One shot sui Midez, in cui non tengo conto delle "Life Drabble" poichè si tratta di una versione alternativa e che differisce da quella storia.
Tengo a specificare che non sono andata e non andrò a nessuna delle tappe delle audizioni e che quindi tutti gli eventi da me riportati sono di fantasia, incluse le interazioni dei giudici tra di loro.
#keepMidezAlive comunque ✌¤¤¤
Luglio 2016, Bootcamp di x Factor 10.
Il backstage di X Factor poteva essere riassunto con un'unica parola: caotico.
E se si voleva essere pignoli, era pure un eufemismo bello e buono, coi tecnici che correvano da un parte all'altra coi microfoni e altri strani aggeggi, le truccatrici che si muovano in gruppo con le pesanti trousse e i dirigenti dello show con le cartelline in mano urlando a destra e a manca ordini.
E quelli erano solo i Bootcamp, i live erano ancora peggio.
- Arisa e Alvaro al trucco! -
- La telecamera cinque va sostituita e la sei deve essere posizionata da un'altra parte! -
- Caffè! Caffè! Chi ha ordinato il caffè? -
- Dieci minuti e si comincia! Dai ragazzi che quest'anno spacchiamo! -
Fedez, che in quel momento se ne stava tranquillo fuori dagli studi fumando una sigaretta fissando un punto non ben precisato del cielo, pregava mentalmente chissà quale divinità che quella tortura chiamata Bootcamp terminasse al più presto.
Un mese prima aveva conosciuto i nuovi colleghi che lo avrebbero accompagnato in quella avventura e, onestamente, non ne era particolarmente entusiasta.
Arisa sembrava un mix mal riuscito tra Morgan e Victoria Cabello, per il suo modo di fare da "So tutto io, plebei" e "Sono una persona carina e cordiale con tutti". Conclusione? Decisamente irritabile.
Alvaro Soler non era poi così solare come il suo cognome sembrava riportare, anzi, era molto riservato, a tratti un pezzo di legno e poco incline a ricevere delle critiche dagli altri; Fedez si era morso innumerevoli volte la lingua per non mandarlo a cagare.
Manuel Agnelli era l'unico che forse si salvava, poiché aveva ammesso pubblicamente che la sua cultura in campo musicale era esigua se confrontata con i giudici che l'avevano preceduto, per esempio il già citato Morgan ed Elio.
Insomma, i live sarebbero stati una merda, detto terra terra.
Una delle prime cose che Fedez aveva imparato a X Factor era che se la giuria si trovava in sintonia fin dalla prima conferenza stampa del programma, allora la gara vera e propria sarebbe stata una piacevole esperienza.
E per quell'anno, percepì una sorta di brutto presentimento, confermato dal primissimo giorni di audizioni.
Aspirò un altro po' dalla sigaretta, mentre i ricordi dell'edizione precedente gli invasero la mente confrontandoli con le sgradevoli sensazioni di quell'anno.
Quanto gli mancavano i giudici dell'anno scorso.
Uno in particolare...Le audizioni erano andate alla grande e si stava divertendo un mondo rispetto ad una anno fa: aveva imparato ad essere sé stesso senza cambiare davanti alle telecamere, il suo tour estivo era sold out in tutte le tappe e la nuova giuria era una vera bomba, andando d'accordo con tutti senza mai litigare sul serio, a parte qualche battibecco e frecciatina al tavolo.
- Ciao Ragazzi! Ho portato cappuccino e brioche per affrontare questa giornata di morte e disperazione! - esclamò Elio entrando nel salottino con un vassoio che emanava un profumo invitante, aiutato da Mika che reggeva i contenitori in cartone col caffè.
Skin era al settimo cielo e Fedez espresse la sua approvazione abbracciando Mika, anche se questo volle dire rischiare di rovesciare tutto il liquido a terra.
- Egregio dottor Freud, salvami con il sacro potere della caffeina! - disse il rapper non appena recuperò il suo caffè americano con tre cucchiai di zucchero, il suo preferito.
La pop star sorrise e prese posto sul divano in pelle, imitato poi dal più giovane.
- Io non sono psicologo, ma io penso che di certo caffè è un ottimo modo per iniziare la dura giornata di oggi. Vero Skin? -
Quella annuì con la bocca piena di marmellata, ma alcune gocce le finirono anche sul tavolo in vetro creando un macello. Mentre cercava di ripulirsi le guance con un fazzoletto recuperato dalla borsa fece scoppiare una risata generale: insomma, quando capitava di vedere la leader degli Skun Anensie alle prese con la terribile "stupid marmalade" alle albicocche?
Tutti e quattro passarono i restanti dieci minuti a confrontarsi sulle scelte da prendere in quei due giorni a Torino, oltre ovviamente a decidere in quale ristorante passare la serata insieme.
- Giudici, due minuti ai Bootcamp! Preparatevi! Cattelan è già sul posto! - li interruppe una voce maschile entrando nella stanza
- Ah! Peccato gente, decideremo dopo dove andare a mangiare.. - disse Elio alzandosi seguito dagli altri giudici.
Appena varcarono la soglia dalle ultime file del teatro illuminati dai riflettori, il pubblico esplose in un'unica manifestazione di giubilo con la voce di Cattelan che li presentava entusiasta, contagiato dal calore delle persone presenti in quel teatro; uno ad uno salutarono la folla e mentre scendevano la scalinata per andare sul palco una ragazza porse a Mika una rosa rossa, che la pop star prese al volo ringraziando con un sorriso ed una frase di gioia.
Tutti presero posto al tavolo, fremendo di cominciare a selezionare i vari talenti delle proprie categorie.
Fedez si avvicinò a Mika approfittando degli ultimi ritocchi dei tecnici sul palco, tra microfoni e sedie per sistemare i papabili concorrenti.
- Io odio la ragazza che ti ha dato quella! - disse sottovoce indicando il fiore in bella vista sulla postazione del libanese.
Dal canto suo, Mika alzò un sopracciglio con una espressione giocosa sul volto.
- Why? È solo una rosa rossa, perché deve darti fastidio? Sai che non sono interessato alle donne. -
Fedez gli mise velocemente una mano sul ginocchio e accorciò maggiormente le distanze tra lui ed il collega, incurante di risultare troppo espansivo.
- Non è per quello, mi ha rubato l'idea del regalo da farti prima della tua partenza per il tuo tour e non potremmo vederci per qualche tempo. Dimmi che ti piacciono altri fiori oltre alle rose. -
Micheal gli sfoderò il suo miglior sorriso e ricambiò la stretta della mano per qualche istante.
- Non mi piacciono i fiori, mi piaci tu. -
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Confronto. OS
FanfictionPiccola OS in cui un certo Coso Dipinto sente la mancanza dei giudici dell'anno precedente... uno in particolare. One shot senza pretese, abbiate pietà.