20 Febbraio, inverno.
Quello era il primo giorno di sole dopo una settimana d'incessante pioggia.Nonostante il vento freddo che soffiava sul tetto dell'ospedale, i caldi e deboli raggi del sole raggiungevano la pelle esposta del suo viso riscaldandola. Era ormai passata un'ora da quando Haru era sgattaiolata fuori dalla sua stanza e aveva raggiunto il tetto per una boccata d'aria. Se ne stava sdraiata sul pavimento a braccia spalancate godendosi la pace assoluta, fino a quando l'elicottero dell'ospedale iniziò ad avvicinarsi alla pista di atterraggio. È meglio ritornare prima qualcuno mi veda, pensò mentre si rimetteva in piedi e si ripuliva i pantaloni dalla polvere. Inevitabilmente,quando rientrò in ospedale, una delle sue infermiere la vide.
"Quante volte ti ho detto che non puoi uscire dall'ospedale?! E per di più da sola!"
Haru alzò gli occhi al cielo e si avvicinò al bancone "Mi annoiavo,avevo bisogno d'aria. Sto bene."
"Apri la finestra la prossima volta che hai bisogno di cambiare aria."
"Non è esattamente la stessa cosa!"
"A dire il vero, giudicando il colore del tuo viso, non sembri star bene!"
Haru si voltò verso la voce maschile che proveniva dalla sua sinistra e si ritrovò di fronte ad un ragazzo dai capelli neri così come gli occhi. Aprì la bocca per rispondergli a tono. Chi si credeva di essere per intromettersi negli affari altrui? Mail ragazzo aveva ragione, in quel momento Haru iniziò a sentirsi poco bene e la stanza cominciò a girare e iniziò a sentirsi sempre più debole fino a quando non perse i sensi. Il ragazzo riuscì a prenderla al volo prima che cadesse a terra e l'infermiera li raggiunse. Controllò se ci fosse ancora battito in Haru. Era ancora lì, fortunatamente. Un altro infermiere arrivò con una barella, prese Haru in braccio e l'adagiò lentamente sul lettino e la trasportò nella sua camera in modo che potesse riposare e riprendere i sensi.
"Cosa le è successo?" chiese il ragazzo ancora un po' scosso dall'accaduto.
L'infermiera ritornònella sua postazione dietro il bancone e prese una cartella medicatra le mani.
"Deve essersi stancata troppo prima. Qualche ora di riposo, una flebo e ritornerà ad essere la spina nel fianco che è! Lei invece, Jeon Jungkook, cosa è venuto a fare?"
"Riabilitazione alla caviglia, l'ho rotta qualche mese fa!"
"Ah giusto,riabilitazione! Mi segua, la palestra è da questa parte!"
Jungkook iniziò a seguire l'infermiera nella direzione opposta rispetto a dove Haru era stata portata e prima di girare l'angolo, si voltò e guardò verso il corridoio con un po' di preoccupazione. Lei ha detto che starà bene.
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One Fine Day
FanfictionHaru ha 19 anni e una malattia mortale. Ha speso quasi dieci anni della sua vita in un ospedale e non ha mai avuto la possibilità di vivere davvero come una comune ragazza. Jungkook ha 19 anni ed è un idol. Tra impegni, prove e viaggi oltreoceano ha...