The Death Glasses.

1. Trasferimento.

Una piccola famiglia composta da quattro persone, la madre di 54 anni e di nome Katrin, il padre di 52 e di nome Arian, il bambino più grande di 9 e di nome Lory e la sorellina più piccola di 5, di nome Sarah, si trasferirono in una villa nella periferia di Manhattan.
All' entrata del giardino della villa c' era un cancello arrugginito, il padre scese dalla macchina per aprirlo con fatica e tanta forza riuscì ad aprirlo anche se il cigolio assordante gli fracassava i timpani.
Poi tornò in macchina ed entro dentro la strada principale,
erano le 22:00 di sera, la luce della luna rifletteva sui pannelli solari della villa, il paesaggio era lugubre, sembrava incustodito da chissà quanti anni, era pieno di foglie per terra, salici piangenti ed altri tipi di alberi risecchiti e marci.
Arrivati alla casa il padre prese la chiave enorme che gli era stata data dal vecchio proprietario morto pochi giorni dopo averla venduta,
Lory era triste di aver cambiato casa,
era affezionato a quella vecchia, quindi usando critiche e lamentele prese di mano la chiave al padre e provò ad infilarla nella serratura,
ma dato che non ci arrivava glie la restituì e fece finta di niente.
Il padre aprì l' enorme ed antico portone, soffocato da edera ed erbacce varie, all' entrata c' era un corridoio immenso con appese foto antiche di varie e misteriose persone..
la madre cercò subito la cucina, appena solcò l' uscio della prima porta vide tre letti, era una stanza senza finestre, la più protetta e riscaldata della casa (grazie ad una stufa a legna), tornarono nel corridoio ed aprirono una seconda ed una terza porta, in una c'era il bagno nell' altra un letto singolo ed una poltrona in lattice polverosa e ricoperta da un telo trasparente, nel primo piano c'erano solo quattro stanze, le tre che ho descritto e la cucina.
Alla fine del corridoio c'erano delle scale di pietra, tutte scorticate,
Al piano superiore c'era una stanza enorme piena di oggetti antichi scrivanie e mobili vari, all' angolo della stanza sul soffitto c'era una specie di botola.
Finito di fare il giro della casa la famiglia andò a dormire, i genitori ed il bambino più piccolo nella stanza più riscaldata ed il bambino più grande da solo nella stanza dove c'è la poltrona.