Sequestro

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Ancora un paio di canzoni e il concerto finiva e Liam in cuor suo sperava che quelle canzoni durassero poco, che tutte quelle ragazzine con gli ormoni a mille chiudessero la bocca, che i suoi colleghi di band la smettessero di fargli scherzi di cattivo gusto. La testa gli scoppiava e Liam non riusciva nemmeno a pensare, cantava perché ormai dopo migliaia di concerti quello lo sapeva fare in automatico, sapeva che l’indomani mattina avrebbe dovuto chiedere scusa ai suoi fan per la sua assenza ma a questo ci avrebbe pensato dopo.

Avrebbe ucciso Niall, così contento di intrattenere un altro po’ le fan presenti nell’arena che aveva esclamato entusiasta la sua voglia di rimanere un secondo in più su quel palco, e avrebbe ucciso anche tutti gli altri che felici lo aveva appoggiato nel suo piano, anche lui sarebbe stato  felice se non per quel strano mal di testa che non aveva mai avuto prima.

L’ultima canzone finì e l’ultimo saluto fu esclamato, le fan senza controllo lasciavano l’arena con le guardie che cercavano di riordinarle, alcuni addetti avevano già iniziato a smontare il palco e la band si dirigeva a passo con la folla verso i camerini.

Le porte si chiusero e finalmente Liam si poté sdraiare da solo nel suo spazio, l’aria era pesante e tutto quel caos intorno gli face girare la testa, troppo voci che si accavallavano una sull’altra, troppe persone che noncuranti del suo malore gli davano da parlare,fastidiose come zecche, troppo caldo in quella stanza così piccola e bassa, troppo stretti i suoi vestiti che col sudore gli si erano incollati addosso, troppo dolce il suo profumo che era diventato nauseabondo, Liam faceva fatica a respirare e sapeva di aver bisogno di ossigeno nei polmoni, ne aveva estremamente bisogno.

Si recò fuori, dietro al locale, dove c’era aria pulita, dove tutto quel baccano così inutile e fastidioso non c’era, dove si sentivano solo il rumore dei piccioni che tubavano sui cornicioni delle case , dove c’era fresco  e quell’odore di terra appena bagnato che lui amava tanto.

Era buio, molto buio fuori e Liam si sentiva già meglio, solo come già aveva imparato a stare , solo con i suoi pensieri che finalmente come zanzare gli si erano conficcati nella testa. Liam sapeva che nessuno si era accorto della sua assenza, troppo occupati a fare chissà cosa senza di lui  e di questo Liam ne era contento, decise di andarsene solo, senza aspettare l’autorizzazione degli altri, non era più un bambino e Liam questo lo ripeteva ogni giorno solo che tutti avevano deciso di ignorare quelle parole , per una volta avrebbe assunto il ruolo del menefreghista, di quello prepotente e coraggioso o forse avrebbe assunto il ruolo di quello stanco della situazione ma infondo sapeva che quel ruolo gli apparteneva già da tempo.

Nel buio cercò la sua macchina e imprecò mentalmente quando alla sua vista quelle auto erano tutte uguali, sentì uno strano vociare provenire dalla parte opposta della strada che si faceva sempre più vicino  ma non ci fece molto caso  quando i suoi occhi scorsero finalmente la sua macchina.

Ad un tratto si trovò schiacciato alla sua auto, un uomo dietro di lui, più forte, più massiccio lo teneva prigioniero, Liam non cercò di dimenarsi, non aveva le forze per farlo. L’uomo gli portò un fazzoletto vicino al naso ma Liam non si ricorda di cosa odorava perché lentamente si accasciò a terra, con gli occhi annebbiati che si chiusero e con le orecchie che otturate non riuscirono a sentire più e con quell’uomo che lo prese sulle spalle e si incamminò nel buio.

Sono nuova su Wattpad, praticamente non ho capito nulla, volevo solo trovare altri posti per pubblicare la mia long slash Ziam, non so se riceverà voti ma penso di no!

Buona lettura e grazie di aver letto!!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2013 ⏰

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