Capitolo sette

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Fede's pov

Tre giorni.

Sono stato in quell'ospedale per tre giorni sperando che mio padre potesse migliorare.

Sono tornato a casa un paio di sere solo per dormire, o almeno è quello che ho detto a mia madre per non farla preoccupare.

Non dormo dal giorno in cui mio padre si è aggravato.

Continuo a chiudere gli occhi dopo essermi girato e rigirato nel mio letto  ritrovandomi immerso in un incubo; sono in un ospedale e mio padre è davanti a me privo di vita, i suoi occhi sono chiusi e le sue mani sulle mie, le labbra socchiuse mentre mi dice addio.

Apro improvvisamente gli occhi mettendomi a sedere.

Guardo le mie mani, le nocche sono ancora doloranti. Il dolore era talmente tanto che non ce l'ho fatta.

Non posso sopportare il fatto che mio padre se ne sia andato così in fretta.

Mi alzo dal letto dopo l'ennesimo incubo per andare a fare una doccia.
L'acqua calda mi brucia la pelle provocandomi altro dolore, più di quanto non stia già provando dopo ciò che è successo.

Abbottono la camicia lentamente dopo essermi asciugato.

Penso a Matilde qui davanti a me mentre mi aiuta a sistemare il colletto,cosa che non riesco mai a fare bene.

Non la vedo da tre giorni e inizia a mancarmi, ma non voglio che mi veda in questo stato.

Guardo il telefono poggiato sul mobile del lavandino, il suo nome appare con un messaggio in cui mi dice che è dispiaciuta per tutto quello che mi sta succedendo.
Non rispondo alle sue chiamate e i suoi messaggi da giorni.

Mi sto chiudendo in me stesso e sono così debole da accettarlo.

Ho visto la vitalità di mio padre spegnersi giorno dopo giorno e ogni mia sicurezza, ogni mia speranza sono andate via con lui.

Ora so perché voleva incontrarla, ci teneva a conoscere la ragazza che mi rendeva felice, ci teneva ad assicurarsi che avessi qualcuno che sarebbe stato accanto a me il giorno in cui lui ci avrebbe lasciati.

"Cosa stai facendo?"-Gli occhi castani di Matilde sono ora nella mia mente mentre mi guardano sorridenti.

Mi manca, mi manca davvero tanto ma non sono sicuro di essere lo stesso di prima.

Sono sicuro che vedendomi ora, la farei solo soffrire più di quanto abbia gia sofferto negli ultimi mesi.

Nello specchio vedo riflessa la mia immagine, ho le occhiaie e gli occhi ancora arrossati per le lacrime versate.
Devo andare, devo uscire da questa casa e andare a dare un ultimo addio a mio padre; non sono pronto,ma devo farlo, per me.
Infilo la giacca nera uscendo dal bagno e prendendo il telefono.
Matilde sarà al funerale, immagino cercherà di avvicinarsi a me, come farà Benjamin.

Non sopporto l'idea che i due possano passare del tempo insieme ora che Valentina se ne è andata di nuovo, anche lei dopo avermi mandato un messaggio di condoglianze.
Prendo le chiavi uscendo di casa, sto per farlo.

Sto per dire addio a mio padre, per l'ultima volta.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora