Primo Dialogo.
Personaggi : L'Uomo e Conscio.
"E tu che ne pensi? Perché a me pare proprio che tutti i colpi arrivino allo stesso tempo. Non lo so. Dico, sembra davvero che capiti tutto in questo periodo della vita. Soprattutto ciò che ha da capitare di brutto. Sembra che veniamo a conoscenza di tutto il male in un sol momento, che ci si pari dinnanzi agli occhi e non riusciamo più a scacciarlo, che dobbiamo soffrire tanto in un così breve lasso di tempo. Capita tutto in questi anni. Sì, sì, le conosco anche io tutte quelle stupidaggini dell'adolescenza che è un periodo di transizione, di sviluppo, si diventa grandi e bla bla bla. Non parlo di questo. Io dico : sembra proprio che durante questo tempo il corpo cerchi, desideri, brami, voglia, l'errore ed il dolore. Come se gli servissero, come se ne avesse bisogno, per avere un'esperienza pregressa, per crescere. Per imparare cosa significa provare dolore e cosa significa sbagliare, in modo da evitare il dolore in futuro e non commettere più sbagli. E' assurdo. Come un pazzo che si stacca con le mani un dente dolorante, convinto che poi non farà più male. Andiamo alla ricerca dell'errore e del dolore, per farli nostri e non conoscerli mai più. Credo sia l'età più stupida, il tempo più sbagliato. In questi anni abbiamo bisogno di soffrire. Che è come dire che abbiamo bisogno di essere tristi, che abbiamo bisogno di provare dolore, che abbiamo bisogno di morire. Non è possibile, come può l'uomo voler attirare a sé la negatività? La assorbe, la lascia a riposare dentro di sé. Lasci parlare sempre me. Ma che ne puoi sapere tu, che quegli anni non li hai neanche mai vissuti? Quelli delle lacrime, della disperazione, dei tagli, delle cicatrici che non si rimarginano. Gli anni che non passano mai, che ti porti dietro per sempre. Che se li vivi come li ho vissuti io, diventano gli anni più importanti, quelli che non potrai dimenticare. Quelli che, un dolore alla volta, ti segnano l'anima, ti cambiano i connotati, ti modellano, ti limano, ti plasmano. E, attraverso la sofferenza, ti rendono quello che sei. Gli anni della crisalide, fatta di frustrazione e sbagli. Nessuno sa come uscirai dal bozzolo, se sarai farfalla o sarai rimasto ancora un bruco. Se sarai un figlio abortito o un figlio delle stelle. Se sarai un po' più vivo o un po' più morto. Se sarai o non sarai."
Salvatore Vivenzio
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Dialogo con Conscio.
Short StoryCon il termine inconscio Freud intendeva un complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente. Egli riferì il termine dapprima ad una parte della mente in cu...