Terzo Capitolo

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"Hai fame, sete, vuoi dormire, guardare un film, fare una passeggiata o altro?"
"Vorrei passare un po' di tempo con te"
Gli si illuminarono gli occhi,sembrava aspettasse quelle parole da una vita.

Volevo ricominciare con lui,se stava male ed era depresso era solo colpa mia. Non avevo mai dedicato un po' del mio tempo a lui, non sapevo più cosa gli piacesse, quali fossero i suoi hobby, non sapevo neanche quale persone frequentasse. Ero stata morta per troppo tempo.

"Oggi andiamo alle giostre ti va?"
"Oddio,certo!" disse quasi esaltato.
Mi avvicinai a lui, quasi con paura che mi potesse fare male appoggiò le sue mani sui miei fianchi. Fu una sensazione strana, come se mi stesse sfiorando le ossa, da tanto che ero magra, la mia corporatura esile non era nemmeno 1/4 della sua che era massiccia e muscolosa.
Ci abbracciamo e quello fu un nuovo inizio, almeno così speravo.

Verso le 20:30 cadde il buio e decidemmo di andare in periferia dove c'era il Luna Park, non era sicuramente degno di quel nome. Non stavo tanto bene ma Alex voleva divertirsi provando tutte le giostre.

Proposi di andare sulla ruota panoramica che era l'unica cosa bella e tranquilla.
Quando iniziò a girare mi avvicinai a lui e lo presi per mano appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Il telefono gli squillò e lui non rispose ,in due minuti aveva squillato per ben tre volte, alla quarta ero esausta: gli presi il telefono di mano e risposi io.

Era una ragazza che non mi lasciò il tempo di parlare.
"Ehi, senti scusa per come è finita sabato in discoteca, mi piaci un casino, ma non me la sentivo"
Non dissi nulla, ero troppo confusa. Chiusi la telefonata, lui si era già allontanato da me di qualche centimetro.
"È solo un'amica" disse.
Trascoremmo i restanti minuti in silenzio.

Quando finì il giro io scesi e feci per andarmene.
Cercò in tutti i modi di fermarmi, ma non poteva impedirmi di andare via, soprattutto in una situazione come quella.

Ma da quando lo avevo perso?
Ma come dargli torto, avere una ragazza sempre in ospedale, stare sempre attento che non faccia qualche cazzata. Ovvio che dopo un po' non provi più amore.
Mi sentivo illusa.

'Dove vado ora?' A casa mia di certo non potevo tornarci. Ripensai alle parole di quella ragazza e mi percosse un brivido, gli occhi mi si fecero lucidi e la vista si offuscò.
Decisi di andare da un mio amico. Era lontano due isolati e fui costretta a farmeli a piedi.
Arrivata bussai, mi aprì lui che era già in pigiama.
"Ti ho svegliato?" "Tranquilla, ma non eri all'ospedale?" "Non sei aggiornato per bene"
Ci abbracciammo e aveva un profumo...familiare.

FLASHBACK

Entro nel Pub, vado verso il bagno per darmi una sistemata al trucco e ai capelli. Appena apro la porta me lo trovo davanti,ancora quel tipo..che cazzo.
"Ehy bella" "Evapora" "Calma, voglio solo fare amicizia" "Io no" "Ma perché fai la fredda?" "Sono così" "Non è vero"
Mi abbraccia, all'improvviso e io mi sento come avvolta dal suo profumo. Dopo pochi secondi prova a staccarsi ma io rimango come attaccata al suo petto. 'Ci sto troppo bene' pensai ad occhi chiusi. "Menomale che eri fredda" Mi allontano imbarazzata mentre le guance iniziano a prendermi fuoco.
"Sei stupenda"

FINE FLASHBACK

Dopo una lunga chiacchierata in cui ho parlato solo io, lui si avvicinò a me, mi prese il viso fra le sue calde mani e mi dette un bacio sulla fronte.
"Tranquilla, a te lui ci tiene vedrai che non era una storia seria."
"Io lo chiamo comunque tradimento, chissà quante ragazze si è scopato mentre io ero in ospedale. Ora voglio solo dormire sono stanca"
Mi appoggiai al suo petto e mi addormentai con le sue carezze e con il suo profumo che mi ricordava Federico.

|Spazio autrice
Eccomi di nuovo qua col terzo capitolo, le visualizzazioni stanno crescendo, continuate così. Amo sapere che le persone leggono quello che scrivo. Non credo sia tanto interessante e ne stupendo. Ma adoro scrivere di me stessa e di come sono. Mi apro scrivendo anche semplici frasi ma che per me hanno a volte un significato profondo. Sono il mio modo di evadere.
Alla prossima..🌸✨

I'm fallingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora