1.Hi

1.3K 33 0
                                    

La mattina è la parte che più odio nella giornata; ma soprattutto credo che la cosa peggiore siano le persone che ti parlano quando sei appena sveglia...
io non ho neanche la forza per respirare e loro pretendono che addirittura parli? non credo proprio!

Questa mattina è stato particolarmente complicato alzarmi,ovviamente perchè
è il primo giorno di scuola dopo l'estate e l'ultima cosa che voglio fare è tornare alla routine.

Mi alzo come al solito in ritardo,dopo aver rimandato la sveglia quattro volte come minimo. Scelgo dall'armadio un jeans nero strappato sulle ginocchia e una maglia a maniche corte della Vans di colore bordeaux,e le immancabili converse nere.

Corro in bagno e metto l'eye-liner e il mascara sugli occhi,e un pó di blush sul viso.

In soggiorno mio fratello mi sta già aspettando,come sempre.
"Oh Buongiorno,si tranquilla abbiamo tutti voglia di fare tardi il primo giorno di scuola" dice mio fratello minore,con aria seccata.
"Perfavore,ragazzi non litigate di prima mattina" eccola,mia madre,la pacifista.
"sono pronta,possiamo andare" dico dopo aver preso i soldi per la merenda; infilo il giubbino e poi metto il cappello,siccome fa stranamente freddo oggi.

Entriamo in macchina e mio padre è già seduto ad aspettarci,mia madre si siede avanti vicino a lui.

"Come mai ci accompagnate entrambi stamattina?" chiede Ryder.
"Oggi è un giorno molto importante per tutta la famiglia,io e vostro padre abbiamo un incontro con delle persone molto importanti,che potrebbero migliorare ancora di più l'andamento dell'azienda!" dice la mamma.

Lungo il tragitto per la scuola continua la conversazione,con inutili particolari lavorativi che in realtà non interessavano nè a me e nè a Ryder.

Eccoci arrivati finalmente a scuola!Finalmente? ho davvero pensato 'finalmente'? Beh è comprensibile,la cosa che odio della scuola è doversi alzare presto,ma per il resto sono una delle ragazze più conosciute,sono piena di amici e ho un ragazzo perfetto.

Potrà sembrare strano,ma non sono una di quelle ragazze che si montano la testa solo perchè sono ""popolari"",mi sento una ragazza come le altre e sono contenta dell'atmosfera che ho intorno a me a scuola!

Scendiamo dall'auto,e in silenzio ognuno va verso il proprio gruppo di amici.

Io frequento il terzo anno e mio fratello il primo; non avendo molta differenza di età,ho un buon rapporto con lui,ci confidiamo sempre ma ovviamente le discussioni tra fratelli non mancano.

Intravedo il gruppo di miei amici,allora mi avvicino subito a loro.

"Madison! Finalmente,pensavo saresti arrivata in ritardo come al solito" dice Brooke,la mia migliore amica e mi abbraccia.

"Grazie della fiducia" rispondo ironicamente.
Qualcuno mi abbraccia da dietro,e appena mi volto vedo che è Ashton,il mio ragazzo,mi giro e gli do un bacio veloce.

Dopo saluto il mio migliore amico Tyler con un grande abbraccio,e iniziamo ad entrare a scuola.

Tutti fissano il nostro gruppetto,e ogni secondo qualcuno alza la mano per salutare uno tra noi,che ovviamente ricambiamo.

Noi quattro siamo tutti in classe insieme,perció essendo suonata la campanella,ci dirigiamo nell'aula di inglese.

Stranamente la mattina scorre veloce,e non abbiamo nemmeno il tempo per la ricreazione,per colpa del professore di Italiano che ci ha trattenuto in classe per concludere un argomento.

"La mattinata è stata pesante; come si fa a studiare il primo giorno di scuola?" mi lamento, e Brooke risponde scuotendo la testa e accennando un sorriso.

"Torniamo a casa insieme?" mi chiede Ash.
"Scusa Ash,devo tornare con Ryder oggi" dico. Lui sembra rimasto male,ma poi mi abbraccia e se ne va.

"Madison sono quaaa" sento gridare,e ovviamente riconosco la voce di mio fratello,perció lo raggiungo e ci incamminiamo verso casa,parlando del suo primo giorno di liceo.

"Sai, miei compagni e anche i ragazzi delle altre classi,mi hanno trattato benissimo,solo perchè sapevano che sono un Beer...succede anche a te?" dice mio fratello con aria curiosa.

"È normale con la certa importanza che hanno mamma e papà, le persone ci trattano in maniera particolare...ti ci abituerai" gli rispondo.

I nostri genitori gestiscono parecchie agenzie immobiliari,non solo qua a New York ma anche in altri luoghi, quindi sono parecchio conosciuti.

Continuiamo a parlare di questo lungo tutto il tragitto,finchè non arriviamo a casa e stranamente troviamo la macchina dei nostri genitori parcheggiata nel vialetto.

Strano,solitamente non sono a casa per l'ora di pranzo,ma arrivano nel pomeriggio o nella tarda serata.

"SIAMO A CASAAA" grida mio fratello per farsi sentire.
"Oh ragazzi,sono molto contenta che siate arrivati,oggi possiamo pranzare tutti insieme finalmente!" dice mia madre con tono sognante.
"Già,ma come mai?" chiede mio fratello che sembra molto confuso dal comportamento di mia madre.
"Ryder,dovresti essere contento! Diciamo che sono in arrivo molti cambiamenti positivi per la nostra famiglia,e presto ne sarete al corrente anche voi,quindi festeggiamo!" dice mio padre in maniera calma come al solito.

Dopo il pranzo,io vado di corsa in camera mia perché solitamente a questo orario Io,Brooke e Tyler facciamo una videochiamata al computer e rimaniamo a parlare per un bel pó.

Abbiamo un rapporto stupendo,parliamo di qualunque cosa,e credo che senza di loro sarei incompleta.

Prendo il telefono fisso per comporre il numero di Brooke e dirle che sono pronta per la videochiamata,ma appena lo avvicino all'orecchio sento mia madre parlare con uno strano tono; sta parlando con una delle sue amiche,e,so che non dovrei,ma decido di origliare.

"Hai ragione Caroline,dovrei dirglielo oggi stesso...sì,dopotutto avverrà tra 3 giorni, e loro hanno bisogno di tempo per abituarsi all'idea di doversi trasferire. Come credi la prenderanno?" sento mia madre dire queste parole,allontano il telefono immediatamente, e sento un brivido dentro di me; è paura,o ansia.

Non ho mai reazioni del genere,neanche nelle situazioni più serie o drammatiche; ho un carattere molto forte perció per far scaturire in me sensazioni del genere ci vuole davvero molto.

Mi alzo di scatto dal letto,e vado nel salotto dove mia madre sta seduta sul divano a parlare al telefono come se nulla fosse successo.

"MAMMA,COSA VUOL DIRE CHE DOBBIAMO TRASFERIRCI?" dico alzando la voce in modo da farmi sentire.

Lei mi nota.

Unbreakable -Madison Beer And MagconDove le storie prendono vita. Scoprilo ora