Capitolo 7

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Era passata una settimana da quando ero uscita dall'ospedale. La frase che mi aveva detto Morgan mi tormentava....e se avesse ragione, ma che vado a pensare, Spencer non guarderebbe mai una come me....mai.
Il ritorno al lavoro non era stato poi così traumatico, alla fine adoravo il mio lavoro.
"Hotch mi volevi?" Dissi entrando nel suo ufficio.
"Si, ti volevo fare i complimenti per il tuo rendimento." Era serio mentre lo diceva, come al solito d'altronde.
"Grazie Hotch, è tutto?" Ero felicissima.
"Si." Uscì dalla stanza.
...
Eravamo appena tornati da un caso a Los Angeles, ricordo ancora la prima volta che ci sono stata, anche se era per un caso non scorderò mai quei palazzi e quelle spiagge. È un posto da sogno.
"Rachele....ascolta ti va di andare a bere qualcosa?" Mi chiese Spencer. Era un po che non uscivo.
"Certo mi fa molto piacere." Risposi ero contenta di passare del tempo con lui....
"Allora....andiamo?" Era imbarazzato, adoravo la sua impacciataggine.
"Okay!"
...
Eravamo al solito pub, ordinammo due birre. Non parlammo molto. Lui era al quanto silenzioso.
===POV'S SPENCER===
Era una settimana che Rachele era uscita dall'ospedale. Devo ammetterlo in questi giorni non ho fatto altro che pensare a lei, al suo sorriso, hai suoi occhi verdi, al suo profumo. Mi sono innamorato, sono innamorato di Rachele. Non l'ho scelto io, è solo successo.
L'avevo inviata a bere qualcosa, dopo che eravamo tornati da un caso a Los Angeles.
Siamo andati al solito pub. Abbiamo ordinato due birre, non parlavo molto ero preso dalle sue labbra, dal suo modo di avvicinare il bicchiere alla bocca, stavo diventando pazzo. Anzi forse lo ero già.
"Rachele....ti....va di ballare." Dio se non fossi così timido.
"Con molto piacere." Sorrise.
Le dissi di aspettare un'attimo, andai dal dj e feci mettere un lento, Never Say Never dei Fray, adorava quella canzone.
"Signorina...mi concede questo ballo." Feci un leggero inchino porgendole la mano.
"Certamente." Afferrò la mia mano, e in quell'istante una scossa mi invase il corpo. Partì la canzone.
===POV'S RACHELE===
Mi aveva chiesto di ballare in un modo che solo un principe azzurro sapeva fare. Era tutto perfetto in quell momento, la canzone, lui, io, noi.
Quando gli afferrai la mano nel mio corpo avvertì un senso....di....di completezza come se la mia parte mancante si fosse finalmente riattaccata.
Purtroppo non poteva durare in eterno, era tardi e dovevamo rientrare.
...
Eravamo sotto casa mia.
"Buonanotte." Dissi.
"Buonanotte....Rachele....io....io...." Forse lo stava per dire, stava per dire che mi amava, e io amavo lui, solo dopo una vita lo avevi capito, amano Spencer Reid, amavo tutto di lui.
"Ho passato una bella serata." Ma che vado a pensare.
"Anche...io...ci vediamo domani."
Stavo aprendo il portone quando....
"Rachele....RACHELE....aspetta...." Non feci il tempo a rispondere che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Aspettavo quel bacio dalla prima volta che l'ho visto. Le sue labbra sono così morbide. Era un bacio semplice, ma intenso. Durato poco, ma allo stesso tempo infinito.
Ci staccammo, sembrava fossero passate ore, in realtà erano solo pochi secondi.
"Scusa....non so che mi sia preso....io...." Era imbarazzato, anche io lo ero.
"Ti amo." Ci completavamo a vicenda.
Se questo che provo è amore, non voglio che finisca.
"Mi ami?" Disse con un sorriso che, anche se teneva il capo basso, non riusciva a nascondere.
"Si." Ci baciammo di nuovo. Poi ognuno se ne tornò alla propria dimora.
Era stata la serata più bella della mia vita.
===POV'S SPENCER===
Tornai in macchina e mi avviai verso casa. Ero felice, per la prima volta in tantissimo tempo. Amavo Rachele e lei amava me. Quando ci siamo baciati, ho provato....tutto....ero felice, contento, allegro, impaurito....ero....innamorato.
Entrai in casa e mi fiondai a letto. Per una notte, dissi addio agli incubi e diedi il benvenuto ai sogni.
...
Fui svegliato dalla sveglia che rimbombava in casa. Mi alzai e feci la doccia. Ero in anticipo, passai dal fioraio e comprai una rosa, bianca.
Arrivato al lavoro la posai sulla sua scrivania e andai verso la mia.
===POV'S RACHELE===
La sveglia suonò, in ritardo, cazzo.
Feci più veloce possibile in 5 minuti ero pronta, corsi giù per le scale, salii in macchina e a tutto gas verso la sede.
Entrai....rimasi di stucco quando sulla mia scrivania trovai una rosa bianca, la mia preferita, il suo odore era buonissimo. Accanto c'era un biglietto lo apri e dentro vi era scritto "TI AMO".
Mi guardai intorno e incrocia il suo sguardo, gli feci un cuore con le dita sperando che nessuno se ne accorgesse. Sorrise, adoro il suo sorriso.
Arrivò JJ.
"Siamo felici stamattina, che succede?" Ci guardò entrambi. Era insospettita.
"Che...niente perché?" Risposi, avevo caldo, probabilmente ero rossa come un peperone, in più Reid rideva come un bambino.
"Okay....abbiamo un caso." Annunciò, prima di sparire dentro il suo ufficio.
Ci dirigemmo verso la sala dal tavolo circolare.
Entrammo.
Caso: Miami, tre uomini, intorno hai trent'anni. Morti per colpo di arma da fuoco alla testa. Trovati davanti alla loro abitazione dopo quattro giorni che erano scomparsi. Ci sono segni di legature sui polsi e alle caviglie.
"Decollo tra mezz'ora." Disse Hotch.
===AEREO===
"Potrebbero essere vittime già scelte, le pedina e aspetta il momento giusto per colpire." Disse Prentiss.
"Potrebbe...alla fine non ci sono testimoni." Confermo Rossi.
"Dai segni che portano sulle mani, sembrerebbe che siano stati legati con....della corda." Dissi guardando le immagini nel fascicolo.
"Ci divideremo, Bianchi e Morgan sulla scena del delitto, io e JJ alla centrale, Prentiss, Rossi e Reid dal medico legale." Intervenne Hotch.
Dopo aver ricevuto gli ordini ognuno si mise a fare ciò che voleva. Prentiss, JJ e Reid incominciarono una partita a carte, Rossi e Hotch si stavano consultando sul caso, Morgan ed io ascoltavamo la musica.
Ero immersa nei pensieri quando il cellulare vibro, guardai ed era un messaggio di Derek. Scusa, ma c'era bisogno di scrivermi, siamo uno di fronte all'altra. Lo guardai in modo interrogativo, comunque lo apri e lo lessi.
'Allora come è andata con Spencer l'altra sera?' Ma come cavolo faceva a sapere di me e Spencer non lo avevamo detto a nessuno.
'Bene.' Risposi secca, nel suo viso comparve un sorriso.
'Immagino.' La conversazione termino li. Dopo poco atterrammo.

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