Giro la chiave nella serratura della porta...
"Eccoci a casa, Lavy" dico con tono squillante.
"Mhm" sta veramente male. Nei prossimi giorni non andrà a scuola.
"Lavy vieni, riesci a torglierti il giubbotto e le scarpe?"
Annuisce con la testa.
Lentamente si sveste ed io la aiuto a mettersi qualcosa di piú comodo e caldo per stare in casa.
Le infilo una maglia con le maniche lunghe e un pantalone di lana.
"No lily, non voglio sto coso di lana" mi dice con un tono facilmente scambiabile per una nenia.
"Lavy hai la febbre e per stare meglio devi essere al caldo."
Lei fa una smorfia, ma si caccia subito sotto le coperte.
"Bene. Se hai fame dimmelo e ti preparo qualcosa."
"Per ora no. Magari piú tardi....Ma la sorpresa?"
"Te la faró avere non appensa starai un briciolo meglio."
Eh si, dovrà aspettare.
"Uffa!!"
Mi fa una linguaccia e si porta le coperte sopra il viso.
Ahha che scena buffa!
"Di lavy sii paziente"
"Uffiiii!!" non sa proprio resistere alle sorprese.
"Io vado un attimo in cucina..
Se tu non hai fame, a me é misteriosamente ricomparso l'appettito!"
Questo é vero, non é una balla, come puó sembrare.
Behh, meglio cosi.
Niente dott. Longhi!
Decido di preparare della pasta in bianco. Nella credenza non ci sono piú bottiglie di sugo o di pesto. Domani dovró assolutamente fare la spesa.
D'un tratto suona il campanello.
Chi potrà mai essere alle 14:30 del pomeriggio?!
"Chi é?!!" urlo per farmi sentire.
"Lily! Sono io, Chiara!"
Chiara? Come sa che abito qui?
Apro piano la porta e lei mi saluta con un abbraccio per la seconda volta.
"Ehi Chiara! Ma.. Come hai fatto a sapere che abito qui? Io non l'ho mai detto a nessuno!"
"Beh, l'hai detto un giorno nell'ora d'inglese per il tema "where do I live", non ti ricordi?"
Ah, si, ecco... Che smemorata!
"Si, ma certo che mi ricordo...
Ahhhaa! Gentile da parte tua essertene ricordata..."
"Ah, figurati! Ho un ottima memoria, io!"
Entrambe scoppiamo a ridere per la faccia buffa che ha fatto per imitare Vanessa!
"Dai vieni. Entra."
"Grazie."
"Prego, dammi pure la giacca."
"Oh, grazie molte."
Lei come sempre é molto fine ed educata.
"Ho pensato di portarti queste, nel caso non le avessi... Sai, la pasta in bianco non ha nulla a che vedere con quella rossa"
Si, lei ha il vizio di nominare i diversi tipi di pasta con i colori...
Mi porge, dunque, delle bottiglie di sugo... Proprio quello che mi serviva!
"Grazie mille Chiara! Pensa che se non fossi venuta tu, sarei dovuta andare a fare la spesa!"
Ridacchiamo entrambe.
"Visto?" mi fa la linguaccia.
Ma che hanno tutti oggi? La mania di fare smorfie?!
Ahhhaa!
"Se vuoi puoi restare qui a mangiare, sempre se non l'hai già fatto.."
"Oh, Lily rimarrei volentieri, ma ho mia mamma che mi aspetta per fare una commissione urgente. Sai com'é..."
Beh, si, so com'é.
"Ma certo. Va bene. Grazie ancora!" le dico.
"Ma no, figurati!" si alza dal dicano su cui l'ho fatta sedere e con un gran sorriso si dirige verso la porta con la giacca in mano ed io gliela apro.
"Ciao Lily. E mi raccomando...
Occhio a tutto e a tutti!"
"Si Chiara lo faró! Ciao!"
Wow. Ultimamente non so piú cosa aspettarmi dalle giornate.
Capitano sempre cose nuove!
La pasta é ormai cotta e, con attenzione, verso l'acqua in eccesso nel lavello e poi la servo su un piatto.
Qualcuno mi prende per l'estremità della maglia.
Mi giro e vedo Lavy.
"Ehi! Hai fame?"
Fa si con la testa.
