Serve un piano

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Nel frattempo, nella stanza di Toriel, Sans era in uno stato di panico totale e pensava al da farsi...
-Devo trovare Frisk e liberarla. Dove può averla nascosta quel demone?-
Spostò lo sguardo verso il basso e vide una foto. La prese in mano e sussultò: era una foto di tutta la famiglia, ma Frisk aveva gli occhi rossi aperti ed un sorrisetto malvagio sul volto, tutti gli altri avevano la faccia sbarrata da scarabocchi rossi!
-Era questo il suo piano sin dall'inizio... Spacciarsi per Frisk e poi ucciderci mentre non ce l'aspettavamo!-
Girò il foglio per vedere se c'era dell'altro e vide una mappa che segnava un percorso fino ad una X.
-Credo sia scivolata dalla sua tasca mentre tentava di attaccare Toriel... La X può forse indicare dove ha nascosto Frisk? Tanto vale provare a cercarla là, l'unico indizio è questo... Ma non posso andarci teletrasportandomi: se lo facessi, potrei essere troppo stanco per combattere in caso la ragazzina ci trovi. E a quel punto, io e Frisk saremo spacciati! Dovrò andarci camminando.-
Piegò il foglio in quattro e lo mise in tasca.
-Beh, suppongo niente scorciatoie, allora...-
Il suo occhio si illuminò e si teletrasportò fuori dalla casa per evitare di incrociare Chara.

La ragazzina stava dietro la porta ed aveva sentito tutto. Ma invece di seguirlo, sorrise e disse:
-Potrai essere in grado di combattere, ma lo farai sapendo che tengo in pugno i tuoi migliori amici?-
Guardò il coltello affilato alla luce della luna e corse nel primo posto che sarebbe venuto in mente a sua madre...

Sans stava camminando da circa un'ora e non sapeva ancora come arrivare alla strada. Guardò il foglio un'ultima volta, ma si arrese subito e vide un adulto nella lontananza. La cosa più sensata da fare era chiedere a qualcuno del posto.
-Ehi, amico, puoi dirmi come posso arrivare a questa strada, per favore?-
Gli mostrò la mappa e, dopo averla guardata bene, l'umano rispose:
-Devi solo prendere la metro per tre fermate, andare al 42 di Mt. Ebott street e ci sei...-
-Eh, eh... Avrei dovuto dubitarlo... Grazie, amico!-
-Di nulla... strano scheletro...-
-Non far caso a me, sono solo scOSSO...-
Seguì le indicazioni alla lettera e raggiunse il posto: era soltanto un garage abbandonato. Sans entrò e si guardò un po' intorno, cercando Frisk. Quando cominciava a pensare che la mappa fosse solo una bufala, vide un qualcosa che non dimenticherà mai: Frisk stava dormendo, legata ad un palo con una corda. Era così scioccato che non riuscì a parlare per un po', l'unica cosa a cui pensava era:
-Per quanto tempo è qui in queste condizioni?-
Poi, dopo un po', riuscì a parlare:
-Frisk!-
La ragazza si girò verso di lui sorpresa e lo guardò con i suoi occhi chiusi.
-S-Sans?-
-Sì, sono io! Ora ti porto fuori di qua e andiamo a casa, ok?-
-No! Sta' fermo... Non avvicinarti...-
Ma Sans non la ascoltò e le si avvicinò correndo, ma poi sentì la SUA voce:
-Che cosa credi di fare?-

Pacifista Senz'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora