Capitolo 21 Il primo controllo

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"ILENIA!!"
"Ilenia devi svegliarti".
"Cosa c'è Piera?".
"Questa mattina sono venute delle signore dal bordello di Rocco, devono controllarti li".
"Ahhh ehm ma non dovevo essere sottoposta ogni mese?".
"Beh Tania ha voluto far anticipare la visita".
"Sta troia" , dico tra me e me, ma Piera mi ha sentito "ahha cosa hai detto? Dai forza alzati che hanno tanto lavoro da fare quelle signorine li sai??".
"Hm immagino".
Usciamo dalla mia stanza e incontriamo Marco che fa del tutto finta di non vedermi.
"Buongiorno Piera".
"Buongiorno"
Ma tu guarda cosa mi devo assistere... pure ai bacetti del buongiorno.
"Di qua Ile entra".
Esco solo dopo pochi minuti e Piera è ancora lì fuori con Marco.
Gli sta controllando i polsi ma si accorgono della mia presenza.
"Allora com'è andata?" " tutto bene non riuscivo soltanto a rilassarmi."
Ma che cazzo di domande mi fai! non siamo nemmeno da sole...
Don Michele si avvicina mi saluta ed entra a parlare con quelle 4.
La cosa peggiore della visita è stata la presenza di Tania.
"Bene, mi sembra tutto apposto no?".
"Già ".
Rispondo a don Michele che se ne torna soddisfatto.
"Don Michele c'è una chiamata per te è Rocco".
TANIA:
Purtroppo i miei sospetti non hanno dato i frutti che mi aspettavo...
Ma prima o poi la ragazzina cederà ne sono sicura, e quando questo avverrà vorrei avere io il privilegio di sbarazzarmene...
Faccio uscire le mie ex colleghe accompagnandole alla porta.
"Ei Rocco come vanno gli affari.?"
Don Michele è da solo, parla con il mio Rocco? Sembra una conversazione molto privata.
Sentiamo che gli dice, voglio anch'io capire di cosa trattano questi affari.
"Sei sicuro? bene, Piera sta bene, ieri si è fatta cadere un coccio con dell'acqua calda addosso, ma adesso sta bene."
E di me non chiede?.
"Come? Si dai avanti dimmi tutto.
Che cosaa? E la tua equipe medica cosa ti ha detto? Non capisco... perché me lo hai tenuto nascosto tutto questo tempo?!! Va bene si si le parlerò non ti preoccupare. Ci risentiamo fratello."
Dire che cosa a chi? Che sta succedendo?.
"Nicola??".
"Si cosa c'è? ci dobbiamo preparare per uscire?"
"No Nicola il cantiere viene dopo. Adesso chiamami Piera perfavore."
"Va bene. Ma don Michele va tutto bene?".
"No Nicola e adesso vai!".
Cazzo devo nascondermi se voglio provare ad ascolatare qualcosa.
"Mi avete fatto chiamare zio".
"Si siediti qua".
"Che succede? Sembra quasi che ti venga da piangere"
"Piera è una cosa seria, e riguarda tuo padre per il momento vuole che ne parli solo con te."
"Mi state facendo preoccupare".
"Beh vedi tuo padre non è partito in realtà per affari di lavoro."
"Ah no? E per cosa?".
"Per la sua salute. È andato in una clinica speciale perché è malato di un tumore terminale."
"Che cosa?".
"Poi ti spiegherò nei dettagli, ha detto che è felice di averti ritrovata come figlia per averlo perdonato e accettato come padre, e che purtroppo non tornerà anche se proverà a prolungare i suoi mesi di vita."
"No non è veroo, p proprio adesso che che gli volevo bene che mi voleva bene".
"Ascolta Piera devi essere forte, potrete sentirvi per telefono ma non vuole più vedere nessuno."
"Ah è un'altra cosa... per dimostrarti fino all'ultimo che ti voleva bene veramente e che non c'è mai stato giorno che non ti ha pensato, ha deciso di lasciare te come prima erede del suo patrimonio, e Tania seconda.
Ora dobbiamo andare."
Ok ho sentito abbastanza, questo proprio no.
Mi allontano dalla porta perché so che a breve avrò un attacco di isteria.
"Aprite questa porta! Chi c'è in bagno!."
"Ehi ehi mamma mia calma mi stavo facendo una sega!".
"Vai via Alex e chiudi la porta"
"Hooaaaaaaa"
Quella bastarda!! No non è possibile ha dato tutto a lei.!!
Devo fare assolutamente qualcosa.
Sento fuori dei bisbigli e delle risate di dei ragazzi.
"Ehi ma che succede?" "Non lo so forse la strega aveva un attacco di dissenteria"
"Ahahh".
Bene a quanto pare devo mettere da parte Ilenia ci sono persone che devono essere eliminate prima di lei...
Marco:
Sono appena tornato dal cantiere con grandi novità.
Adesso voglio solo sdraiarmi e riposare in camera mia.
Ecco lo sapevo che doveva esserci prima qualcosa.
Sento i singhiozzi di Piera provenire dalla sua camera, entro.
"Si può".
Si volta con le lacrime che scorrono.
"Devi Marco! Vieni."
"Hei, che succede,".
"Ho sentito Rocco stamattina, ma non parlarne a nessuno di questo intesi?".
"Va bene".
"Mi ha detto che non ci vedremo più".
"Ah mi dispiace tanto, sapevo che vi eravate un po ravvicinati, perché non vi vedrete più? Riguarda quei suoi misteriosi affari?".
"No Marco non è come pensi... in realtà è partito per farsi dare una diagnosi nella migliore clinica e le hanno detto purtroppo che non c'è niente da fare".
"Che cos'ha?".
"Una qualche malattia terminale ma non è entrato nei dettagli, non so nemmeno quanto gli rimarrà."
"Tu non è sapevi niente quindi, di questa malattia".
"Certo che no! Ora capisco perché si voleva avvicinare tanto a me..."
Abbraccio Piera dato che sembra molto disperata, vorrei poter far qualcosa per calmarla..
"Vai Marco, grazie ora puoi andare a riposarti."
"Sei sicura?".
"Si tranquillo è solo una crisi momentanea mi passerà, lo sai come sono fatta!".
"Già" le dico con un sorriso che lei perfortuna ricambia.
"Adesso posso andare in pace."
"Ahaha".
Esco ed incontro Ilenia che mi guarda storto, be d'altronde mi guarda sempre così quindi direi che è tutto a posto.
"Che cos'ha Piera?"
"Perché non vai chiederglielo a lei stupida".
La stupida alza gli occhi al cielo, come se fossi io il cattivo della situazione anche se un po ha ragione. Non aveva il diritto di trattarmi così però ieri.
Avevo detto che gliel avrei fatta pagare e pagare gliela farò.
Ormai l'ho capita, cerca di parlarmi come se nulla fosse ma con me non attacca.
"Luigi vieni qua vai a chiedere a Piera se ha bisogno di qualcosa va bene?".
Il bambino gli fa cenno di no ahha che spasso.
"Perché no? Luigi non puoi parlare solo con me".
"Non ti senti bene? Che hai? Luigi non capisco i tuoi gesti".
Ilenia le poggia una mano sulla fronte.
"Scotta?".
"Si credo di si".
"Venite".
"Su Luigi sdraiati sul divano ora ti porto il termometro".
Il bambino è un po debboluccio ma come avrà fatto a prendere la febbre.
"Eccomi su alza il braccio".
Aspetta .. ma..
"Ilenia guarda a tutte chiazzette rosse".
"Oh non sarà mica varicella?".
"Non lo so ma sembrerebbe di si ".
"Aah stammi lontano allora".
"Perché dai vieni qua".
"Luigi che altri sintomi hai"
Sto bambino che palle perché risponde solo a lei.
"Ilenia chiediglielo tu".
"tanto non risponde lo stesso se ci stai tu presente".
"Come non detto vediamo un po... 38 e qualche linea".
Domani non ce lo possiamo portare dietro.
"Cosa facciamo che gli dobbiamo dare?".
