Hope
Una fastidiosa luce proveniente dalla finestra mi fece riprendere dal profondo sonno in cui ero caduta.
Mi accorsi poi che era semplicemente un debole raggio di sole che oltrepassava le tende aperte.
Con i muscoli ancora leggermente intorpiditi, mi guardai intorno.
Sentii un peso sullo stomaco, scoprendo poi che era il braccio di Harry, che ancora dormiva beatamente.
Le immagini della sera precedente si susseguirono nella mia mente come le scene di un film, dandomi la sensazione di rivivere tutto dall'inizio.
Una frase scontata come 'è stata la notte più bella della mia vita' era tutto ciò che mi sarebbe venuto in mente, se mai qualcuno mi avesse fatto delle domande inerenti a quella notte.
Dire che Harry era stato dolcissimo sarebbe altrettanto scontato.
Ma, infondo, qualsiasi cosa lo sarebbe stata.
Perché, si, era stata una notte talmente perfetta da sembrare quella di un Film.
Ogni sguardo, ogni parola sussurrata, ogni sospiro o gemito, ogni cosa era stata dannatamente perfetta.
Mi ero sentita al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta.
Sorrisi inconsciamente, al pensiero di un Harry che mesi fa mi terrorizzava, mentre adesso le sue braccia erano come una casa per me.
Una casa calda, accogliente, sicura.
I miei occhi si posarono allora sul meraviglioso ragazzo steso accanto a me.
I ricci gli ricadevano morbidi sulla fronte, le labbra leggermente dischiuse, il tutto adornato da una tenera espressione da bambino.
Perché nel sonno non si pensa a nulla. Anzi, molte volte sono i sogni stessi che ti portano in un altro mondo, dove tutto va come desideri.
Harry ne aveva passate tante.
Alexandra, nel lontano inizio dell'anno, mi aveva raccontato tutto.
Mi sentii in colpa, in un certo senso.
Perché, infondo, non mi ero mai soffermata su ciò che provava davvero Harry, etichettandolo sin dall'inizio come un ragazzo pericoloso da cui stare alla larga.
Infondo, non gli avevo mai dato una vera possibilità, costruendomi un muro di costante paura.
Infondo, non gli avevo mai chiesto un semplice 'come stai oggi?'.
Infondo, non era lui l'unico ad aver sbagliato.
Ma ciò che aveva fatto lui era tutto un altro paio di maniche.
Ma, soprattutto, apparteneva al passato ormai.
Io lo avevo perdonato.
O meglio, lui si era fatto perdonare.
Se l'era sudato, il mio perdono.
Mi aveva fatto capire davvero quanto ci teneva a me, mi aveva dimostrato quanto davvero era cambiato.
Con la sera precedente, ci eravamo inconsciamente buttati tutto alle spalle, e definitivamente.
Avevamo segnato un nuovo inizio.
In un angolo remoto del mio cuore, mi piaceva pensare di aver riportato sulla retta via un ragazzo che stava intraprendendo quella sbagliata.
Ovviamente però, nel cuore di Harry c'era da sempre stato del buono.
Sarebbe uscito comunque, prima o poi.
Il mio contorto cervello aveva partorito una strana teoria. Avevo una sorta di convinzione del fatto che Harry fosse sempre stato davanti ad un bivio: buono o cattivo?
Come già detto, la risposta adesso non poteva altro che essere positiva.
Finalmente, avrebbe prevalso la sua parte buona.
Che poi, se proprio vogliamo andare a fondo, tutti abbiamo una parte buona e una cattiva.
Tutti, nella vita, ci poniamo quella stessa domanda.
Siamo a noi a scegliere quale deve prevalere.
Harry, però, aveva un passato alle spalle davvero difficile.
E, allora, non c'è da stupirsi se abbia intrapreso una strada sbagliata.
-Basta pensarci- dissi, senza volerlo, a voce alta.
E avevo detto bene.
Qualcosa si mosse vicino a me.
Riportai il mio sguardo su Harry, scoprendo due iridi verdi fissarmi intensamente.
-Buongiorno- disse poi, con la voce ancora impastata dal sonno.
Sorrisi intenerita, vedendolo strofinarsi gli occhi come un bambino.
-Hey- risposi, per poi ristendermi con la testa sul suo petto.
Harry passò delicatamente una mano fra i miei capelli, scese sulla spalla e infine si dedicò alla mia schiena ancora nuda.
Continuammo così per qualche minuto.
