Capitolo 17

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Le note di "Hai rotto il catso" di J-Ax risuonano nella stanza

Lascio suonare, sta canzone la amo la mattina
Ad un tratto non sento più la musica, così alzo la testa e vedo il cellulare in terra, Cristiano con un cuscino in mano e gli occhi ancora chiusi

Manu:Cris! Il cellulare
Cris:Così impari a mettere una canzone così alle 8:00 di mattina

Dopo ai buttò nuovamente sul letto addormentandosi di colpo

Manu:Ma che sonno ha?

Così mi alzai, presi i telefono, e mi avvicinai al letto dove dormiva Cristiano
Cominciai a fargli tante treccine ai capelli
Dopo andai in bagno, mi lavai, mi vestì ovviamente è scesi a prendere due cappuccini

Quando entrai nella sanza Cristiano dormiva ancora, così presi il mio povero telefono, misi "Hai rotto il catso" e appoggiai l'apparecchio all'orecchio di Cris
Saltò giù dal letto ancora col cuscino tra le braccia

Cris:Ma sei scema?! Io ti ammazzo

Sì alzò ma si sentì la testa pesante deduco, andò davanti allo specchio e vide il mio capolavoro

Cris:Oh no, questa non la passi liscia

Cominciò ad inseguirmi ovunque, ero uscita dalla stanza ma ero rientrata per mia intelligenza, lui entrò e prese quel maledettissimo cuscino
Cominciò a dare cuscinate a caso, ma non mi prendeva
Poi mi prese per una caviglia e caddi
Ero sul letto ed ero in posizione di difesa
Cominciò a farmi il solletico e non aveva intenzione di smettere

Manu:Cris ti prego basta
Cris:no, la pagherai, guarda come sono i miei capelli

Continuò a darmi il solletico fin quando qualcuno non aprì la porta
Cristiano era sopra di me intento ad uccidermi, sulla soglia c'era Alessio, e com'era entrato uscì senza proferire parola
Cris si levò da sopra di me e cominciò guardarmi come a dire "ne vuoi parlare"

Manu:Cris lascia stare, bevi il tuo cappuccino

Bevemmo e scesimo
Al tavolo c'erano Miriam e Gabriele che litigavano di brutto

Pov.Miri

"Inizio flashback"

Stavo baciando qualcuno, non so bene chi era
Avevo bevuto circa sei bicchieri di vodka alla pesca, e non ragionavo
più
Ad un tratto non sentì più le labbra sulle mie
Vidi una sagoma a terra e un'altra davanti a me
Mi prese per un braccio e mi portò, penso, in albergo
Andai nella mia stanza e corsi in bagno
Vomitai l'anima, un mal di testa infernale mi era venuto e avevo la vista appannata
Andai nel mio letto e mi addormentai
Il giorno dopo mi svegliai ancora col mal di testa e scesi sotto
Vidi Gab emi ci avvicinai

Miri:Oi

Ma non rispose

Miri: risponde
Gab:Eh si scusa, addio

E se ne andò
Lo seguì e lo presepe un braccio portandolo di nuovo dentro

Miri:Ma che hai?
Gab:Che ho? Ora te lo faccio vedere che ho

Prese il cellulare e mi fece vedere una foto

Gab:Capito cos'ho? Bene
Miri:Ma Gab io non ricordo manco di aver fatto qualcosa ieri sera
Gab:L'hai fatto, e mi hai deluso

Un Amore Un Po Complesso//Alessio LaPadula//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora