1 ANNO PRIMA:
Oggi sono uscita con Elya, ormai questa storia va avanti da quasi un mese che bello, non aspettavo altro, è da quando l'ho visto la prima volta in classe che mi ha subito attratta. Poi cavolo bacia da Dio, è bello e muscoloso per l'età che ha. Poi mi piace tanto come mi tratta e mi coccola, è sempre dolce con me, e fa anche morire da ridere, ha sempre la battuta pronta. Non posso dire che non sia fantastico.
Sta sera al ballo invernale di scuola però non verrà con me, andrà con la sua migliore amica che era rimasta da sola. Io sono con Christian, è solo un grande amico per me e niente di più.
'Driiiiin....Driiiiiin..... Driiiiiin'
Prendo il telefono, è Falcio.
"Amoreeeee"
"Oi Gre fra un ora vengo da te a prepararmi"
"Ok. Bella zia ti aspetto"
Vado velocemente a farmi la doccia, mi streccio i capelli che mi arrivano appena sopra il sedere. Esco, faccio in tempo a metterci la schiuma ed asciugarmeli che Ale è già qui.
"Oh Falcio che ti metti?" Mi chiede entusiasta.
"Non lo so è una festa in maschera per carnevale e sinceramente non ho un vestito. Mi sa che mi vesto da angelo e vado a colpo sicuro."
"Io mi sa che mi vesto da cat woman. Tipo leggins neri di pelle maglia l'era attillati e orecchie da gatto."
"Dai sta" "Io credo di mettere il tubino quello bianco con la scollatura a 'V' profondissima e i tacchi con i brillantini argento"
"Cavolo sul semplice insomma ahahha. Dai che sta sera facciamo colpo. Si va!"
Falcio, beh io, devo uscire con Elya, quindi eviterei di far colpo su qualcun'altro. Approposito, siccome voglio bere tienimi d'occhio, non si sa mai ahahah. "
"Certo Falcio, a meno che io sono messa peggio di te ahahah"
Sappiamo già come andrà a finire la serata e infatti ci scambiamonuno sguardo complice e scoppiamo a ridere.
Ci vestiamo e devo dire che siamo proprio delle fighe da paura, Ale da quant'è attillata pare nuda e devo dire che gli dona, io ho questo tubino striminzito che arriva appena sotto il sedere, una scollatura profondissima che mette in mostra tutte le mie curve e il piercing all'ombelico.
Tacchi a spillo e trucco per niente leggero. Rossetto argento brillantinato e occhi con ciglia finte mascara per me e rossetto, occhi neri con naso e baffi da gatto per Ale. Siamo pronte.Con un clacson ci richiamano i nostri accompagnatori, Chri e Luke.
Cavolo quanto sono belli pure loro. Christian ha la giacca nera e il papillon dello stesso colore del mio vestito. Sta davvero bene così, gli risaltano i suoi capelli biondo scuro quasi castano e gli occhi marroni e verdi.
Mi saluta con un bacio sulla guancia e mi fa salire in macchina, nei sedili dietro si trovano Luke e Ale.
Pochi minuti e arriviamo a scuola, già c'è un sacco di gente e non so dove entreremo tutti in quella palestra.
Non facciamo neanche la fila perché siamo della scuola, saliamo le scale e siamo in pista. È arredata benissimo, tutta piena di palloncini, tantissimi colori ovunque e maschere che penso no dal soffitto e attaccate alle pareti, il palco sopra elevato con il dj che già mette la musica. Poi c'è il paradiso. Il bar.
"Raga io vado a bere, volete qualcosa?"
"Si veniamo anche noi" Chri mi risponde per tutti.
"Ehi bellezza cosa vuoi che ti verso?" ha uno sguardo un po troppo malizioso il barista, ma io sto al gioco. Quindi mi appoggio al bancone con le braccia e dalla scollatura si vede anche troppo "quello che vuoi tu tesoro. Solo qualcosa di forte." Si morde e si lecca il labbro, che ridicolo.
Dopo aver preso tutti da bere andiamo al centro della pista e iniziamo a ballare di gusto.
Mi scolo il bicchiere e lo butto per terra, sento già l'alcol bruciarmi dentro.
Continuo a ballare con Ale e ci strusciamo una addosso all'altra. Abbiamo gli occhi di tutti puntati su di noi e questa cosa non mi dispiace. Visto che fino a poco tempo fa ero la sfigata di turno che nessuno si cagava.
Attorno a noi si è formato un cerchio di morti de figa che ci guardano sbavando mentre sculettiamo. Piano piano si avvicinano e iniziano a strusciarsi addosso a noi. Ora è troppo. Provocare mi piace ma poi basta. Mi piace solo vedere come i ragazzi cascano come pere cotte appena vedeno due tette e un culo.
Ci allontaniamo e non vediamo neache più Chri e Luke. Andiamo al bar e ci scoliamo altri 2 cocktail. Mi sta salendo la botta visto che non reggo niente e in poco tempo inizia a girare la stanza e le persone, le orecchie timbombano e non so come ancora riesco a stare sopra questi tacchi. Non riesco neanche a riconoscere le persone attorno a me, non riesco a controllare quello che faccio e dico. La mente mi dice una cosa, il corpo ne fa un altra.
"Oh Ale io mi tolgo i tacchi non voglio fare figure di merda, li levi anche te?"
"Si mi danno solo fastidio."
Mi sto slacciando il cinturino e sono chianata, sicuro mi si vedrà tuto il culo, ma pace.
"OH MA CHE CAZZO FAI!" mi tiro su di scatto urlando appena mi rendo conto che sto deficiente mi ha toccato il culo.
"Beh sai mi sono trovato tutto questo ben di Dio qui davanti e io sono un maschio."
"Ok" sbiascico e cerco di tirargli uno schiaffo che però va a vuoto. Non riesco neanche a connettere il cervello e a cercare di formulare frasi sensate.
Mi prende per un polso e con sguardo malizioso il ragazzo mi trascina letteralmente in mezzo alla pista. Non riesco neanche più a ballare, mi gira tutto attorno, non riesco a capire chi sia questo davanti a me.
Mi mette una mano sulla nuca, si avvicina a me è mi sussurra all'orecchio "Bellezza io sono Matt, tu come ti chiami?"
"Greta" gli urlo per sovrastare la musica.
Mi sono aggrappata a lui per non cadere, non ci sto capendo più un cazzo e questo tipo, anche se bello, biondo e tatuato non mi piace per niente. Voglio andarmene ma sono sola, non conosco nessuno della gente attorno a me.
Speriamo che Elya non mi veda cazzo sarei nei guai, a me non piace questo è solo un bel figo, mi sembra almeno, che mi si struscia addosso."Piccola lo sai che mi fai impazzire?!" Mi bacia di colpo e io non riesco a staccarmelo di dosso, sono troppo incosciente, sto anche per svenire. L'ultima cosa che vedo dietro questo ragazzo avvinghiato a me di cui non ricordo nemmeno il nome, è Elya.
___________
Dove cazzo sono? Non è la mia camera, ne quella di Ale.
Porca troia che mal di testa, non riesco nemmeno ad alzarmi. Come sono finita qui?
Non dirmi coscienza che questa è la Camera di un ragazzo con cui sono andata a letto ieri sera dopo la festa, perché non ricordo niente.
Mi giro su un fianco e prendo il telefono, sono le 11.30 di domenica mattina.
Da quant'è che sono qui?
Mi faccio forza e scendo dal letto, addosso ho una maglietta enorme, sicuro da uomo e il suo odore mi ricorda qualcuno.. oddio. Elya. Sono sicura è il suo odore.
Cerco i vestiti di ieri sera, ci sono tutti tranne le scarpe, non so dove l'ho messe. E poi chi mi ha spoiato? Mi ha portato qui Elya?
Forse ero troppo ubriaca per tornare a casa. E mamma chi l'ha avvisata? Sono proprio nella merda. Speriamo almeno che ieri sera non sia successo niente.
Sto per uscire dalla camera, ma la porta si apre lentamente e vedo Elya, bello come il solito anche di prima mattina.
"Buongiorno El" dico sbiascicando e facendomi spuntare un sorriso sulla bocca."
"Buongiorno" ha lo sguardo freddo e incazzato, la voce dura e seccata. Come se non vorrebbe vedermi.
"Ehi che hai?" gli accarezzo la guancia, ma lui mi prende la mano e la leva dal suo viso, si allontana subito da me, e appoggia il vassoio con la mia colazione sul comodino.
