L' avvocato Vasile, uscito da poco di prigione, chiama un trafficante libanese Karik da una cabina telefonica e gli dice che ora le famiglie mafiose danno la caccia a Rodolfo Di Venanzio. Infatti Karim incontra Rodolfo perché gli deve 5 miliardi di lire da investire nel traffico di droga e gli punta una pistola alla testa perché gli è impossibile pagare il debito.
Ma Rodolfo lo placa dicendogli che troverà i soldi con un sequestro di persona.
Assunta è a disagio perché deve fare da serva a Rodolfo e ai suoi picciotti nel casolare doce sono nascosti. Rodolfo però vuole sapere da Assunta in quale clinica privata donna Rosangela tiene Dario per disintossicarsi dalla droga, in moda da rapirlo e chiedere un riscatto.
Carmela, tenuta chiusa nel casolare da Rodolfo, tenta il suicidio ma viene salvata in tempo dal fratello Fortunato. Intanto Tonio, si indicazione della giudice De Samtis, si presenta ad una riunione della cupola mafiosa. Tuttavia i capimafia dichiarano di non fidarsi più di lui perché tiene ancora nascosti i loro soldi in Svizzera.
Alla giudice De Santis viene affidata la scorta, che lei lascia per andare ad incontrare Tonio che gli racconta l'esito della riunione. Beniamino ruba dallo studio della giudice il fascicolo riguardante i fratelli Fortebbracci e lo porta a donna Rosangela l, che scopre così che etstato Tonio e non Santi ad uccidere suo marito Calogero.
Intanto Antonia, la figlia di Melina, scopre casualmente che suo padre non è Santi ma Tonio. Melina nega la verità alla figlia, ma un giorno riceve la visita del perfido ed invadente parassita Manlio, suo cugino, che tenta di violentata. Allora Antonia cerca aiuto nel condominio esulle scale trova Tonio, venuto per consegnarsi libretto di risparmi a Melina. Appena entrato, Tonio picchia a sangue Manlio, uccidendolo e salvando l'amata cognata. Ma, dopo questi fatti violenti, Melina dice a Tonio che deve uscire dalla sua vita e da quella dei suoi figli e per questo lui mente ad Antonia, dicendole che Santi era il suo vero padre e non lui.
Rodolfo minaccia Assunta di lasciarla in modo da indurla a dire il luogo dove si trova Dario e così, insieme ai picciotti, lo prelevano con una scusa e lo portano via dalla clinica.
Mentre succedono queste cose, Carmela fugge dal casolare nascondendosi nel furgoncino di Rocco, un giovane mentalmente ritardato.
Tramite Beniamino, donna Rosangela fa venire nella sua casa Tonio per ucciderlo e così vendicare il marito ma riceve la telefonata di Assunta, che l'avverte del rapimento di Dario. Rodolfo intanto è arrabbito per la fuga della sorella Carmela e la DA cercare da Fortunato. Il ragazzo la trova, uccide Rocco in una collutazione, ma viene convinto da Carmela a lasciarla scappare.
Rodolfo fa drogare Dario per farlo stare tranquillo e poi picchi Assunta, che si voleva ribellarsi.
Dopo aver sotterrato il cadavere di Manlio in campagna per nascondere il delitto, Tonio richia richia di investire Carmela, in fuga nei boschi, e per questo la porta con sé. Ma, alla prima occasione, la ragazza fugge, non fidandosi.
Donna Rosangela viene a sapere da Assunta, pentita di non averla ascoltata, che Rodolfo vuole 5 miliardi per il rilascio di Dario oppure la ucciderà. Allora Rosangela decide di risparmiare Tonio perché l'aiuti a salvare il figlio e gli rivela che Rodolfo di Vena io è il mandante dell'assassino di Santi e di suo figlio. Così Tonio viene portato da Rosangela ad una nuova riunione della cupola mafiosa, doce riconquisterà la fiducia dei capimafia, che gli annunciarono che tornerà ad essere un "uomo d'onore".
Carmela intanto è nascosta in una Chiesa a Sirenuse travestita da suora, con l'aiuto del parroco don Raffaele, vecchio amico di Tonio. Però Rodolfo scopre che Fortunato l'ha lasciata scappare e, dopo averlo picchiato, viene a sapere che la sorella si nasconde nella chiesa di don Raffaele. Insieme ai suoi pocciotti va a riprenderla ed arriva addirittura a picchiare il parroco. Ma non trova Carmela perchè Fortunato ha avvertito don Raffaele del loro arrivo con una telefonata.
Intanto Dario entra in crisi di astinenza e un picciotto sbaglia a fargli l'iniezione di droga, uccidendolo. Rodolfo e gli altri scoprono l'accaduto, mentre Assunta telefonata a Fred Di Venanzio perché mandi i suoi uomini ad uccidere tutti, ma Rodolfo la scopre e la strangola. Poi prende il telefono e dice a suo zio Fred che ora tocca a lui morire dopo Dario e Assunta, ma il vecchio dice che Cosa nostra ha firmato la sua condanna a morte.