Antefatti

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Tanto tempo fa, non esisteva ancora il regno di Haumond, così come non esisteva il regno di Thanna e nemmeno il regno di Groreg. Al principio esisteva solo Saeton, un regno ricco e florido che si estendeva per tutte le terre di Erunir, governato dall'antica dinastia degli Arvellon. Dopo l'oscura era di Kaha, il regno aveva goduto di una stirpe di sovrani illustri, la cui saggezza aveva aumentato la prosperità di Seaton e il benessere dei loro sudditi per oltre due secoli.

Il popolo di Seaton, comprendeva umani e Magici (coloro i quali erano dotati di qualunque capacità magica), viveva in armonia e rispettando le leggi: grazie alle abilità di maghi, fate, elfi, streghe e altre creature, i sudditi erano riusciti a scampare a carestie e malattie. La magia era una ormai una cosa naturale per il popolo. Ma, come si sa, al mondo c'è magia buona e magia cattiva, e il troppo contatto con quest'ultima non crea alcun bene: per questo motivo, i sovrani permettevano ai Magici un uso limitato della magia, la quale doveva essere utilizzata solamente a beneficio del regno e mantenere l'equità e l'equilibrio tra i sudditi. Qualunque altro uso (che poteva comprendere maledizioni, morte, malessere, l'aumento spropositato di ricchezza e di potere di un abitante...) veniva punito con l'esilio da parte del Magico (e da parte dell'umano che aveva richiesto la magia). I sovrani stessi si mantenevano lontani dalla magia, cercando di ricorrere alle arti magiche solo in caso di estrema necessità, come la malattia di un membro della famiglia.

Ma ci fu un sovrano che si distinse dai suoi predecessori, la storia lo conobbe come Athwar L'Oscuro. Al momento di salire al trono, il popolo accolse con calore il giovane sovrano: sembrava davvero un giovane brillante, determinato e coraggioso; aveva certamente delle qualità degne di un buon sovrano. Athwar stesso era pieno di buone intenzioni e già prevedeva un'era gloriosa sotto il suo comando. Ma non aveva previsto che sarebbe stato l'ultimo degli Arvellon.

I sudditi non potevano sapere che il re mostrava un interesse particolare per le arti magiche, un interesse mai provato dai precedenti sovrani. All'inizio i consiglieri non vi badarono molto, iniziarono a preoccuparsi quando questo interesse stava diventando una vera e propria ossessione: ogni giorno infatti, il re consultava maghi, streghe e indovini. In un primo momento Athwar si limitava a chiedere di aumentare le ricchezze del regno, poi cominciarono le richieste più assurde, come il poter vivere in eterno e l'acquisizione di alcuni poteri. Era impossibile per un essere umano l'acquisizione di tali poteri, se non con il contatto di oggetti magici rari e difficili da trovare. La sua ossessione non derivava non solo dalla voglia di aquisire poteri non comuni agli altri uomini, ma di superare lui stesso le leggi della magia per sentirsi potente. Alcuni consiglieri cercarono di allontanarlo da desideri così folli, ma il re fu consumato ogni giorno di più nella sua brama di potere e spedì i suoi soldati alla ricerca di oggetti che gli avrebbero garantito abilità straordinarie, senza ottenere risultati.

Nel frattempo, molti sudditi, Magici e non, avevano iniziato a trasgredire le antiche leggi che limitavano l'uso della magia, e tra il popolo si erano create delle 'classi' di ricchi e poveri; anche le stagioni iniziarono a mutare paurosamente tra estati corte e secche e inverni lunghi e rigidi. Il regno era nel caos, e il re non faceva nulla per risolvere i problemi, la sua ossessione l'aveva trasformato in un pazzo. Era dall'era del malvagio Kaha che Seaton non aveva visto dei tempi così bui. Ai nobili era evidente che il loro sovrano non era più in grado di guidare il regno, iniziarono una serie di cospirazioni: dopo l'uccisione della regina e dei figli, Athwar fu giustiziato di fronte al popolo esultante. Il trono era ora conteso da nobili più potenti, in particolare da tre famiglie: i Silverkin, i Rivorn e i Baug.

Dopo decenni di lotte civili, il regno di Seaton fu drasticamente diviso in tre: i Silverkin si appropriarono della parte sud, i Rivorn della parte nord e i Baug di quella est. Ecco come nacquero Haumond, Thanna e Groreg.

Con la divisione delle terre ne conseguì anche la divisione del popolo e l'inizio di una continua guerra tra i tre regni rivali: ogni dinastia cercava il modo di imporre il proprio dominio su tutte le terre di Erunir, ma in più di trecento anni nessuno era mai prevalso.

Non esistevano più le parole equità ed equilibrio tra i sudditi umani, in quanto crescevano le differenze tra i ricchi e i poveri. Tra i popoli continuarono ad esistere alcuni Magici, ma erano diminuiti di molto rispetto al passato: la maggior parte di loro preferirono lasciare le grandi città e i villaggi (abitati principalmente da umani) e rifugiarsi nei boschi e ai confini dei regni, altri addirittura preferirono allontanarsi dai tre regni, spingendosi verso il lontano Ovest. Non esisteva più traccia delle antiche leggi sull'utilizzo della magia, quindi molti umani continuarono a chiedere incantesimi e pozioni non solo per necessità ma anche per i propri fini egoistici. Era raro però trovare dei Magici generosi: molti traevano vantaggio dall'avarizia (e nei casi peggiori, dalle sofferenze) degli umani e chiedevano qualcosa in cambio della magia. La ragione per cui maghi, streghe e le altre creature magiche non persero il contatto con gli umani era proprio per l'enorme vantaggio che si poteva trarre da questi ultimi; anche attraverso imbrogli e sotterfugi (ci furono infatti molti casi di uomini ingannati dall'astuzia e dai piani malefici dei Magici, tra i quali ne spicca uno abbastanza recente di una strega che era quasi riuscita a diventare regina).

Nonostante le guerre, le divisioni e gli allontanamenti; la magia rimaneva una cosa naturale per tutti. Tuttavia, se c'è un insegnamento che Athwar tramandò alle nuove stirpi, è questo: la magia, come ogni altra cosa, è governata dalle proprie leggi ed esse sono invalicabili.

Le cronache di ErudirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora