Capitolo 5

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"Brutta stronza apri subito" urla Cameron fuori la porta.
Dio santo, cosa faccio? Sto ridendo troppo ma ho l'ansia per cosa possa succedere, mi sto anche pisciando addosso.
"Non lo farò" gli rispondo ridendo.
"Invece sì, oppure la sfondo, decidi" dice con tono duro.
"No, prometti di non farmi del male e ti apro"
"Non ti prometto un cazzo" urla di nuovo.
Ma non perde la voce?
"Allora non ti apro" gli rispondo mentre stringo le gambe.
Mi sto pisciando addosso, ora la faccio per terra, cazzo.
"Va bene, non ti farò un cazzo ora apri questa porta di merda"
Apro o non apro? Apro o non apro? Ok apro, solo perché devo andare al bagno.
Appena apro mi spinge sul letto e inizio ad urlare.
"Brutto schifoso maniaco, levati" urlo mentre cerco di spostarlo dal mio corpo.
"No, muta. Devi stare muta, capito?" mi fa quasi paura in questo momento.
"Ti prego, ti piscio addosso se non ti levi" parlo piano.
Non mi faró mettere i piedi in testa da un maniaco.
"Dopo finisco, va a pisciare brutta stronza"
Sì certo, è proprio convinto. Scappo al bagno e mi ci chiudo dentro.
Dopo aver fatto i miei bisogni, mi do una specchiata ed esco senza far rumore.
"Eccoti" mi prende e mi spinge nella camera degli ospiti, dove dovrebbe dormire lui.
"Lasciami" sputo infastidita.
"Non ti lascio" sento il suo fiato sul mio collo.
"Lasciami, ora" dico mentre continuo a dimenarmi.
Continua a leccare, mordicchiare il mio collo per poi avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra. Mentre si sta per avvicinare gli sputo in faccia e scappo nella mia camera e chiudo a chiave.
Prendo il telefono, cuffie, play alla musica per non sentire le sue urla e così, mi addormento crollando fra le braccia di Morfeo.
---
Mi sveglio all'improvviso e sento dei suoni bassi, mi rigiro nel letto e noto che ho dormito con le cuffiette, cazzo avrò il telefono scarichissimo. 13%. Lo metto in carica e decido di farmi una bella doccia, oggi è una bella giornata, la scuola è finita e vado a fare una bella passeggiata. Sono le 9 del mattino ed è presto.
Dopo essermi docciata, asciugo i capelli e mi vesto con un pantaloncino di jeans, una canotta nera e delle vans nere. Fa abbastanza caldo, raccolgo i miei capelli in una coda alta e mi trucco con un po' di mascara.
Scendo in cucina per fare colazione, vedo Cameron mezzo addormentato mentre legge un foglietto.
"Per te" dice all'improvviso.
Mi avvicino piano e prendo il foglietto per poi leggerlo.
"Alicia, io e Gina siamo andati al lavoro e torneremo tardi. Ho lasciato dei soldi sul piccolo frigo. Se hai fame, ordina una pizza, anche per Cameron. Baci dal tuo papà"
Butto il foglietto e prendo delle brioche confezionate con del latte. Mi siedo e inizio a mangiare.
"Comunque ti odio a morte" parla il maniaco.
"Non immagini io quanto ti odio" rido.
"Non mi interessa, non parlarmi"
"Allora perché mi parli se non vuoi mie risposte?" gli dico stranita.
"Beh, fanculo"
"Chi capisce gli uomini è grande!" esclamo ed alzo gli occhi al cielo.
"Non farlo" mi prega.
"Cosa?" alzo di nuovo gli occhi al cielo.
Certo che questo ragazzo è abbastanza strano.
"Questo" mi imita alzando anche lui gli occhi al cielo.
Rido, non posso fare a meno di immaginare quella scena.
"Cazzo, non ridere" sbotta infastidito e va di sopra senza avvisare.
Beh, anch'io non avrei avvisato, che cretino che è.
Salgo in camera per riprendere il mio telefono, spero si sia caricato almeno un po'.
Arrivata in camera e vedo Cameron nella mia camera fissare la foto nel piccolo quadro.
"Cosa cazzo ci fai qui dentro? Ti ho detto esplicitamente di non entrare senza il mio permesso" urlo spingendolo.
"Calmati bambola, chi è quella persona?"
"Fatti i cazzi tuoi, esci immediatamente" urlo mentre cerco di non piangere. Non devo crollare, non devo. Va via e sbatto la porta per poi riversare tutte le lacrime nel cuscino. Odio i pensieri, odio sapere che è solo colpa mia. Voglio mia madre,cazzo.
Chiamo Claire e Anne, è da tanto che non le sento, non si sono degnate neanche di inviarmi un messaggio, meglio non pensarci. Avvio la chiamata e parliamo del più e del meno, di Cameron e Gina e della noia che provo in questo momento. Alla fine abbiamo preso appuntamento per Sabato, mancano solo due giorni e le incontro.
E

sco dalla stanza e noto che non c'è nessuno, inizio a fare un po' di pulizie, la mia passeggiata è andata a farsi fottere.
Dopo quasi due ore decido di andare al supermercato per comprare del cibo, sperando sia ancora aperto. Chiudo la porta e mentre mi giro per camminare...

#SPAZIODIROBS.

eeeeeellà, quinto capitolo. sono le 4:31, scusatemi tanto ma di tempo ne ho solo la notte. Spero vi piaccia, commentate e stellinate. Un bacio,robs.♡
Mi faccio perdonare con questa bellissima foto, no?♡

♡Mi faccio perdonare con questa bellissima foto, no?♡

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Il mio fratellastro. ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora