Erano ormai passate cinque ore da quando eravamo partiti, e le mani mi tremavano tanto che era insopportabile quell'aria nell'auto. Volevo scappare, magari persino buttarmi dal finestrino, e uscirne con una gamba rotta, fuggire in un ospedale, farmi medicare e consolare da mia zia e dalle mie colleghe di lavoro. Ho dovuto dire addio all'università, alle mie amiche, alla mia piccola famiglia per un sociopatico... la testa mi scoppiava, così decisi di prendere un paio di cuffie, trapiantarle nelle orecchie, e guardare fuori dal finestrino ma prima che potessi compiere quest'azione, lui accostò in un'area di servizio. Evidentemente doveva far rifornire la macchina, ma c'era un piccolo particolare che dovevo tenere a mente: era una piazza di sosta con scritto 'S.O.S.' Perfetto! E ora che era successo? L'auto era in panne? Mentre cercai varie ipotesi sul perché aveva deciso di fermarsi proprio in mezzo a un'autostrada, lui mi stava fissando in un modo piuttosto insistente.
<<Non è facile nemmeno per te, eh?>> si vedeva che era davvero frustrato.
<<Siamo sulla stessa barca, Juss. In questo caso, auto>>, cercai di allevare la tensione, e trasmettergli che andava tutto okay. Anche se non era affatto così, però ci avevo provato.
<<Adoro il nomignolo che riservi per me. Pochissime persone mi hanno chiamato con questo diminutivo. E poi, inizia a mancarmi la tua pelle... che si struscia contro la mia>>, mi confessò con tono sensuale, facendomi quasi sciogliere come neve al sole. Ma non era, ne il luogo, ne il momento adatto, e sapevo che se gli avessi concesso un bacio, difficilmente ci saremmo fermati. Dovevo essere responsabile. E resistere. Per entrambi, proprio come faceva mia zia.
<<Mi mancheranno tutti. Ad iniziare dalla zia... in fondo mi ha aiutata a superare quest'anno infernale, e lasciarla così, senza un fratello, senza marito, senza nipote... è così ingiusto>>, cercai il suo sguardo, che si addolcì. E giuro che avevo visto l'ombra di una lacrima nei suoi occhi color nocciola.
<<Appena arriveremo, la faremo chiamare dai miei parenti, le diranno che va tutto bene, e se vorrà, potrà venire a vivere anche lei da noi, okay? E non sei un peso, Jess. Sei la mia vita...>> come potevo resistere ancora dopo una notizia del genere?! Lo abbracciai entusiasta, e lo baciai a fondo trattenendo le lacrime. Ecco. Era questo il clima che volevo vivere con lui.
<<Sei incredibile... >>, gli sussurrai tra un bacio e l'altro.
<<No. Tu lo sei perché senza te, non avrei neanche iniziato a cambiare>>, mi rispose tra le labbra che si incrociavano. <<Vorrei tanto averti qui, con me, deciderarti e toccarti, ma ci manca un'altra ora. Pronta per finire il lunghissimo viaggio?>> annuì, e lui mi sorrise, lasciandomi un bacio sulla guancia sinistra.
Il resto del viaggio è stato entusiasmante, ma io non vedevo l'ora di buttarmi sul letto con lui e fare sesso selvaggio. Non lo facevo dall'ultima volta in cui mio padre era in coma... e mi mancava farlo. Mi morsi le labbra ripensando a quella tragica, ma al tempo stesso, meravigliosa notte. Mi è stato accanto tutta la notte, sostenendomi, e se ne era andato alle sei del mattino. Avevano ragione suo fratello e suo cugino: stava perdendo la testa per me. Però, chissà, forse il suo problema di bipolarismo, potrebbe diventare ossessivo di me. Troppo amore fa male a volte, e questo mi preoccupava parecchio. Però vuole cambiare, e mi fido di lui. Finalmente era finita l'incessante guerra.
<<Ho una domanda da farti. Perché avevi trattato così male quel ragazzo? Giuro, il pensiero mi sta letteralmente consumando! Mi piacerebbe saperlo>>, ruppe il silenzio con un sorriso.
<<Lui già sapeva tutto. Gli ho raccontato dei miei problemi, che provavo qualcosa per te perché sei stato sempre presente nel momento del bisogno, e lui mi ha detto che dovevo parlarti assolutamente. Diceva che il luogo in cui tu andavi a pensare, era anche il suo posto ispirante. Facevamo molti pic-nic. Speravo che venissi, un giorno e quello è arrivato. Ed è stato fantastico>>, gli raccontai armeggiando con il cellulare.
<<Tumblr... >>
<<Hm?>>, chiesi assente mentre rebloggavo un'immagine di due amanti.
<<Dobbiamo tutto a quel social network. Grazie a quello ci siamo conosciuti, e siamo così simili>>, disse pensieroso. <<Mi chiedo, se non lo avessi mai avuto, a quest'ora, come sarebbe la mia vita? Avrei mai deciso di abbandonare tutto per amore trasferendomi di punto in bianco con un bagaglio piccolissimo? Certo che no! Ah, accidenti. Hai un effetto devastante su di me. Forse talmente tanto da riuscire quasi a distruggermi... >>. Quelle parole mi avevano toccata. Per un primo momento ero lusingata, poi prevalse la preoccupazione che sentivo poco fa. Doveva soltanto essere domata e tenuta sotto controllo. Dovevo essere accuratamente attenta alle mie prossime mosse perché quel cambiamento così radicale, non si spiegava su due piedi nella scienza della psicologia.
Gli accarezzai la guancia sorridente, e lui ricambiò con l'occhiolino. Era proprio un bellissimo ragazzo. Perfetto. Ma quello che mostra fuori, non è lo stesso di ciò che ha dentro. Dovevo scavare nelle viscere del suo passato poco alla volta, giorno dopo giorno per poter rendermi conto del suo stato psicologico. E dovevo anche continuare a studiare psicologia, o il quadro non sarà mai completo.
Lessi la scritta "Welcome to Los Angeles" su un cartello bianco. Eravamo arrivati. Dopo altri quindici minuti Juss parcheggió di fronte ad una casa. Era grande all'esterno, con un immenso prato verde di fronte arricchito con piccoli laghi, cespugli rigogliosi, e il sentiero che portava all'ingresso. La struttura doveva essere di tre piani, ed emanava lusso da tutti i pori. Non c'era un difetto, e il pensiero mi parve ovvio.<<Alla faccia dei ricconi!>>, esclamai euforica.
<<Andiamo>>, disse accanto a me, prendendomi la mano.
Una nuova vita stava per aprirsi di fronte a me con la porta d'ingresso che sorgeva un'ombra di un uomo. Non sapevo se ci sarebbero stati battibecchi, o un abbraccio fraterno. Sapevo solo che il mio vivere sarebbe cambiato radicalmente.
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Tumblr |Justin Bieber|
FanfictionJessica Albert, o meglio conosciuta come JessieLove, è una giovane diciottenne con una perversa passione per il sesso e le sue foto esplicite che pubblica scrupolosamente su il famoso social network Tumblr. Un giorno, Justin Bieber, deciderà di cont...