"Niente Ilenia dobbiamo aspettare che la malattia si sfoghi del tutto. Potrebbe anche impiegarci una settimana."
"Don Michele eccovi, sembra che il piccolo abbia la varicella".
"Che cosa? Portalo in camera sua non lo fare avvicinare a nessuno.
Tu Ilenia invece comincia a preparare la cena."
"Agli ordini.."
Bisbiglia. "Luigi non grattarti mi raccomando se hai male chiamami che ti do qualcosa".
Ah già dimenticavo parla solo con Ilenia...
Peggio per lui.
La cena si svolge serena quasi come sempre, forse un po troppo.
Piera ha il muso, ma come biasimarla, don Michele pure, ilenia la vedo preoccupata e ogni volta che incrocia il mio sguardo ritorna a guardare disorientata il piatto, la più strana è Tania però che sembra non le vada giù qualcosa ha lo sguardo fisso sul bicchiere, penso che i suoi pensieri non portino nulla di buono.
Fortunatamente non sono stato l'unico ad accorgermene anche don Michele la guarda curioso "Tania va tutto bene?".
"Certo" risponde agitata e poi con aria di sfida dice:"perché? Dovrebbe esserci qualcosa che non va per caso?"
Don Michele non risponde si occupa la bocca bevendo giù un bicchiere di vino tutto in un sorso.
Mentre Tania ritorna a guardare fisso il suo bicchiere picchiettanto le dita sul tavolo stavolta.
"Sai quando tornerà Rocco? A me ha detto che è partito solo per affari ma non mi ha mai voluto dire quando di preciso sarebbe tornato... tu ne sai qualcosa?".
Piera si alza e se ne va in camera.
"No Tania, gli affari sono imprevedibili, non c'è purtroppo una data precisa per concluderli. Tornerà quando avrà concluso tutto".
Risponde freddo don Michele.
Non capisco perché non vogliono dire niente a Tania. Beh ora mi alzo anch'io e poso il mio piatto nel lavandino.
Me ne torno in camera non ho voglia di andare da Piera.
Spero di avere un po di privacy.
Ma dopo qualche minuto arriva Ilenia che vorrà??.
"Che cosa vuoi ?".
"Ho portato del pollo a Luigi e mi ha detto che non sta bene... mi ha chiesto di te gli avevi detto che se aveva bisogno..."
"Ah si certo, gli do una tachipirina.
Si sta grattando percaso?".
"Si come un matto ".
"Disinfettagli bene le unghie non deve prendere infezioni".
"Ok..."
"Dai andiamo".
Usciamo è c'è Tania che ci guarda confusa "cosa fate?".
"Luigi ha la febbre".
"La varicella" aggiunge Ilenia.
"Cosa ?? Non fatelo uscira da li ".
Mentre io e Ilenia entriamo in camera don Michele raccomanda Tania di rimanere in casa domani per sorvegliare il bambino insieme a Piera mentre noi non ci saremo.
"Sinceramente non capisco perché mi portate con voi ogni volta, non sono più blindata qui? Avete sigillato tutte le finestre! Sono stufa di stare li legata in uno sgabello a fissare il niente mentre voi state lì dentro a fare chissà cosa.."
"Zitta, per favore stai un po zitta"
Ci sediamo per terra di fronte al letto di Luigi.
"Tieni bevi questo".
"Luigi smettila di grattarti".
Il piccolo fa un lamento di disperazione.
"Smettila ho te le lego quelle mani".
"Si ilenia non è necessario credo che abbia capito."
"Tu puoi andare grazie resto io a controllarlo".
"Certo ci mancherebbe non ho intenzione di passare la notte a controllarlo ho già te da controllare.
"Che cosa stai dicendo?".
"Ahah beh tu non lo sai ma dopo quella storia di Nicola e delle tue fughe confessate don Michele mi ha chiesto di sorvegliarti anche di notte."
"Non stai dicendo sul serio".
"Certo che dico sul serio, ti vedo la notte come dormi avvinghiata a Luigi come un koala."
"Mi sembra un eccesso di violazione di provacy, che senso ha?"
