Segreti Nascosti

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-"in verità no, ma non volevo chiederlo a te perchè mi sembra di sfruttarti.... tu sai così tante cose che mi fai sentire stupida... sei il più bravo e vorrei che mi spiegassi cosa sta succedendo ma....
-"Non devi temere, finché ti starò vicino non devi avere paura....
Si era creata una bella atmosfera.. sembrava che fossimo amici da un sacco di tempo.
-"grazie mille
-"in verità non so bene cosa stia succedendo, ma secondo me tu hai qualcosa che loro vogliono a qualsiasi costo.. hai qualcosa di prezioso che ha a che fare con l'alchimia?? Tipo un libro, un diario, un disegno, un oggetto? Dimmi tutto quello che hai, così ti posso aiutare"
Ci pensai a lungo finché non entrò la cameriera con i nostri piatti: due ciotole di riso con la carne e le verdure e due bottiglie di vetro, coca cola e sidro di mele.
Incominciammo a mangiare, era tutto buonissimo!!
Poi risposi alla sua domanda
-"non credo che ci sia niente a casa mia sull'alchimia, anche perché invece di attaccarmi e fare dei casini avrebbero potuto rubarlo senza problemi.
-" Non so cosa potrebbe essere...
Ritornò la cameriera con altri piatti: pollo con mandorle, del sushi, sashimi e un onigiri.
L' Onigiri lo dividemmo in due, era a forma di cuore... era buonissimo anche quello, dentro c'era il tonno.
Non parlammo più del discorso di prima, ma Incominciammo una conversazione per stringere di più il nostro rapporto.
-" quindi tu sei italo-giapponese?? Deve essere bello! Puoi insegnarmi qualcosa?
-"va bene , ma prima voglio sapere di più su di te... dove hai imparato l'alchimia del fuoco??
-" in verità me l'ha insegnata mio padre, ma non è completamente corretta, perché dice che qualcuno ha un tatuaggio formato da cerchi alchemici che dovrebbe darmi più potere se messo insieme al mio cerchio
-" davvero? Ma sai da che cosa è formato l'anello di tuo padre?? Perché quando siete arrivati la prima volta a casa mia l'ho notato subito...
-" pietra filosofale...
Quella parola mi fece rabbrividire, vidi che il viso di Luca era diventato cupo e bianco... così cambiai discorso.
-"ti piace??
-"che cosa??
-"il cibo, vedo che l'hai finito prima di me, però con le bacchette fai fatica..ahahahahaha è così buffo guardarti...
-"ahahahahahhaah è proprio vero, non ho capito come si impugnano
Scoppiammo in una risata comune, aveva un modo strano di ridere, però era bello!
La cameriera rientrò chiedendoci se volevamo qualcos'altro.
Io dissi di no, mentre Luca chiese un bicchierino di saké. Appena se ne andò gli dissi che era alcolico, e che era composto la maggior parte da alcol.
Mi disse che voleva provarlo.
Arrivò quasi subito, la cameriera pose il bicchierino davanti a me e se ne andò.
-"se vuoi sentilo
-" no grazie, l'avevo già sentito e devo ammettere che non mi piace tanto
Gli diedi la tazzina e vidi che lo ingoio tutto d'un fiato.
Vidi che Incominciò ad arrossarsi ed ad avere caldo.
Così lo portai fuori dopo aver pagato.
Diceva cose strane.
-"era proprio buono quel vino. Hic
-"guarda che è un liquore
-"eh e io cosa ho detto Hic
Sì vedeva che era ubriaco fradicio, così lo portai al Parco Ducale per fargli prendere un pó d'aria fresca.
Appena arrivati ci sedemmo in una panchina davanti al lago.
Vidi che guardava basso e d'un tratto rispose alla domanda del ristorante.
-"la pietra filosofale di mio padre è creata con le vite umane, una volta gli avevo chiesto come aveva fatto a procularsela, ma lui mi disse solo che era stato un caso e che non voleva parlarne.
Vidi che i suoi occhi si riempiono di lacrime e poi disse
-"non voglio essere figlio di un assassino, che gioca con le vite umane solo per arricchirsi
Da quel momento Incominciò a piangere. Non l'avevo mai visto in quello stato.
Mi dispiaceva per lui, non sapevo che questa cosa lo tormentasse così tanto, mi faceva pena.
Lo abbracciai e mi misi a piangere insieme a lui.
Sentì il suo cuore che batteva sul mio petto, mi strinse forte, fortissimo quasi non riuscivo a respirare ma non mi importava.
Ci avvicinammo al lago, per bagnarci un pó la faccia visto che li vicino c'era una fontana
Vidi che mi prese la faccia e si avvicinò piano piano al mio volto,  forse diventai rossa.
Le nostre labbra stavano per incontrarsi quando il guardiano ci gridò di uscire dal parco perché stava chiudendo.
In quel momento presi paura e spintonai Luca nel lago, non feci apposta.
-"la ringrazio signorina Giustizia, adesso sento il fresco
-"oh scusami, davvero, non l'ho fatto apposta
Uscimmo, misi la mia sciarpa sul suo collo altrimenti avrebbe preso un bel torcicollo.
-"grazie per questa magnifica serata, figo di fuoco
In quel momento gli schioccai un bacio sulla guancia bagnata.
Diventò rosso e poi le nostre strade si divisero.
Io tornai a casa con l'autobus e lui a piedi.

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