Contro il temporale

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Ero nel bel mezzo di una nevicata.

Mi ero ritrovato all'interno di una casa vuota, ma con ancora il fuoco acceso.

Era la casa dove Cora-san mi aveva portato prima di partire alla ricerca del frutto che mi avrebbe salvato.

Il frutto lo avevo mangiato grazie a lui eppure le macchie c'erano ancora a differenza sua!

Le lacrime erano pronte a venire fuori di nuovo e questa volta il suo potere non mi avrebbe nascosto eliminando i miei suoni.

Doflamingo ora se n'era andato e mi credeva su una nave della marina.

Ciononostante non riuscivo a muovermi.

Cora-san mi aveva donato la libertà, ma cosa ne avrei fatto?

Flevance era stata distrutta, la suora, i miei genitori, Lamy...

Ed ora anche Cora-san.

Altre lacrime.

Mi aveva promesso che Doflamingo non l'avrebbe ucciso!

Come aveva potuto quell'uomo sparare a suo fratello? E perché, a differenza del buon Cora-san, era ancora vivo!

Dovevo fermarlo.

Completare ciò che il comandante Donquixote Rosinante non era riuscito a portare a termine.

Forse era l'unico modo che avevo per sdebitarmi.

Per colpa di quell'uomo ero nuovamente da solo.

Proprio ora che ero riuscito a trovare qualcuno che mi amasse nonostante la mia malattia"contagiosa" e il buono Cora-san aveva sacrificato la sua... vita per la mia libertà!

Un pensiero altruista offerto ad un cacciato dal mondo come me...

Ero rimasto solo e il freddo e la febbre continuavano a indebolirmi.

Di punto in bianco tutto era scomparso e mi ero ritrovato all'arcipelago Sabaody.

C'erano Marine ovunque, tuttavia non dovevo muovere un muscolo perché Bepo,il mio più fidato compagno, mi avrebbe sollevato da questo incarico.

"Capitano!"

Due guardie, sentendolo, si erano stupite del fatto che un orso potesse parlare.

E lui, come al suo solito, si era scusato.

Come se essere un visone fosse un qualcosa di cui vergognarsi.

Un ghigno era apparso spontaneo al pensiero del suo comportamento così ironico.

Lo conoscevo da quasi dieci anni, eravamo quasi praticamente cresciuti insieme e se non fosse stato per lui... forse, non avrei superato ciò che accadde quel giorno.

Anche se il momento tanto atteso sarebbe giunto presto.

Tuttavia non riuscivo a togliermi dalla testa Doflamingo.

Ogni volta che lo rivedevo nella mia mente mi incuteva timore con il suo sorriso e con la sua risata sguainata ed immediatamente ripensavo al discorso avvenuto tra di loro dopo che Cora-san mi aveva chiuso nel forziere.

Ed iniziavo ad avere i brividi e gli incubi peggiori.

Dopo che Cora-san aveva svelato la sua vera missione e si era scusato,come se non avessi capito che fosse un Marine e non lo avessi già perdonato, si erano sentiti dei passi.

Si era alzato, nonostante le ferite.

Silenzio.

Sentivo solamente il mio cuore ancora in grado di battere.

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