--Mi scusi Signora, siamo qui per la visita--, mi disse un signore alto e brizzolato invitandomi, gentilmente ad uscire.
--Certo Dottore, esco subito.--
Andai nella sala daspetto. Volevo prendere un ginseng. Mi avvicinai alla macchinetta e provai a metterci i soldi ma la mia borsa e di conseguenza tutto il suo contenuto caddero a terra emettendo un tonfo assordante.
Mi abbassai facendo finta di niente.
--Buongiorno Signorina Melanie. Inizia bene la giornata per lei.--
Jamie era lì, accovacciato vicino a me, intento ad aiutarmi. Qual miglior buongiorno. Sempre bello come il sole il mio dottore.
--Buongiorno Dottore. Mi scusi per il casino. Non serve che mi aiuti, davvero--, dissi imbarazzata.
Alzai lo sguardo su di lui. Angelo. Lui la mattina sembrava un angelo. I suoi occhi erano ancora più blu e profumava di buono. Non ci poteva essere buongiorno più bello.
Finimmo di raccogliere la mia roba e mi sorrise.
--Andiamo Melanie. La invito a fare colazione al bar.--
Mi aveva chiamata Melanie?
--Mi basta un ginseng alla macchinetta, davvero.--
Ma lui mi prese, gentilmente, per il braccio e iniziò a camminare.
--Fa così con tutte?-- mi azzardai a dire.
--Fare cosa Signorina Howard? Essere cortese e gentile offrendole un caffè?--
Signorina Howard sullattenti!
--Mi scusi Dottore, io non volevo intendere niente.-- il mio tono era amareggiato.
--Non si scusi la prego. Ora andiamo.--
Durante il tragitto per andare al bar, intravidi il papà di Michael.
--Buongiorno Melanie, lo so che è presto ma avevo bisogno di vedere Michael--, disse dolcemente.
--Buongiorno a lei Patrick. È in camera con i dottori per la solita visita. Vada, sicuramente la faranno entrare.--
Non se lo fece ripetere e andò salutandomi con un abbraccio.
Arrivammo al bar e quando entrammo sentii mille occhi che lo fissavano, e altri mille che mi avrebbero voluta abbattere.
--E sempre così?-- gli chiesi.
--Così come?--
--Mi prende in giro? Tutte le donne qui dentro vorrebbero saltarle addosso.-- gli feci notare bisbigliando.
Già, perché tu no vero?
--Non sono loro che vorrei addosso a me--, replicò. E, non so perché, mi imbarazzò così tanto quellaffermazione.
--Lexi aveva ragione su quello che aveva sentito.--
Mi accorsi di aver pensato ad alta voce solo quando lui disse: --Chi è Lexi Melanie e cosa ha sentito?--
--Mio Dio Jamie scusa, ho pensato ad alta voce.--
--Ciò non cambia quel che voglio sapere.-- insistette.
--Lexi e mia sorella, che verrà qui a lavorare, ma prima di iniziare ha pensato bene di informarsi su qualcuno di voi qui dentro-- .
Arrossii per limbarazzo.
--Tra cui il sottoscritto--, continuò.
--Già--, confermai.
--E cosa ha scoperto su di me?--
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SEE YOU IN THE DARK
ChickLitMelanie ha 24 anni, un fidanzato e un lavoro... vive però una vita che ormai non le appartiene più e dalla quale vorrebbe liberarsi perché da quando ha perso la mamma è cambiata .... Melanie sogna.... sogna mani che suonano ininterrottamente....so...