"You Are So Beautiful, Dayane.."

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Sono convinta che gli occhi abbiano iniziato a brillarmi appena fummo entrati nel parcheggio del più grande Toys Center di Los Angeles. Sapevo che Kendall mi stava guardando, e onestamente ero contenta di poter mostrare questo lato di me.

«Oddio, quanti giocattoli..!»

Esclamai con occhi increduli. Kendall si produsse in un ampio sorriso e mi si affiancò.

«Pronta per esplorare e divertirti, principessa?»

Mi prese la mano, ed intrecciò le nostre dita. Abbassai lo sguardo su quel gesto così dolce, e mi sentii arrossire.

«Kendall!!»

Dissi, a voce forse troppo alta.

«C'è Olaf!!»

Esclamai, poi trascinai Kendall con me fino allo scaffale con i peluche di Olaf, il pupazzo di neve.

«Lo vuoi?»

Mi voltai verso Kendall. Avevo il peluche fra le mani, e lo adoravo.

«Uhm...»

Sollevai e voltai il peluche per trovare il prezzo. 50$

«No, non lo voglio.»

Forzai un sorriso e riposi il gioco allo scaffale. Poi mi voltai e proseguii. Senti Kendall sospirare alle mie spalle. Poi si affiancò a me. Aveva preso il peluche.
Continuammo a girovagare ancora per il negozio per circa un'oretta.
•~~•~~•~~•

«È sbagliato.»

«No.»

«Si.»

«No.»

«Kendall, non puoi continuare a spendere tutti questi soldi per me.»

Ribattei. Kendall ingranò la marcia e alzò gli occhi al cielo.

«Dayane, chi sono io?»

Mi chiese.

«Ehm.. Sei un ragazzo fantastico, dolce, generoso, premuroso, gentile, educato??»

Lui rise, ed io mi sentii sciocca.

«No, almeno non solo, ma grazie.»

Poggiai la fronte al finestrino dell'auto.

«Sono un famoso cantante internazionale.»

Disse lui. Giusto...

«Non ho il minimo problema economico, quindi perché ti preoccupi?»

Continuò.

«Perche per colpa mia circa 1000 dollari sono andati a farsi fottere!»

Esclamai. Evviva la finezza!!
Kendall rise di gusto.

«È vero, ho speso circa 1000 dollari per te.. Ma non sono "andati a farsi fottere"!»

Rispose con un sorriso. Io, da parte mia, sapevo che avrei potuto protestare anche tutta la vita ma comunque le mie proteste non sarebbero state ascoltate e che quindi Kendall avrebbe continuato a spendere soldi per me. Mi ero ormai rassegnata. Più o meno.

•~~•~~•~~•

«Prendi pure tutti i libri che desideri, principessa!»

Esordì Kendall, quando varcammo la soglia per entrare nella libreria.
Quello fu il mio paradiso.
Mi divertii a frugare fra i vari scaffali, sfiorando ogni libro catturasse la mia attenzione. Mi immersi completamente in quello che, un tempo, era la mia salvezza, un ponte, una via di fuga verso un mondo che non uccideva, un mondo che non deludeva.. Un mondo che mi salvava.

You'Re Not Invisible To Me  ||Kendall Schmidt||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora