8. Chi mi ferma?

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La musica alta del locale mi rimbomba nelle orecchie, le forti luci colorate che si alternano mi provocano un forte mal di testa. Tutti attorno a me ballano, bevono, si baciano, o vomitano.
Io sono su uno dei pochi divanetti vuoti, a bere un drink, in cerca della mia prossima vittima.

"Ehi, bellezza! Come mai tutta sola?"
Un ragazzo, circa sui 20 penso, si è appena seduto vicino a me invadendo il mio spazio.

Ha dei bellissimi occhi verdi, e un sorriso che conquisterebbe chiunque. Il suo braccio destro ricoperto di tatuaggi mi salta subito all'occhio: non c'è neanche uno spazio libero.

La prima cosa che noto è una grande "X" rosso scuro. Accanto ad essa scorgo una bambina dai capelli lunghi che tiene in mano un grosso palloncino. Subito in alto invece c'è una data, 23.01.1973.

Tutto di lui mi incuriosisce.

"Odio la gente." Gli rispondo, in modo indifferente. "Sto bene solo con me stessa."

Vedo che i suoi occhi mi guardano incuriositi e il suo sguardo si fa più intenso di prima.
Facendo un mezzo sorriso, si avvicina sempre di più a me, sussurrandomi "sono Matthew."

Imitando i suoi gesti, a mia volta gli dico il mio nome. "Shai." e torno a bere il mio drink, come se nulla fosse.

"Perchè non andiamo in bagno un attimo?" Mi chiede con lo sguardo illuminato.
Senza dire niente, mi alzo dal divano, gli prendo la mano e ci avviamo verso il bagno.

Sono appoggiata a uno dei due lavandini quando lui inizia a baciarmi, prima lentamente e poi insistendo di più. Sento la sua mano giocare con la mia chioma di capelli rossi, attorcigliandoli alle sue dita.

Quando inizia a toccarmi ed è totalmente dipendente dalle mie labbra è il momento giusto.
Continuo a dargli veloci baci sul collo, con la mano destra gioco con i suoi capelli neri e morbidi, e con l'altra afferro dalla tasca dei miei jeans blu il mio "coltellino da borsetta".

Mi stacco dalle sue labbra, guardo intensamente i suoi occhi verdi che mi desiderano sempre di più, poggio lo sguardo sulle sue labbra carnose che bramano di posarsi sulle mie, e bruscamente colpisco la sua vena del collo con la lama.

Matthew, sanguinante, mi cade addosso con gli occhi ancora spalancati dalla sorpresa.

Lo scrollo da me con movimenti bruschi e lo getto sul pavimento nero, sporco di sangue. del mio lavoro.

Esco dal locale e inizio a vagare per un sentiero buio e deserto. Gli unici rumori che sento sono quelli dei miei passi leggeri sulla ghiaia, sono circondata da cespugli verde scuro e alberi altissimi, che si muovono tormentati dal vento.

Più ripenso alle mie 99 vittime più sono sicura che questa sono io.

Sono nata per uccidere, sono nata per diffondere terrore. Sono nata per essere temuta da ogni persona che mi sta attorno.
Mi sento immortale. Come se uccidendo acquistassi la forza di ogni mia vittima.

Nessuno mi fermerà mai.

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Holaa! Domanda: secondo voi devo fare capitoli più lunghi?

Scusate se non è bellissimo il capitolo 8, ma sono piena di cose da studiare che sto impazzendo e ho fatto il più possibile  per accontentarvi! 💕
Buona serataa, -azzurroceano

Shailander || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora