amico. Era da ormai un paio d'ore che camminava avanti e indietro per il salotto urlando contro di lei e tirandosi le punte dei capelli per la disperazione.
<<mi dici si stare calmo?>> rise nervosamente
<<tu hai mostrato quel fottuto video a Martina e adesso lei chissà dov'è >> sbraitò
<<mi dispiace>> disse solamente.
<<aaaah, adesso ti dispiace? E prima? Non hai pensato che l'avresti fatta soffrire e avresti fatto soffrire anche me?>>
<<non credevo fosse così importante per te>>
<<lei per me non è importante, lei è la mia vita capisci? È come se quando lei è al mio fianco tutto è... è perfetto>> la sua voce tremava e gli occhi erano ormai rossi.
Non aveva mai pianto se non in qualche occasione quando era piccolo, tendeva sempre a tenersi tutto dentro, ma adesso che la sua piccolina se n'era andata il suo mondo sembrava a poco a poco spegnersi.
<<Jorge>> balbettò Macarena poggiando la mano sulla spalla del ragazzo.
Jorge si ritrassi rivolgendogli un sguardo assassino, uno di quegli sguardi che ti disintegrano e ti fanno morire dentro.

Martina invece ripensava a quello che aveva fatto. era scappata, di nuovo. Pensava che forse tutto si sarebbe sistemato e che fosse stato tutto un malinteso anche se il video mostrava tutt'altro.
Stava tornando indietro per parlare con Jorge e magari chiarire le cose. Mancavano ormai pochi isolati, le gambe le facevano male, era pallida e la testa sarebbe esplosa da un momento all'altro se non avesse preso qualcosa per il mal di testa.
Si fermò qualche secondo per prendere fiato, poi impugnò la valigia e attraversò la strada.
Fu un secondo. Il suono di un clacson, i fari, una macchina, il buio.
Non vedeva niente se non delle ombre, poi il buio.
Riusciva a percepire soltanto i rumori che echeggiavano intorno a lei. Le grida delle persone, le sirene dell'ambulanza, i dottori che le facevano domande, ma niente pur sforzandosi non riusciva ne parlare ne a muoversi.

<<devo andare a cercarla>> affermò Jorge prendendo la giacca.
<<Jorge e se lei dovesse tornare?>> insinuò Macarena facendo fermare Jorge.
Non sapeva che cosa fare, non poteva restare li a non fare niente mentre Martina era la fuori e per di più ammalata, ma non poteva neanche uscire nel case lei fosse tornata.
<<hai ragione, ma per favore vattene, esci di qui>> affermò duro. Macarena usci sussurrando un flebile 'ciao' lasciando Jorge da solo.
I ricordi gli scorrevano davanti a se. in qualunque angolo della casa guardasse riaffiorava un ricordo di lui e la sua piccolina.
Si ritrovò a fissare delle foto appese alla parete quando il telefono iniziò a squillare insistentemente.
Lo fissò per qualche momento poi rispose sperando vivamente che quella dall'altro lato del telefono fosse stata Martina, la sua piccola e dolce Martina.