É sempre cosi da noi, appena mangio io viene fame a tutti...
"Cos'é? Pasta?"
"Sii!"
Tutte e due ci sediamo e mangiamo insieme scherzando (piu che altro io ho scherzato perché lei non é molto in forma) come non abbiamo mai fatto prima. É bello far sorridere qualcuno. Soprattutto se é una persona a cui tieni davvero.*****************************
Dopo aver fatto addormentare Lavy raccontandole una favola e dopo aver messo in ordine tutto per l'arrivo della zia, vado a prendere Lety. Con Lavy é rimasta Donatella, la custode del condominio che ci conosce da una vita.
Appena arrivo alla sua scuola noto che sta parlando con un ragazzino. Beh, brava la mia Lety. Spero solo che faccia attenzione. Ormai é nella fase adolescenziale...
Li lascio finire di parlare e, mentre mi guardo attorno, vedo tutto il clan di Vanessa avvicinarsi alla mia macchina.
Il parcheggio dove mi sono messa non é esattamente davanti a scuola, ma sono riuscita a vedere la mia sorellina lo stesso.
E comunque non ho paura di sta gente.
Decido di scendere dalla macchina per cercare di andare incontro a Lety.
Ma é un tentativo fallito.
"Guardate ragazzi. Chi abbiamo qui? Ah, gia la puttanella della scuola."
Questa volta non me ne staro zitta!
"Andiamo Vanessa, non potrei mai sottratti il tuo primato, no?"
Wow! Da dove ho preso la forza di rispondere cosi?!"
Seguono degli "oooo" da parte del gruppo restante.
"Attenzione che questa é pericolosa!" mi sfotte Christian.
"E non ti puoi rivolgere al nostro capo gruppo in quel modo."
Improvvisamente l'atmosfera cambia. Diventa tesa.
Ma non ho paura, non sta volta.
"Altrimenti? Che mi fate, sentiamo! Vi ricordo che siamo vicino a una scuola"
Rispondo con tono deciso.
"Una scuola dove c'é la tua amata sorellina barbona! Ahha si veste con stracci... Ah, la povertà fa male non é vero darling?!"
E no questa é troppo!
"Ma come ti permetti? Non provate a toccare le mie sorelle!"
Faccio un passo avanti a la spintono leggermente.
"Tu ti pentirai di esserti messa contro di me!"
"Ah, si? Non mi fate paura! Non me ne fate!" alzo il tono.
Christian e un altro ragazzo che non conosco si avvicinano, sotto lo sguardo vanitoso e infingardo di Vanessa.
Indietreggio, pur non capendo il motivo, ma loro mi afferrano per le braccia, immobilizzandomi.
"Che state facendo?! Lasciatemi, lasciatemi!"
"Eh, no carina. Prima devi imparare le buone maniere."
Poi, Vanessa fa cenno di avvicinarsi a me ad Aurora, sempre sua complice in tutto, che tiene un fazzoletto bianco imbevuto in qualcosa... Ma cosa vuole fare?
"Sogni d'oro baby", mi dice.
E in un lampo mi blocca il respiro con quel coso.
Cerco di divincolarmi, ma é inutile. Sposto la testa, ma i ragazzi me la bloccano subito.
Sono in trappola.
Passano pochi secondi e comincio a vedere delle chiazze nere intorno a me. Sento ancora le loro stupide voci ridacchiare.
Perdo le forze, non so piú dove mi trovo, non so piú niente.
No, no, non posso arrendermi cosi, non posso dargliela vinta, non posso. Devo andare a prendere Le...
Delle mani mi buttano giú...
Ed io non vedo piú niente.*Nota dell'autrice*
Questo capitolo l'ho fatto leggermente piú corto perché voglio tenervi un po sulle spine.
Che ne pensate? Cosa farà Letizia, ora che non vede sua sorella arrivare? Chi verrà incontro a Liliana?!
Lo scoprirete nel prossimo capitolo...
Commentate!!!!Bye.
STAI LEGGENDO
Insegnami a volare
Chick-LitLiliana é una ragazza diversa dalle altre... Ha solo 20 anni, ma la vita le ha giocato troppi brutti scherzi. In seguito alla morte dei genitori in un incidente, ha dovuto crescere piú in fretta rispetto alle sue coetanee, dovendo accudire le sue so...