"Non chiederlo a me ! Forse più che fuga ha timore che qualcuno si intrufoli nel tuo letto, a parte Luigi ovviamente".
"Non è divertente".
"No infatti, non lo è nemmeno per me. Pensi che mi diverta a svegliarmi nel cuore della notte per controllare te?".
"Senti non lo fare più se ti becco qua di notte ti faccio " "cosa cosa mi fai?"
"Sei un verme ti farò passare delle ore bruttissime te lo giuro!"
"Non ce ne sarà bisogno non ho alcuna intenzione di vederti ancora un minuto di più".
"vale lo stesso per mee!"
Dice urlandomi mentre le chiudo la porta in faccia.
Dio quanto è bella quando si altera.
"Ehi Marco dove sei stato".
"Alex quello è il mio posto smamma".
"Tranquillo ti stavo solo tenendo il letto in caldo".
"Ti ringrazio di cuore della cortesia".
"Sei uscita dalla stanza di Ilenia?"
"Si è di Luigi ha la varicella".
"Brutto guaio io per fortuna l'ho già avuta".
"Si anch'io".
Poi si sofferma ad osservarmi.
"Come ha fatto Ilenia ha resisterti? sei tutto mezzo spogliato con i muscoli che pulsano ahah".
"Ahaha... già me lo chiedo anch'io."
In verità sono io che mi chiedo come ho potuto resisterle stasera... sono eccitatissimo, ho ancora il suo sguardo minaccioso nella mia mente.
Più mi respinge quella ragazza e più ho bisogno di lei.
Cerco di toccarmi senza che nessuno mi senta per darmi un po di sollievo... ma non ci riesco.
Ormai mi ha completamente stregato, devo tenerla lontana da me o mi farà finire nei guai.
Ma porca miseria come faccio "ohh".
"Ei tutto bene li sotto ahah?"
(Siamo in letti a castello)
"Si Alex tu dormi e cerca di non rompermi il cazzo".
" e se andassimo a farci fare tutti e due un pompino da Ilenia??".
"Eh se te ne andassi da solo a cagare? Alex smettila perfavore!!"
Ci mancava solo lui con le sue provocazioni del cazzo .
"Secondo me non ci dice di no. Hahah
Anche se tu ultimamente la stai trattando più male del solito. Stai prendendo le distanze."
"Dobbiamo tutti Alex e poi non l'hai sentita? A lei gli fanno schifo i camorristi"
"Ha detto così? Non me n'ero accorto."
"Sì, poi me ne ha dette un casino in privato".
"Ah del tipo?"
" Che sono un verme un traditore per aver fatto siggillare le finestre, e credo stesse usando anche la parola feccia."
"Beh ma sono donne non sanno quello che vogliono finché non glielo dai"
"Ti giuro che gli avrei tirato uno di quegli schiaffi quando mi ha dato dello sporco cammorrista".
"Questo è grave, non gli devi permettere di darle tanta autorità. Sei ancora in tempo per fargli capire chi comanda."
"Tu dici?"
"Siii! Anzi dovevi dirmelo prima di questa cosa, tu ti tieni sempre tutto per te."
"Cosa sarebbe cambiato?".
"Beh avrei capito perché la trattavi con tanta distanza e facevi bene. Marco senza offesa ma adesso lascia campo ai professionisti".
"Oh certo."
"No, non sto scherzando cioè sinceramente con me non si è ancora permessa di dire una cosa del genere ma fidati appena si ritroverà l'occasione gli faccio vedere io".
"Che intenzioni hai?".
"Per il momento niente perché a me a differenza tua mi tratta con rispetto."
"Oh ho visto come quella bella ginocchiata nei coglioni al bar?".
"Senti a parte che a volte si ferisce di più con una lingua affilata come la sua che fisicamente ma tu prima di quello non avevi visto come ci limonavano".
"Alex ti ha usato".
"Pensala come vuoi.
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Spazio Autrice:
CIAO se vi è piaciuto questo capitolo e gli altri premete per favore mi piace sulle stelline se non lo avete già fatto... e se trovate errori vi prego di riportarmeli che li correggo subito. ;)

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora