La partenza

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Arrivai alle 7,30 a scuola.
Appena sorpassato il cancello, vidi Anna, la mia migliore amica, corrermi incontro e subito dopo precipitarsi addosso a me abbracciandomi.
"Mi mancherai" mi disse.
"Anche tu scema" le risposi io.
Quando si staccò, andai insieme a lei a salutare gli altri.
Quando finii di salutare i miei amici, mi accorsi che mancava Lele, il mio migliore amico che mi piaceva.
Poi mi venne in mente che lui prendeva il pulmino.
Aspettai altri 10 minuti, tanto i miei genitori mi sarebbero venuti a prendere in macchina alle 8 per poi partire.
Alle 7,50 arrivò Lele.
Mi fermai a guardarlo mentre arrivava. Il mio cervello smise di funzionare. Il mio corpo si paralizzò. Rimasi li ferma come una ebete.
Quando mi vide mi sorrise, anche se sapeva che sarei partita.
Cominciai a muovere dei passi. E mi diressi verso di lui.
Gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai. Le lacrime iniziarono a scendere, e a bagnarmi il collo, poi la maglia, e alla fine anche la sua maglia.
"No, non piangere, vietato piangere" mi disse lui.
"Okay, ci provo" gli risposi.
Sarei tornata qualche volta a trovarli, avrei scritto e mi sarei fatta sentire, ma non sarebbe stata più la stessa cosa.
"Mi manchi già tanto" mi disse Lele
"Tu di più" risposi.
Eravamo ancora abbracciati, e stare tra le sue braccia era la cosa più bella.
"Vado ad aspettare i miei, dovrebbero arrivare tra poco piu di 5 minuti"
"Allora resto un po con te"
"Ma farai tardi in classe poi" accennai un sorriso.
"Virgi, sarà l'ultima volta per quest'anno che passeremo del tempo insieme, pensi che me ne freghi qualcosa di far tardi in classe?" rispose lui.
Ci dirigemmo al marciapiede fuori dal cancello della scuola, vicino alla strada.
"Grazie Lele, di tutto"
"E di cosa?"
"Di essermi stato vicino"
"È stato più che un piacere, sono stato bene in sti tre anni sai? Però non dovevi andartene proprio adesso"
"Perchè dici 'proprio adesso'?" "Beh, perchè.."
Proprio in quel momento arrivò mio papá in macchina, mia mamma mi guardava metà triste, metà sorridente. Abbassò il finestrino.
"Tesoro, è ora di partire, il viaggio sarà abbastanza lungo" disse mamma.
"Virgi, ti scrivo appena entro in classe okay?"
"Okay"
Mi riabbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, e automaticamente sorrisi.
Salii in macchina, salutai i miei. Le valigie occupavano tutto il baule dietro e il posto vicino a me, fortuna che avevamo una macchina grande.

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