"Cosa ho? Hai pure il coraggio di chiedermi cosa ho?"
Non capisco perché sta reagendo così. Cosa ho fatto? Se mi ha portata qui si vede che ero ubriaca e che si è preso cura di me. Vero?^Lo sai Greta che non è così. Hai combinato qualcosa di grosso e non vuoi ricordarlo. Lo sai anche tu.^ coscienza del cazzo sta zitta.
"Bene ora ti spiego tutto Greta. Vuoi sapere perché sei qui? Cosa è successo ieri sera? Vuoi sapere anche questi spacchi sulla mano e il livido sullo zigomo come ho fatto a procurarmeli?"
Annuisco spaventata. Neanche avevo fatto caso al livifo sul suo viso.
"Bene. Allora, ieri sera ti cercavo da tutte le parti per farti la famosa proposta di fare una cosa seria con te. Ho perso le ore per trovarti. Poi ti ho visto, davanti a me. Tutta mezza nuda, sembravi una puttana. Ti stavi baciando e strusciando con un biondino tatuato del cazzo che ti stava strizzando il culo. Quando mi hai visto sei svenuta. E non so neanche io perché, ti ho preso di peso, ti ho portato fuori dalla palestra e ti ho caricato in macchina."
Mentre lo ascolto mi mordo forte il labbro per non scoppiare a piangere ma ormai qualche lacrima e già scesa.
Lui stringe la mascella e i pugni pieni di graffi. Mi guarda dritto negli occhi per farmi capire tutto quello che prova e che ha provato ieri sera. Mi sento una merda porca troia. Tutto quello che desideravo era stare con lui e ho rovinato tutto. Mi ha pure portato a casa sua e mi ha accudito come una bambina. E io gli ho fatto tutto questo.
"Poi te pensa Greta, quanto sono stato idiota. Sono rientrato in palestra, ho cercato quello stronzo pezzo di merda che ha approfittato di te. Lo volevo gonfiare di botte per aver toccato la mia ragazza. L'ho menato così tanto che probabilmente gli ho rotto il naso e mi sono procurato tutte queste ferite, solo per te lo capisci. A te invece non te n'è fregato mai niente di me e di noi. Ti ho portato a casa, ti ho lavato e cambiato, ti ho messa nel mio letto e dormito accanto a te, per paura che sta notte potevi star male. Te pensa che idiota che sono stato. Ti stringevo a me questa notte perché ti agitavi in continuo. Poi ti sei svegliata e sei corsa in bagno per vomitare ed io ero li, a tenerti i capelli e starti accanto. Ho fatto tutto questo perché ti amo, ti amo dalla prima volta che sei entrata in classe. Ho subito pensato che tu dovevi essere mia, mia e di nessun altro. Ho fatto di tutto per stare con te, non puoi neanche immaginare. Tu invece di tutto questo non ti ricordi un cazzo. Perché non te ne frega un cazzo. E forse neanche volevi stare con me. Forse ero solo un tuo passatempo. Mi fai schifo e non pensare che torni tutto come prima. Non pensare che ti perdono e che torno da te. Non lo farò mai."
A queste parole mi si blocca il fiato e inizio a piangere a dirotto e a singhiozzare non riesco a fermarmi. Mentre lui con gli occhi lucidi mi punta il dico contro dicendomi tutto quello che ora pensa di me. Mi sento una totale merda, una stronza, un approfittatrice. Ha ragione, faccio schifo.
Si sentono solo i nostri respiri strozzati finché non rompo questo assoluto silenzio "Hai ragione faccio schifo. Mi faccio schifo anche da sola. Sono un totale fallimento. Scusami se hai creduto in me. Se ti sei innamorato di me. Io non riesco a rendere le persone felici. Meriti di molto meglio."
Prendo la mia roba è corro in strada piangendo.~~~~~~~~~~~~~~
Bel casino era successo tra El e Gre.🙊
E perché ora sono tanto legati?😍Vi ringrazio tutti per aver continuato a leggere questa storia💕
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Sempre Qualcosa Di Più
Romance*TRATTA DA UNA STORIA VERA.* Greta, una ragazza che vive a San Francisco ha appena iniziato il suo terzo anno di liceo e le cose non gli vanno affatto per il verso giusto. Il ragazzo che amava l'ha lasciata poco prima dell'inizio della scuola, ma...