Knock knock pt.2

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"Non può essere", pensai, "Se non è lui allora chi può aver bussato alla mia porta?" Impaurita, tornai indietro nella mia stanza e mi misi nel letto. Pensai ancora un po' alla faccenda, ma la stanchezza prevalse. Quando cominciai a prendere sonno sentii di nuovo quel rumore: "Knock Knock". A quel punto cominciai a sudare freddo e a pensare: "Cosa spaventa Johnny? Mostri?". Non poteva essere, i mostri non esistono. "Knock Knock. Questa volta fu più intenso dell'altro rumore.  Il bussare diveniva sempre più intenso, sempre di più. Mi racchiusi come una palla e chiusi gli occhi, sperando che questo rumore cessasse..
"Knock Knock".  Ero al punto di piangere, pregando qualsiasi cosa fosse di smettere di bussare. I rumori diventavano sempre più consistenti, come un battito cardiaco, come il MIO battito cardiaco.  Il bussare si fermò quando realizzai. Il mio cuore quasi si fermò dalla paura. "I mostri non esistono", continuavo a ripeterlo nella mia mente. Cercai di calmarmi, ma il mio corpo non voleva ascoltarmi. Dopo cinque minuti silenziosi, mi diressi lentamente verso la porta.
Forzai i miei occhi di aprirsi, solo per essere accolti da un sorriso demoniaco con i denti seghettati e con gli occhi iniettati di sangue. Il mio cuore si fermò perché in quel momento realizzai che i colpi sulla porta che tanto mi perseguitavano non venivano dall'esterno ma bensì dall'interno della mia stessa camera.

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