Lui che mi accarezzava ed io che, quasi quasi, stavo per addormentarmi di nuovo sotto le sue carezze ed il ritmo regolare del suo cuore.
-E' stata la notte più bella della mia vita-
Come c'era d'aspettarsi, la frase che uscì dalla sua bocca non poteva essere altro che un classico.
Sembrò riprendersi per un attimo da quello stato di tranquillità, muovendosi freneticamente per finire, alla fine, con il suo corpo a sovrastare il mio.
-Non ti ho ancora chiesto perché stavi piangendo, ieri-
La mano che mi sfiorava delicatamente la guancia mi impedì per un attimo di pensare lucidamente.
Recuperai velocemente il controllo di me stessa, cercando una scusa plausibile per non fare il nome di Drake.
Harry era cambiato, si, ma con me.
Avevo la netta sensazione che, con il resto del mondo, non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da nessuno. Così come non si sarebbe certo risparmiato con Drake.
-Volevo sperimentare il trucco colato- risposi, sbattendo la ciglia con un'aria fintamente innocente.
Gli stampai poi un casto bacio sulle labbra, sperando di sviare la conversazione.
-Mh, okay- un piccolo bacio venne depositato sul mio naso, che d'istinto arricciai. -Adesso riformulo la domanda e tu mi dici la verità-
Spalancai gli occhi, visibilmente in difficoltà.
-Promettimi che non ti arrabbierai- farfugliai, perdendomi in quelle iridi verdi che mi fissavano insistentemente.
-Non voglio mentirti piccola, sai che non posso promettertelo-
Apprezzai la sua sincerità, maledicendo contemporaneamente le mie scarse doti da mentitrice.
-Drake non è stato molto carino nei miei confronti- borbottai, distogliendo lo sguardo. -E, non so, sono semplicemente scoppiata. Ho capito di aver perso solo tempo, di essermi solo illusa e di essermi fatta illudere a mia volta. Tutti qui Harry, non voglio che ti immischi con lui. Non merita nemmeno la tua attenzione, è solo uno stupido-
Harry, che appena sentito il suo nome aveva assunto un espressione furiosa, parve calmarsi leggermente con le mie parole.
-Quel coglione- sibilò, a denti stretti.
Mi ritrovai a pensare al fatto che, di Harry, mi era mancato anche quel suo lato aggressivo.
-E' un capitolo chiuso ormai, ho di meglio a cui pensare- usai un tono di voce vago, lasciando invece intendere quanto stessi palesemente alludendo a lui.
Harry lo capì, reggendo il gioco.
-Ah, hai di meglio a cui pensare?- in un nano secondo le nostre labbra si trovarono a pochi millimetri di distanza. -E sentiamo, perché non mi fai un esempio?-
-Uhm, Alexandra e Niall.. Oppure Louis, è davvero un tipo a posto-
Non so come, riuscii a non scoppiare a ridere come una forsennata.
-Louis?- chiese Harry, inarcando un sopracciglio assumendo una finta espressione indignata.
Io, in risposta, annuii vigorosamente.
Il sorriso malizioso che, successivamente, mi rivolse Harry, fece tingere le mie guancie di rosso.
-Qualcuno qui potrebbe essere geloso-
Non ebbi neanche il tempo di pensare ad una risposta ad effetto, che due morbide labbra si poggiarono sul mio collo.
Chiusi gli occhi, infilando una mano fra i suoi ricci.
Sospirai, quando la scia di languidi baci continuò lungo la mia spalla.
Mi morsi il labbro inferiore, notando il ragazzo sopra di me abbassare lentamente le coperte, scoprendoci quasi del tutto.
Fece per dire qualcosa, ma una voce ci fece riprendere.
O meglio, fece sobbalzare me e sbarrare gli occhi ad Harry.
-Harold Edward Styles, cosa accidenti sta succedendo qui?- sbraitò Anne, scomponendosi per la prima volta nella sua vita.Heilà ragazzuole,
Manca poco alla FINE della storia.
Ebbene si ci sarà solo un altro capitolo e poi l'epilogo. Piango.
Bando alle ciance non voglio dilungarmi troppo, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e della storia e niente Ciaoooo.Bacioniiiii
Grace.
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BAD OR GOOD?
FanfictionGià da tempo ormai, Harry aveva fatto capire chi era agli studenti della Holmes Chapel High School. Al primo anno era lo sfigatello preso di mira dai ragazzi più grandi. Al secondo era un ragazzino che iniziava a ribellarsi. Al terzo era il brutto...