La dottoressa De Santis convoca Fred Di Venanzio in procura per interrogarsi sull'omicidio di donna Rosangela. Dal dialogo con Di Venanzio, la donna capisce che il boss ha un informatore all'interno della procura.
Karim fa sapere a Rodolfo che il carico di droga è arrivato e lui manda il fratello Fortunato ad uccidere Tonio, ma all'interno del casolare di Mascalucia egli trova Carmela, appena fuggita dal convento dove era tenuta nascosta da don Raffaele, è non trova Fortebbracci, andato all'appuntamento per ricevere in tempo il carico di droga. Carmela allora racconta al fratello che Rodolfo cominciò a violentata per la prima volta quando aveva 11 anni e nutre da sempre per lei un amore morboso.
Per evitare di essere ucciso, Rodolfo fa indossare i suoi occhiali sa sole a Ricciotto, uno dei suoi sgherri, in modo da farlo uccidere al suo posto in un eventuale agguato. Infatti, durante la consegna della droga al porto, Tonio dà il segnale stabilito ai poliziotti della De Santis. Per autodifesa, ne nasce una sparatoria, nella quale Ricciotto e Karim rimangono uccisi, e in seguito la polizia arresta Vituzzo Cancemi, il picciotto più fedele di Rodolfo.
Fortunato pieno d'odio per il torto che il fratello ha fatto a Carmela, va da suo zio Fred e gli consegna Rodolfo, che nel frattempo aveva preso in ostaggio l'innocente Melina e i bambini per estorcere a Tonio i 5 miliardi che doveva consegnare a Karim.
Carmela, d'accordo con don Raffaele, chiede a suo zio Fred e a Tonio di risparmiare Rodolfo perché si è pentito del male che ha commesso. I due acconsentito e Fred regala a Rodolfo un volo privato per New York, intimandogli di non tornare mai più in Sicilia. Durante il tragitto in auto, però si scopre che l'autista è Tonio, che ferma l'automobile vicino al mare e picchia Rodolfo legandolo. Proprio mentre lo sta per uccidere, Rodolfo lo interrompe e gli dice che non è lui l'esecutore materiale dell'omicidio di Santi e del figlio e che si porterà nella tomba il nome di quello vero. Dopo aver detto ciò, si getta da solo giù dalla scogliera in mare, ucidendosi.
Il vicecommissario, l'informatica della mafia in procura, pedina la De Santis e così Tonio lo attira in una trappola, uccidendolo e incendindogli l'auto. Il giudice assiste alla scena ma decide di non denunciare Fortebbracci.
Durante la festa per il fidanzamento di Tonio e Carmela, la cupola mafiosa si riunisce e qui Fred annuncia a tutti che Tonio sarà il suo successore, in attesa che Fortunato diventi maggiorenne e prenda le redini degli affari di famiglia. Tuttavia, al termine della riunione, Fred viene colpito da un malore e muore.
In procura la giudice De Santis interroga Vituzzo, convincendolo a collaborare con la giustizia per evitare una vendetta dei mafiosi, è registrata le sue dichiarazioni.
Il cadavere di Rodolfo viene ritrovato per caso da alcuni pescatori e, quando Carmela viene a sapere della morte del fratello, fugge per sempre dalla Sicilia, lasciando Tonio perché non na avuto pietà di Rodolfo. La De Santis invece ringrazia Fortebbracci per i servizi resi alla giustizia, ma gli chiede che ora sarà un suo nemico perché è diventato un padrino della cupola mafiosa.
Beniamino consegna a Fortunato il fascicolo rubato al giudice De Santis nel quale si attesta che Tonio è l'assassino di don Calogero, ma il ragazzo uccide Beniamino, facendolo apparire come un suicidio motivato dal rimorso rlepr aver ucciso donna Rosangela.
La cupola mafiosa medita di uccidere la De Santis perché sta ostacolando le attività dell'organizzazione, ma Tonio proibisce loro di farle del male, con la scusa che sarebbe un errore eliminare un altro magiastrato. Intamto Vituzzo sta per essere trasferito lontano dalla Sicilia per via della sua collaborazione, ma durante una visita in carcere di Mimì, mandata lì da Tonio, lo uccide, trafiggendogli la schiena con uno spillone per capelli, venendo poi arrestata.
Durante la festa di compleanno di Antonia, Tonio, abbandonato da Carmela, resta sempre più colpito dell'azzurro bellissimo degli occhi dolci di Melina, le chiede di sposarsi con lui e lei sembra convinta, capendo che lui è il suo vero amore e non ha mai smesso di amarlo, sin da qiando l'aveva salvata da Rodolfo. Fortebbracci viene però chiamato dalla De Santis, che gli fa ascoltare la reslgistrazione in cui Vituzzo affermava che Fortunato era stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Santi e di Nicolas.
Durante la notte, Tonio, profondamente amareggiato, chiama la De Santis, dicendole che l'informatore della mafia è Trapanese, il più potente all'interno della procura. Inoltre decide di uccidere Fortunato nel sonno, ma quest'ultimo è sveglio e gli spara un colpo all'addome. Tonio, gravemente ferito, veiene portato via sull'autoambulanza. In quel momento la De Santis arriva sul posto e Fortunatosi giustifica con lei, dicendo che ha sparato perché pensava fosse un ladro. Il giudice allora dice che, anche se la uccideranno, è troppo tardi per loro, perché ci sarà il processo. Quindi la donna si allontana, mentre le auto arrivano a Villa Di Venanzio.